Skip to main content

Ninja Gaiden 2: il classico d'azione di Team Ninja vive una seconda giovinezza su Xbox One X - analisi tecnica

Il DF Retro rivisita una delle release multi-piattaforma più affascinanti di sempre.

Ninja Gaiden, il blockbuster di Team Ninja per Xbox datato 2004, non era solo un reboot del franchise ideato per l'era 3D ma ha anche aiutato a definire un nuovo standard per i giochi di combattimento all'arma bianca, ancora valido dopo due intere generazioni di console. Grazie alla retrocompatibilità e alla patch di potenziamento per Xbox One X potrete rigiocare il capitolo originale della saga a 60fps e con una risoluzione elevatissima. Recentemente, inoltre, anche il sequel ha ricevuto lo stesso trattamento e il risultato finale è semplicemente spettacolare. Ninja Gaiden 2 è stato lanciato come esclusiva per la piattaforma Microsoft, progettato con la precisa intenzione di evidenziare la potenza dell'architettura Xbox 360 ma, al lancio, era minato da una serie di problemi tecnici che, fortunatamente, sono stati eliminati 10 anni dopo su Xbox One X. Detto in parole semplici, siamo di fronte al miglior modo di giocare a Ninja Gaiden 2 nonostante sul mercato sia presente una pletora di alternative.

Ninja Gaiden 2, in effetti, è uno dei progetti cross-platform più affascinanti che il Digital Foundry abbia potuto analizzare nella scorsa decade. Dopo un anno dal suo debutto su Xbox 360, è apparsa una versione per PS3 denominata Ninja Gaiden Sigma 2. Quest'ultima includeva una serie di cambiamenti alla veste grafica e qualche fondamentale modifica al gameplay per adattarla al meglio alle capacità dell'hardware di Sony. Successivamente è arrivata anche una conversione per PlayStation Vita del titolo per PS3 che, a dire il vero, non funziona come dovrebbe un gioco della serie Ninja Gaiden ma a cui, ad ogni modo, vale la pena dare un'occhiata.

Perché, quindi, Ninja Gaiden 2 è così affascinante e perché il supporto della retrocompatibilità e dalla patch di potenziamento per Xbox One X è così interessante? A causa del suo gameplay. L'originale Ninja Gaiden, come dicevamo, ha ridefinito i giochi d'azione in 3D: il gameplay era velocissimo, fluido e parecchio impegnativo ma era il brillante level design e il sistema ad hub che lo elevava a vero e proprio capolavoro. Sotto alcuni aspetti, è come se fosse un antenato molto più veloce e adrenalinico della serie Dark Souls, non solo a causa dei combattimenti all'arma bianca incredibilmente punitivi ma anche in termini di level design e ritmo generale. Ancora oggi si tratta di un prodotto entusiasmante, reso ancora più incredibile dalla patch per Xbox One X.

Quattro anni dopo il reboot della serie per Xbox, Ninja Gaiden 2 è arrivato su 360 e, nonostante apportasse alcuni miglioramenti sostanziali al sistema di combattimento, il gioco era diventato completamente lineare: il sistema ad hub originale era stato eliminato e molte delle aree visitabili apparivano quasi incomplete. In un attimo si passava da esplorare una meravigliosa città a vagare per un orribile tunnel, scevro di qualsiasi ricerca stilistica. In alcune sezioni si percepiva il brillante lavoro svolto sul gameplay e in altre si doveva far fronte a semplici soldati che sparavano razzi a ripetizione. In fin dei conti era comunque un buon gioco che, però, soffriva di problemi di bilanciamento ed era privo della rifinitura e dell'attenzione al dettaglio che avevano caratterizzato il primo capitolo, quattro anni prima.

Ninja Gaiden 2 riceve il trattamento del DF Retro e la patch di potenziamento per Xbox One X si prende la scena.Guarda su YouTube

Oltre a questo, anche dal punto di vista tecnico abbiamo assistito ad un passo indietro. Il titolo originale del 2004 era un prodotto allo stato dell'arte per Xbox con un frame-rate granitico a 60fps e mondi meravigliosi da esplorare. Nel 2008, tuttavia, Ninja Gaiden 2 mostrava seri problemi di performance e di screen-tearing oltre ad una delle risoluzioni di rendering più basse mai viste su Xbox 360. Ed è qui che la versione migliorata per Xbox One X entra in gioco. L'edizione originale, infatti, girava a solo 1120x595 pixel mentre sulla console potenziata di Microsoft la risoluzione riceve un boost di 9 volte superiore e raggiunge i 3360x1755. Fortunatamente, nonostante la risoluzione fosse molto bassa, veniva utilizzata una tecnica di anti-aliasing 2x MSAA che torna anche su Xbox One X e che rende l'immagine ancora più piacevole da guardare.

