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Sony Platinum Wireless Headset - recensione

Una nuova dimensione per il suono surround nel gaming?

Il nuovo Platinum Headset di Sony è l'ultimo upgrade all'eccellente Wireless Headset 2.0 lanciato tre anni fa e conosciuto in America come 'Gold'. Questa nuova proposta si concretizza in un hardware basato su materiali costruttivi più robusti, speaker da 50mm più evoluti e una modalità 3D surround 'object-based' davvero unica. Questi miglioramenti hanno logicamente un costo e, con uno scontrino intorno ai 160 euro, il prezzo delle nuove cuffie è più del doppio rispetto a quelle originali, anche se l'incremento della qualità è palpabile.

Iniziamo a vedere cosa c'è nella scatola. Insieme alle cuffie troverete un adattatore USB wireless, un cavo micro-USB per la ricarica, un cavo audio da 3.5mm e una sacca per il trasporto. Il setup è semplicissimo, dato che basta inserire il vostro adattatore USB nella PS4, accendere l'headset tramite l'interruttore posto sul'auricolare sinistro e tutto parte in automatico. Questo adattatore è la reale chiave per l'uso delle cuffie in wireless, consentendole di funzionare anche su PC senza alcun problema di compatibilità: una volta connesso l'adattatore, i driver si installano immediatamente. In più è possibile connettere le cuffie anche al vostro cellulare usando il cavo audio, in questo modo il set verrà spento evitando il consumo delle batterie ricaricabili interne e diventerà un normale paio di cuffie passive, pur mantenendo elevata la qualità audio.

Indossando le cuffie Platinum, le prime impressioni sono positive. Rispetto all'ultimo modello di Sony, il design appare più robusto e squadrato. Per l'archetto superiore è stato usato metallo invece di plastica leggera, il tutto ammortizzato da un cuscinetto di gomma che attutisce il contatto con la testa. Per anni abbiamo usato il precedente modello senza riscontrare alcun problema ma, in teoria, il passaggio al metallo può rappresentare l'antidoto a riferite rotture dell'archetto di plastica presente nell'originale, ma come per ogni hardware ci troviamo su un terreno dove solo l'uso prolungato di mesi o anni potrà dire come stanno le cose realmente. Sia come sia, la prima sensazione è quella di aver a che fare con un set considerevolmente solido e pur piuttosto ingombrante, anche se il suo peso di 318,2 grammi non rappresenta un problema per sessioni prolungate. Fortunatamente i gusci auricolari mantengono il soffice materiale che si trovava nell'originale e che riduceva abbastanza il surriscaldamento delle orecchie...

Tom presenta una video overview del Platinum Wireless Headset e delle sue capacità uniche.Guarda su YouTube

In termini di funzionalità, la maggior parte dei controlli sono posti sul guscio sinistro, compreso il pulsante on-off con due modalità di equalizzazione, un potenziometro per il volume, un pulsante per escludere il microfono e un altro potenziometro per bilanciare chat e audio di gioco. Sulla destra trova posto il solo switch per abilitare l'audio 3D. Ma come si comporta? La scelta di passare a speaker da 50mm si avverte immediatamente: l'output risulta più ricco e ricco di bassi, consentendo di raggiungere livelli di volume più elevate rispetto alle Gold. Per quanto riguarda l'equalizzazione non c'è alcun paragone e, ai settaggi standard, bassi e alte frequenze risultano esagerate. Tuttavia il confronto con l'originale mette in mostra un indiscusso vantaggio proprio nei bassi, carenti nelle Gold mentre si registrava una spinta maggiore sulle frequenze alte.

Naturalmente la caratteristica che fa spiccare le Platinum è il nuovo audio 3D 'object-based', il primo nel gaming su console. Il concetto di audio 3D è una evoluzione del suono surround 7.1 che supera il limite costituito dall'uso di un setup con speaker in posizioni fisse. Ad oggi il 7.1 si affida a sette canali audio che si combinano per creare un senso di altezza e profondità, ma quello che è sempre mancato è la vera resa sonora dell'altitudine, mentre le tracce audio 3D proiettano il suono sopra e sotto il giocatore. Per un settaggio da salotto ottimale sarebbe necessario posizionare gli speaker in luoghi scomodi o ingombranti, ma le Platinum di Sony simulamo l'intera gamma sonora dell'audio 3D usando il sound processing virtuale, nello stesso modo in cui il Gold/Wireless Headset 2.0 poteva produrre un 7.1 virtuale.

Non è necessario sottolineare quanto l'uso di questa tecnologia fatto da Uncharted 4 risulti particolarmente efficace. Dato che il titolo si sviluppa su diverse altezze, l'audio 3D fornisce un apporto pratico notevole, permettendovi di identificare e far fuori nemici nascosti in livelli particolarmente alti e complessi. Abilitando il 3D potrete sentire echi che riverberano su e giù nelle celle della mappa delle prigioni e lo stesso accade rimanendo sotto le cascate nella mappa delle rovine sommerse. Le cuffie fanno esattamente quello che promettono, creando la sensazione di trovarsi al centro di un cubo pieno di suoni invece che su un piano orizzontale piatto. Tutto risulta così naturale che solo passando al 7.1, usando i menu audio in-game, ci siamo accorti di quanto la nuova tecnologia 3D aggiunga all'esperienza.

