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Rise of the Tomb Raider a confronto su PS4 Pro e PC - articolo

Il video comparativo evidenzia vantaggi e punti deboli dell'esperienza 4K su console.

Oltre ai titoli first party portati da Sony al PlayStation Meeting della scorsa settimana, c'era un gioco che ha messo benissimo in mostra le potenzialità di PS4 Pro in ambito 4K: si tratta di Rise of the Tomb Raider, di Crystal Dynamics. Come il suo predecessore, il gioco è ben scalabile grazie al motore e agli elementi di base, quindi la versione PC con impostazioni e texture a livello very high è di ottima qualità. Sono addirittura presenti impostazioni ancora superiori che portano la qualità grafica oltre. Vediamo se Nixxes è riuscita a riproporre quest'esperienza nella versione per PlayStation 4 Pro.

Rise of the Tomb Raider evidenzia molti vantaggi e problemi degli sviluppatori alle prese con il nuovo hardware di Sony. Partiamo dai punti deboli: i 60fps sono fuori discussione e Rise of the Tomb Raider punta ai soliti 30fps con frame-rate limitato, tipici su console.

Inoltre, molte impostazioni grafiche sono state ridotte: la qualità delle ombre, inevitabilmente, è diminuita e l'illuminazione speculare manca delle revisioni fatte alla versione PC, con il risultato che alcuni elementi presentano contorni più grezzi. La sequenza di fuga dall'archivio allagato, inoltre, mette in mostra effetti del fuoco ridotti: questo riduce la quantità di luci dinamiche di questa sezione e forse anche il livello di distorsione visiva provocato dal calore.

Le differenze più evidenti derivano però dai limiti dell'hardware stesso di PlayStation 4 Pro, la cui GPU non è in grado di gestire la risoluzione nativa 3840x2160 UHD, insieme alla mancanza di memoria aggiuntiva rispetto alla versione base. Gli sviluppatori hanno accesso a una serie di strategie di upscaling per i titoli PS4 Pro in modalità 4K, ma anche se Crystal Dynamics non fa ricorso a queste tecniche, la presentazione risulta in generale meno nitida, molto di più rispetto ai titoli che utilizzano l'upscaling checkerboard.

Uno sguardo iniziale alle differenze principali tra la versione PC con impostazioni very high di Rise of the Tomb Raider e quella PlayStation 4 Pro.Guarda su YouTube

Inoltre, è chiaro che le texture very high della versione PC di Rise of the Tomb Raider sono di qualità notevolmente superiore. Alcune scene dei due minuti di materiale in 4K distribuito dallo sviluppatore mostrano una differenza notevole tra le due versioni. Anche guardando il video a risoluzione 1080p invece che in 4K nativi, il divario è evidente.

Questo ci porta a un chiaro punto debole di PlayStation 4 Pro. Gli sviluppatori hanno accesso a 512MB di RAM in più (probabilmente recuperati dai 3GB riservati al sistema), che però non bastano a gestire le texture in 4K che sempre più sviluppatori offrono nei loro titoli. Nel caso di Rise of the Tomb Raider, non sorprende che la versione PS4 Pro offra texture in linea con quelle della versione Xbox One, equivalenti a quelle high della versione PC. È decisamente un limite, specialmente visti i 12GB di memoria che verranno probabilmente offerti da Project Scorpio. Per fortuna, si tratta di un problema limitato principalmente alle sequenze animate.

Non abbiamo visto video di Rise of the Tomb Raider a 1080p da confrontare a quello in 4K, quindi sarà interessante constatare l'impatto delle modalità supplementari per prestazioni e qualità grafica migliori. È chiaro che non siamo di fronte a un'esperienza in 4K nativi, ma il materiale esistente sembra suggerire un incremento tangibile di risoluzione rispetto a quanto visto nella versione Xbox One, che ha un aspetto eccellente in full HD. Tenendo presente che ciò che vediamo viene generato da una console da €399, il risultato è notevole se si considera l'hardware necessario a ottenere un'esperienza equivalente su PC.

In passato siamo rimasti colpiti dalla versione PS4 di Rise of the Tomb Raider e anche questa modalità a risoluzione superiore per PS4 Pro ha un otimo aspetto. Viste le altre opzioni Pro promesse dallo sviluppatore, siamo ansiosi di mettere le mani sul nuovo hardware di Sony, sul quale continueremo ad aggiornarvi: restate con noi.