Curiosamente, lo stile visivo del gioco si adatta alla perfezione alle risoluzioni più elevate. Invece di dispiegare effetti next-gen e post-processing, Ninja Gaiden 2 evolve lo stile semplice e pulito per cui il Team Ninja è diventato famoso. Di conseguenza, a 1755p, il gioco è una vera gioia per gli occhi. Il texture filtering è stato notevolmente migliorato, i fenomeni di aliasing eliminati e i modelli dei personaggi sono più nitidi e puliti che mai. Tutto appare semplicemente eccellente, come avrebbe dovuto essere già su Xbox 360. Non è un comparto tecnico miracoloso, ovviamente, ma lo stile visivo funziona così bene da sembrare un gioco nativo per Xbox One. Naturalmente, i possessori di Xbox One e Xbox One S non godranno delle rifiniture addizionali garantite dalla retrocompatibilità per X ma si può notare comunque un buon passo avanti in termini di performance e la completa eliminazione dello screen-tearing.

Su Xbox One X, finalmente, si può apprezzare tutta una serie di implementazioni progettate durante lo sviluppo di Ninja Gaiden 2 su Xbox 360. Quest'ultimo è un gioco costruito attorno a modelli di personaggi e ambientazioni dal numero impressionante di poligoni e che fa uso di moltissimi effetti di trasparenza. La presenza di una eDRAM super veloce collegata direttamente la GPU, infatti, rappresenta un vantaggio non indifferente nella riproduzione di questo tipo di effetti. C'è anche in focus particolare sugli smembramenti: gli arti degli avversari possono essere tagliati durante il combattimento e vi troverete spesso a fare letteralmente a pezzi in nemici durante il gameplay. Non solo questo effetto è davvero impressionante ma il sangue che ne deriva rimane ben visibile sul terreno e sulle pareti anche molto tempo dopo la battaglia, restituendo la sensazione di essere sopravvissuti ad uno scontro feroce ed estenuante. Xbox 360, inoltre, riusciva a gestire un numero molto generoso di nemici che affollavano lo schermo e rappresentavano una reale minaccia per il giocatore. Proprio questi elementi come la densità di avversari, il livello di dettaglio generale e il sistema di smembramento erano il principale motivo delle performance altalenanti sulla console di vecchia generazione di Microsoft e, fortunatamente, sulla nuova ammiraglia tutti questi fenomeni sono stati completamente rimossi.

La battaglia sulle scale durante il Capitolo 10 è particolarmente nota per essere un flagello in termini di prestazioni. Durante la scalata, infatti, il gioco continua a lanciarci contro una schiera infinita di nemici che vogliono la nostra testa. Nella versione originale, l'hardware non riusciva a gestire un tale numero di avversari ma, al contrario, Xbox One X porta a casa il risultato senza problemi. Il gioco, ora, è bloccato a 60fps per tutta la sua durata e, anche durante le scene più esigenti, Xbox One X sembra non avere la minima difficoltà.

Xbox One X
Xbox 360
La risoluzione aumentata su Xbox One X permette anche ai più piccoli dettagli di risplendere. Il texture filtering, inoltre, riceve un netto boost rispetto al passato.
Xbox One X
PlayStation 3
Nella conversione per PS3 del gioco, Team Ninja ha apportato una serie di cambiamenti all'aspetto generale. Il modello di Ryu è stato rifinito, il sangue viene utilizzato in quantità più copiose e l'illuminazione è stata radicalmente modificata.
Xbox One X
PlayStation 3
Xbox 360
PS Vita
In questa immagine si può notare chiaramente la netta differenza in termini di qualità tra le varie versioni di Ninja Gaiden 2. Le texture, l'illuminazione, gli effetti della pioggia e la complessità delle scene variano tra le diverse versioni console. Xbox One X porta alla luce dettagli che, in precedenza, erano stati oscurati su Xbox 360.
Xbox One X
PlayStation 3
PS Vita
Il secondo capitolo mostra profonde differenze tra le varie edizioni. Nell'originale si svolge di notte mentre in Sigma 2 è ambientato durante il giorno. La versione per Vita compie ulteriori cambiamenti, riducendo la complessità generale delle scene.