L'unico aspetto curioso dell'audio 3D è che qualunque suono si trovi al centro del mix di rumori, come i dialoghi di Nathan Drake, sulle prime risulta un po' troppo alto di volume. È quasi come se la fonte sonora fosse all'interno della vostra testa invece che davanti, dove dovrebbe essere di logica. Sospettiamo anche che delle cuffie con un soundstage più ampio potrebbero consegnare la sensazione di spazio con maggiore efficienza. In generale, comunque, i benefici dell'audio 3D targati Platinum headset rispetto al 7.1 sono chiari come il sole, specialmente confrontati con il virtual surround dell'ultima cuffia di Sony.

Le cattive notizie? Al lancio, il supporto della PS4 per l'audio 3D è limitato al solo Uncharted 4 ed è a discrezione di ciascuno sviluppatore realizzare patch per l'audio object-based, lasciandoci con un solo titolo compatibile per fare la recensione. Nel corso del 2017 sono previsti giochi quali Days Gone, MLB The Show 17 e Uncharted: The Lost Legacy, ma ci auguriamo che non siano gli unici. Questa voglia di audio 3D sarà soddisfatta se si aggiungeranno alla lista i titoli di Naughty Dog, ma per chi sceglierà di passare alla Platinum da subito, l'unico upgrade concreto fornito ai giochi che non supportano la nuova modalità audio sarà rappresentata dalla migliore qualità degli speaker.

Circa la durata della batteria, aspettatevi otto ore ad alto volume con audio 3D abilitato, più o meno in linea con la maggior parte delle cuffie wireless con speaker auricolari di grosse dimensioni, ma fortunatamente la ricarica completa via USB richiederà solo un paio d'ore. Bonus gradito, l'app dedicata disponibile su PlayStation store che vi consentirà di aggiustare l'equalizzazione come preferite, salvando i settaggi in wireless in uno dei due slot di memoria presenti nelle cuffie. Troverete persino alcune modalità specifiche realizzate dagli sviluppatori ma, ancora e purtroppo, per ora la scelta è dolorosamente limitata.

Sony Platinum Wireless Headset: il verdetto del Digital Foundry

Nel complesso per look, comfort e cruciale qualità del suono, si tratta di un altro considerevole risultato di Sony. L'unico vero, gigantesco neo delle cuffie Platinum è al momento costituito dal fatto che il suo principale selling point è l'audio 3D mentre il supporto è sorprendentemente limitato. Naturalmente questo stato di cose è destinato a cambiare ma ci domandiamo quanto sia difficile aggiungere questa feature a un titolo PS4 e che tipo di incentivo possano avere i publisher terze parti a utilizzare il nuovo hardware. Per come stanno le cose ora, il principale beneficio derivante dal pagare un extra per queste cuffie risiede nell'alta qualità dei suoi speaker e nelle migliori scelte costruttive in termini di progettazione e materiali.

Come per il 'Gold' Wireless Headset 2.0, essere un prodotto first party fornisce alle Platinum svariati benefici. Per cominciare, le icone HUD per lo stato delle batterie, la possibilità di escludere il microfono e la modalità surround in uso sono tutte integrate nel front-end della PS4 (mostrate accanto alle icone delle batterie del controller). Si tratta di un lusso al quale i produttori di hardware terze parti non hanno accesso, costretti come sono ad affidarsi a LED lampeggianti per segnalare lo stato delle batterie. In più, la semplicità di setup aggiunge positivamente peso al tutto, dato che vi servirà solo un dongle wireless USB invece di affidarvi ad un'unità esterna via cavo ottico.

La compatibilità con la più recente PS4 Slim è garantita e in quanto successore del Gold headset, Platinum conferma tutti i suoi punti forti: leggerezza, un soffice materiale isolante per le coppe auricolari e una durata delle batterie importante. L'unico fastidio è costituito dalle accresciute dimensioni del prodotto ma è comprensibile se consideriamo le batterie più grandi e l'incremento delle dimensioni degli speaker.

Al doppio del prezzo delle Gold, il principale vantaggio delle Platinum è costituito dalla qualità audio più ricca, con la prospettiva che l'audio 3D prenda piede. La qualità generale dei materiali segna un passo in avanti ma il modello Gold è ancora competitivo per via del prezzo e della possibilità di trovarlo in saldo sotto gli 80 €, ma se state cercando delle nuove cuffie per la vostra PS4 e desiderate essere pronti per l'avvento su larga scala dell'audio 3D, ci è facile raccomandare le Platinum. Se anche non foste convinti della diffusione del supporto al 3D, il prodotto rimane competitivo nel mercato delle cuffie di alta qualità.

Avatar di Thomas Morgan
Thomas Morgan: 32-bit era nostalgic and gadget enthusiast Tom has been writing for Eurogamer and Digital Foundry since 2011. His favourite games include Gitaroo Man, F-Zero GX and StarCraft 2.

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