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Mario Strikers Battle League - un'esperienza tecnicamente impressionante a 1080p60

La recensione tecnica del Digital Foundry.

Non apprezziamo abbastanza il lavoro di quegli sviluppatori affidabili che magari non producono i più grandi successi AAA ma si impegnano comunque a offrire costantemente giochi solidi e tecnicamente impressionanti. È il caso di Next Level Games e della sua ultima uscita su Switch, Mario Strikers: Battle League. Si tratta di un ritorno della serie che ha contribuito a forgiare il rapporto dello studio con Nintendo ma anche di un fantastico e divertente gioco di calcio che si rivolge più ai fan di NBA Jam che a quelli di FIFA Soccer. Si tratta di un titolo divertentissimo in stile arcade che punta soprattutto a prestazioni fluide e a una qualità dell'immagine nitida, in un momento in cui sono pochi i giochi per Switch che riescono a garantire tutto questo. Se si considera la storia dello studio, non c'è da sorprendersi di quanto eccellente sia Battle League.

Al giorno d'oggi, Next Level è conosciuta soprattutto per il suo lavoro sulla serie Luigi's Mansion ma ha iniziato la sua attività nei primi anni 2000 con giochi sportivi veloci e fisici: il multipiattaforma NHL Hitz Pro e poi Super Mario Strikers per Nintendo GameCube. L'originale Strikers è stato accolto positivamente, con una presentazione a 60 fps e un gameplay incredibilmente reattivo. Due anni dopo ha ricevuto un seguito su Wii ma, dopo di allora, la serie è andata in letargo fino a quest'anno. Nel frattempo, Next Level ha prodotto alcuni giochi tecnicamente eccellenti, in particolare Luigi's Mansion 3 del 2019, la prima uscita del team su Switch e uno dei giochi più impressionanti dal punto di vista visivo disponibili sulla piattaforma, con una qualità dell'immagine super nitida, un'illuminazione capace di creare un’incredibile atmosfera, riflessi impressionanti, una fisica robusta e ottimi modelli dei personaggi, il tutto a 1080p.

Ecco la recensione tecnica completa di Mario Strikers Battle League del DF per dare un'occhiata più approfondita alla grafica del gioco.Guarda su YouTube

Tre anni dopo, ecco Mario Strikers: Battle League. Il gioco si basa sul concetto originale: si tratta di una partita di calcio cinque contro cinque con quattro personaggi per parte che si affrontano sul campo con i portieri posizionati ad ogni estremità. La scala del campo è ridotta rispetto a quella di una simulazione più realistica, per garantire ai giocatori una visione completa dell'azione e aumentare il ritmo di ogni partita. Grazie alla configurazione dei Joycon, è possibile giocare a Battle League in locale con un massimo di otto giocatori: non è proprio una cosa comune ma è un’esperienza dannatamente galvanizzante.

Noterete subito che il gioco gira a 1080p in modalità docked: l'anti-aliasing è assente, come accade spesso nei giochi Nintendo, ma è comunque sorprendentemente nitido e pulito per un titolo di Switch di ultima generazione che punta a un frame-rate così elevato. È un risultato impressionante per un gioco dalle ambientazioni creative, in cui le partite si giocano nello spazio e gli stadi sono spesso costituiti da due ambienti completamente diversi fusi in uno solo per produrre risultati interessanti.

Battle League sfrutta anche le sequenze introduttive e quelle degli eventi per mostrare i personaggi con il massimo del dettaglio, con tanto di auto-ombreggiatura, riflessi di luce che rimbalzano sulla loro silhouette ed effetti di post-processing come la profondità di campo utilizzata per lo sfondo. Queste sequenze ci permettono anche di dare uno sguardo ravvicinato al campo da gioco, dove viene utilizzato un livello di texture peculiare per dare l'illusione di veri e propri fili d'erba e anche la pelliccia di Donkey Kong riceve un trattamento simile. Non è una novità ma l'implementazione è davvero eccellente. Si notano anche le folle in 3D (anche se aggiornate a metà del frame-rate) e la vecchia funzione di rendering-to-texture sui maxischermi che rispecchiano il campo di gioco. Sebbene non si tratti di tecniche rivoluzionarie, il modo in cui queste caratteristiche vengono utilizzate per creare una bella presentazione finale è davvero efficace.

Rispetto ai precedenti giochi della serie Strikers, ci sembra che questa nuova versione sia semplicemente più attraente dal punto di vista visivo, con colori più brillanti e stadi vivaci. Tutto questo è supportato da un lavoro di animazione eccezionalmente fluido che dà vita ai personaggi e li rende più vivi e vibranti. Il gioco supporta anche il surround 5.1 completo, una caratteristica sempre più rara nei giochi per Switch, ma a nostro avviso fondamentale per un gioco sportivo come questo: sentire il boato della folla nei canali posteriori aggiunge molto all'atmosfera.

Mario Strikers scende occasionalmente a 50fps ma è un evento raro. I cali durante i primi piani dei personaggi sono invece più frequenti.

Per molti aspetti, dunque, il gioco è piuttosto bello da vedere ma dobbiamo parlare delle prestazioni, sia durante il gameplay che per le cutscene. In gioco, Strikers punta a 60fps e li raggiunge per la maggior parte del tempo senza sacrificare la risoluzione. Ciò significa che siamo di fronte a un gioco a 1080p60 su Switch che, come il suono surround, non è un fattore esattamente comune. La risoluzione viene mantenuta sia in modalità docked che in modalità portatile, anche se vale la pena notare che non abbiamo potuto testare il gioco sul nostro Switch con capacità di acquisizione portatile per eseguire i filmati con i nostri soliti strumenti.

Fin qui tutto bene ma le cutscene sono un'altra storia. Ogni volta che la telecamera mostra inquadrature ravvicinate dei personaggi, compresi i replay e le sequenze cinematiche, il frame-rate viene dimezzato a 30fps. Si tratta di una mossa logica che consente di migliorare la qualità del rendering ma, purtroppo, c'è un problema: il frame pacing non è coerente. Di conseguenza, in queste scene c'è più judder visibile di quanto ci si aspetterebbe. Il frame-rate può anche scivolare sotto i 30fps in alcuni momenti, suggerendo che queste situazioni sono piuttosto pesanti per Switch. In definitiva, non si tratta di un problema grave, poiché riguarda solo le sezioni non interattive, ma sarebbe bello vedere almeno un frame-pacing adeguato, magari con una futura patch.

Nonostante questa piccola mancanza, Mario Strikers è estremamente curato su Switch. È il gioco più bello della serie fino a oggi, è spassoso da giocare e rappresenta un'altra grande uscita per Next Level Games, che si è guadagnata una solida reputazione per la sua abilità tecnica. Il team si sta rafforzando sempre di più e sarà affascinante vedere cosa sarà in grado di fare in futuro.

Avatar di John Linneman
John Linneman: An American living in Germany, John has been gaming and collecting games since the late 80s. His keen eye for and obsession with high frame-rates have earned him the nickname "The Human FRAPS" in some circles. He’s also responsible for the creation of DF Retro.
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