La ragione per cui ciò è così importante è riconducibile alla velocità del gioco. Come molti altri titoli del passato, la velocità del gioco è collegata strettamente al frame-rate: se si scende sotto la soglia dei 60fps, tutto sembra muoversi a rallentatore. Su Xbox 360, questa scena si svolge in slow-motion mentre Xbox One X offre un'esperienza ad alta velocità. Ad ogni modo, si tratta di una delle scene più pesanti presenti in game e, ovviamente, anche tutte le altre girano con un frame-rate bloccato sui 60fps, senza il minimo segno di difficoltà. Certo, alcune cut-scene impiegano comunque una limitazione a 30fps ma si tratta di una scelta di design che non può essere modificata in alcun modo dalla retrocompatibilità.

Date le difficoltà incontrate proprio sul sistema per cui era stato progettato, Team Ninja ha deciso saggiamente di aggiustare il tiro per la versione PS3 del gioco. Sotto molti aspetti, parliamo di uno dei porting più affascinanti della scorsa generazione, al punto da sembrare quasi un gioco diverso. Sono stati creati nuovi contenuti appositamente e ne sono stati rimossi altri, il level design è stato modificato e la veste grafica aggiornata. Dal punto di vista del gameplay, la versione PS3 vede una decisa riduzione in termini di nemici a schermo: il mondo di gioco appare molto più vuoto sulla macchina di Sony ma i nemici necessitano di più colpi prima di essere abbattuti, probabilmente per appianare la riduzione numerica. Questo fattore ha un impatto notevole sul ritmo di gioco, condizionandolo sensibilmente. Anche il resto dei contenuti aggiunti ci lasciano lievemente perplessi.

Mentre molti elementi sono stati tagliati o modificati, è l'approccio adottato per il comparto grafico che ci interessa maggiormente. Ninja Gaiden Sigma 2 gira ad una risoluzione più alta rispetto all'originale su Xbox 360, raggiungendo i 1280x718 (la fila di pixel superiore è oscurata perciò il gioco non tocca i 720p ma gli utenti non possono rendersene conto, a occhio nudo). Il tutto appare molto più pulito rispetto a quanto visto su 360 ma non può competere con la nuova edizione migliorata per Xbox One X, ovviamente. Non siamo di fronte a un semplice incremento della risoluzione: il modello del personaggio di Ryu ha ricevuto un lieve boost in termini di conteggio poligonale durante le cutscene, il sistema di illuminazione è stato modificato ed è stato aggiunto un effetto bloom. I cambiamenti sono così estremi da rendere difficile decidere se siano positivi o meno. A nostro parere entrambe le versioni hanno i proprio meriti e i propri difetti ma, in fondo, non c'è modo di giocare a Sigma 2 alla stessa risoluzione offerta da Xbox One X.

Curiosamente, anche il livello di violenza è stato modificato, probabilmente in seguito ad una decisione tecnica, piuttosto che ad un cambiamento nella direzione artistica. Il sistema di smembramento e gli schizzi di sangue sono stati rimossi e rimpiazzati con una soluzione più eterea su PS3. Sospettiamo che questa modifica sia il risultato della volontà di ottimizzare il più possibile il gioco per la macchina Sony: effetti grafici aggiuntivi e il sistema di rimozione degli arti si sarebbero sicuramente tradotti in un netto rallentamento della RSX. C'è anche la questione legata al combattimento sulle scale che gira lievemente meglio su PS3 rispetto a Xbox 360 ma solo perché il quantitativo di nemici a schermo è sensibilmente inferiore. La battaglia appare in qualche modo più spoglia e meno intensa ma, stranamente, lo screen-tearing è ancora ben presente.

