I miglioramenti di Rise of the Tomb Raider su Xbox One X rispetto a PS4 Pro - articolo
Una cartina tornasole che mette in mostra la migliore versione console disponibile.
Negli ultimi due anni abbiamo analizzato Rise of the Tomb Raider in quattro diverse versioni e ora stiamo per aggiungerne una quinta, probabilmente l'ultima. Square Enix ha recentemente mostrato una demo giocabile del titolo su Xbox One X, il che per noi è stata la prima possibilità di confrontare il gioco con la versione per la console base di Microsoft e, ovviamente, con quella per PlayStation 4 Pro. In breve? Le prime impressioni suggeriscono che Xbox One X sia in grado di riprodurre una versione sensibilmente migliorata di un importante titolo di terze parti. La sequenza che abbiamo giocato appariva anche migliore della già eccellente versione per PS4 Pro.
Iniziamo dal principio: un rappresentante di Square Enix presente all'evento ci ha rivelato che il talentuoso sviluppatore tedesco Nixxes ha lavorato al porting per conto di Crystal Dynamics. È una scelta interessante, tenendo presente che Crystal Dynamics ha prodotto la versione originale per Xbox One. Comunque i benefici di questa scelta sono evidenti, visto che Nixxes è responsabile delle versioni PC, Xbox 360, PS4 e PS4 Pro del gioco. Questo significa anche che la versione per Xbox One X girerà con i miglioramenti raggiunti con l'ultimo aggiornamento per PS4. Ad esempio, Crystal Dynamics non ha mai risolto il problema dell'input lag nella versione originale per Xbox One, mentre il porting per Xbox One X manterrà il più preciso sistema di controllo dell'analogico sinistro pubblicato con l'ultimo aggiornamento per PS4.
Anche per il resto vedremo solo miglioramenti. La demo giocabile era ambientata nel secondo livello del gioco, in Siria. La prima sessione di scalata (guardate qui, per capire) era assente e la maggior parte dei passaggi della storia erano ricapitolati in un video, prima che la parte giocabile iniziasse all'interno della Tomba del Profeta, culminando con la drammatica uscita di Lara dalla struttura allagata.
Esattamente come per il gioco su PS4 Pro, sono presenti tre specifiche modalità tra cui si può scegliere in tempo reale. Tutte e tre vantano considerevoli miglioramenti su Xbox One X. La modalità 4K checkerboard raggiunge qui l'Ultra HD nativo con un frame rate di 30 fps costanti per la maggior parte del tempo. Abbiamo notato alcuni rallentamenti nelle scene in cui lo schermo era pieno di acqua in movimento nel corso di un puzzle, ma in altri casi le prestazioni sono state solide: non male per un codice in alpha. Anche gli asset sono a più alta risoluzione e i filtri delle texture sono stati aggiornati. Tutto ciò offre un miglioramento percepibile rispetto all'equivalente modalità per PS4 Pro.
La modalità “arricchita” per PS4 Pro sarà presente anche su Xbox One X e sembra che sia caratterizzata da feature grafiche molto simili, con in aggiunta alcune novità portate dalla versione PC. Comunque, in questo caso, la grossa differenza riguarda il fatto che viene presentata come una modalità 4K alternativa, a differenza della presentazione a 1080p di PS4. Non è chiarissimo come Nixxes sia riuscito a raggiungere questo risultato ma in movimento è visibile un leggero luccichio attorno ai bordi e un curioso effetto simile ad una scansione interlacciata quando il gioco viene messo in pausa, suggerendo che sia stato utilizzato un qualche tipo di ricostruzione temporale o di tecnica checkerboarding (non è comunque segnalata come presentazione nativa). In ogni caso, si tratta di un'aggiunta davvero gradita, considerando l'acceso dibattito attorno alle differenze tra le tecniche di upscaling intelligenti e il rendering a risoluzione nativa. Rise of the Tomb Raider su Xbox One X darà agli utenti la possibilità di scegliere tra bordi affilatissimi o immagini più morbide, ma con migliori caratteristiche grafiche.
Per chiudere il pacchetto delle modalità parliamo dell'opzione per frame rate più alti, già offerta su PlayStation 4 Pro. In questo caso le impostazioni grafiche tornano al livello di qualità di PS4 e Xbox One, sbloccando le prestazioni e sfruttando la cruda potenza del motore di Scorpio. Sfortunatamente, la demo non includeva la Valle Geotermica: lo stress test definitivo del titolo, in particolare per la CPU. Il livello della Tomba del Profeta è rimasto però fisso a 60 fps per tutto il tempo.
Oltretutto, ci sono ulteriori miglioramenti che non avevamo visto su nessun'altra piattaforma: è confermato il supporto al surround spaziale 3D Dolby Atmos, così come l'HDR. In realtà, tempo addietro, avevamo già visto l'HDR girare con la versione PC del gioco a marzo 2016 al lancio della GTX 1080 di Nvidia (c'è anche un post scritto da Nixxes a riguardo), ma per motivi sconosciuti, la feature non è mai stata resa disponibile. Tenendo questo a mente, speriamo che il supporto all'HDR arrivi per tutti i giocatori di Rise of the Tomb Raider, senza restrizioni di piattaforme.
Ovviamente, Rise of the Tomb Raider è un gioco non di primo pelo, ma rimane una delle produzioni di terze parti più impressionanti di questa generazione, che mette in difficoltà una grossa fetta di hardware quando spinta al massimo nella sua eccellente versione PC. A questo punto il gioco si è guadagnato la reputazione di vero e proprio benchmark tecnico e a tal proposito questo primo hands-on suggerisce che Xbox One X consentirà di giocare la miglior versione console di un gioco particolarmente esigente sviluppato da terze parti.
In seguito alla stesura dell'articolo, abbiamo aggiornato una delle immagini della galleria comparativa con screenshot delle versioni PS4 Pro e PC che mostrano un livello di texture aggiuntivo in confronto a quelli di Xbox One X pubblicati da Square Enix. Non eravamo riusciti a replicare l'immagine mostrata nella cutscene, ma per fortuna i lettori del Digital Foundry ci hanno aiutati con screenshot più simili. La morale resta comunque la stessa: Xbox One X gira chiaramente con asset di qualità migliore rispetto a PS4 Pro, ma ci sono alcune curiose differenze rispetto alla versione PC con impostazioni al massimo. Le texture della versione per PC top-end sono incorporate nella versione Xbox One X, come si saremmo aspettati. Per la verità uno screenshot presentava dei dettagli addizionali che non siamo stati in grado di replicare su PC. Inoltre, abbiamo evidenziato altri cambiamenti: la tecnologia PureHair (aka TressFX) sembra aver ricevuto un aggiornamento ma la profondità di campo è stata misteriosamente downgradata.