Ninja Gaiden 2 è stato inserito nel programma di retrocompatibilità potenziata per Xbox One X insieme ad altri titoli, incluso l'eccellente Splinter Cell Conviction. Ecco uno sguardo al gioco su Xbox One X e un confronto con l'originale. Spoiler: è un successo su tutta la linea.Guarda su YouTube

Ad ogni modo, Sigma 2 rimane un'affascinante conversione. Le migliorie al gameplay, i contenuti modificati e gli enormi cambiamenti apportati alla presentazione generale si traducono in un titolo che appare decisamente differente rispetto alla controparte originale. Dopo averli rigiocati entrambi, possiamo dire di preferire l'edizione per Xbox 360, specialmente in modalità retrocompatibile su Xbox One X ma apprezziamo comunque Sigma 2 e il lavoro svolto dal team per portare il gioco su un hardware parecchio differente. Sigma 2, inoltre, ha ricevuto a sua volta un porting, stavolta su PSVita e, beh, le cose non sono andate per il meglio. Ninja Gaiden Sigma 2+ su Vita è un adattamento ridotto della versione PS3 del gioco e, a dire il vero, non funziona molto bene.

Il primo e più notevole cambiamento riguarda le cutscene: a differenza delle altre versioni del gioco, quella per Vita si basa su video in full-motion catturati dall'edizione PS3. Il risultato appare discreto sullo schermo piccolo di Vita anche se, ad essere onesti, non è la soluzione ottimale. In-game, inoltre, sono state apportate numerose modifiche, a partire dalla risoluzione che ora è dinamica e che, nelle situazioni più concitate, può calare fino a 408p. I dettagli in generale sono stati drasticamente ridotti: le texture hanno subito un calo qualitativo, i modelli sono semplificati, il gioco appare slavato e sfocato. Detto questo, per una portatile arrivata sul mercato tanto tempo fa, non è così male e il taglio in termini di dettagli sarebbe potuto essere accettabile se le performance fossero state adeguate. Vita, però, offre un gameplay fissato a soli 30fps con vistosi cali nelle scene più impegnative. In definitiva è un netto passo indietro ma è anche impressionante che questo gioco esista, effettivamente. PSVita non era minimamente paragonabile a Xbox 360 o a PS3, sotto il profilo della potenza bruta e, certamente, non è la console più indicata per titoli di questo tipo.

L'esperienza sotto tono per Vita è stata l'ultima volta che abbiamo visto Ninja Gaiden 2, almeno fino alla recente release potenziata per Xbox One X. Quest'ultima è sicuramente la versione da scegliere se si desidera rivivere o recuperare il gioco. Dal nostro punto di vista, Ninja Gaiden 2 è una gemma grezza. Non è il gioco d'azione perfettamente raffinato che era il suo predecessore ma è ancora un gran titolo che vale la pena giocare, soprattutto dopo l'uscita di questa versione perfezionata. Il frame-rate è ora perfetto, la qualità dell'immagine è stata ripulita e i caricamenti sono nettamente ridotti. Ovviamente, i problemi legati al level design non sono stati risolti ma è comunque un'esperienza che vi consigliamo di fare.

Possiamo dire di esserci divertiti parecchio a rivisitare il gioco, recentemente e che i suoi problemi sono meno fastidiosi oggi rispetto a quanto fossero nel 2008. A dirla tutta, preferiamo il level design dell'opera di Team Ninja piuttosto che quello visto in titoli come Devil May Cry 5. Nonostante l'ultima fatica di Capcom fosse un gioco eccellente sotto l'aspetto dei combattimenti, era carente nel campo dell'esplorazione ambientale. È davvero un peccato pensare che la serie Ninja Gaiden non riceverà ulteriori capitoli. Ninja Gaiden 3 non è stato un gran capitolo e nemmeno l'edizione Razor's Edge ha potuto arginarne le criticità. Non vedremo facilmente un ritorno di Ninja Gaiden nell'immediato futuro e, anche se dovesse succedere, sarà lo stesso di prima? Detto questo, la serie ha sempre avuto una qualità altalenante, fin dagli albori su cabinati arcade e NES. Alcune conversioni sono state fantastiche, altre molto meno ma è una saga memorabile che ha scritto una pagina importante della storia dei videogiochi. L'arrivo dei primi due capitoli del reboot nel programma di retrocompatibilità X-enhanced, rappresenta un ottimo motivo per tornare a impersonare Ryu Hayabusa. Chi lo sa? Magari, dato suo il prestigio e la sua reputazione, potremmo vedere un nuovo reboot, in futuro.

Avatar di John Linneman
John Linneman: An American living in Germany, John has been gaming and collecting games since the late 80s. His keen eye for and obsession with high frame-rates have earned him the nickname "The Human FRAPS" in some circles. He’s also responsible for the creation of DF Retro.
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!