Xbox Series S - recensione: entrare nella next-gen con stile (ma spendendo poco)
Il Digital Foundry analizza la compatta di casa Microsoft.
Qualcuno potrebbe pensare che Xbox Series S sia agli antipodi rispetto al Digital Foundry. La sua missione, in effetti, è chiaramente quella di mettere da parte le prestazioni in favore di una next-gen a basso prezzo. Insieme a Xbox All-Access, o all'ottimo Xbox Game Pass, si tratta di una console pensata per garantire accesso ai giochi di oggi e domani senza dover aspettare che Xbox Series X cali di prezzo nel giro di un paio d'anni (cosa che, al momento, Microsoft nega succederà).
Series S porta a casa esattamente il risultato a cui punta ma non è agli antipodi del Digital Foundry, anzi. È una macchina ottimamente progettata, è la console più economica ed efficiente di tutta la next-gen. Certo, ci sono delle rinunce da fare ma lo stile non manca e la console sembra incontrare le richieste di un mondo animato da incertezze economiche e ricerca della sostenibilità.
Si comincia da una confezione di bell'aspetto e chiara nel presentare la console al suo interno, insieme agli accessori: un cavo HDMI 2.1 uguale a quello di Series X e una versione bianca del controller, unitamente a due batterie AA. Il set-up iniziale è semplice, reso ancor più intuitivo dall'applicazione Xbox per smartphone che si interfaccia alla console e guida nei primi passi durante le fasi di aggiornamento software (che, va detto, sembra essere l'unico campo in cui Microsoft non è riuscita a ridurre i tempi d'attesa).
Dopo l'aggiornamento si nota subito la velocità di sistema che contraddistingue anche la sorella maggiore, cosa che non stupisce visto che entrambe sfruttano la CPU Zen 2 e un SSD da 2,4GB/s. I miglioramenti rispetto alla generazione precedente non sono cosa da poco: anche solo copiare un gioco sul disco interno di Xbox One X genera rallentamenti evidenti, e si deve aspettare qualche secondo dopo aver selezionato un'opzione. Le macchine della serie Series (perdonate il bisticcio) sono anni luce avanti sotto il profilo dell'interfaccia utente. La dashboard a 1080p è di fatto identica a quella di Series X, così come le opzioni di output: se è vero che qui si punta più che altro ai 1080p o 1440p, non mancano le opzioni dedicate a 4K, 120Hz e HDR.
Xbox Series vs PS5: specifiche a confronto
Però, chiaramente, un confronto sulle specifiche e sui costi è inevitabile. Series S monta la stessa CPU Zen 2 di Series X ma con 200MHz in meno che, stando a Microsoft, sono sintomo di una differenziazione dei prodotti (secondo noi non necessaria). Anche la GPU è della stessa classe ma più piccola. Su Series X le 52 unità computazionali AMD RDNA 2 scendono a 20 a frequenza ridotta, portandoci a 4TF di potenza contro i 12,5 dell'ammiraglia. Sul fronte della memoria scendiamo da 16 a 10GB (8 dei quali disponibili per i giochi contro i 13,5 di Series X), e anche l'ampiezza di banda scende da 560GB/s a 224GB/s.
Se è vero che questi passi indietro sono evidenti, è altrettanto vero che tutte le caratteristiche fondamentali di Series X sono presenti. La GPU è più piccola ma sfrutta le capacità RDNA 2 tra cui variable rate shading, ray tracing via accelerazione hardware, mesh shader e ottimizzazione dello streaming delle texture con shader feedback sampling. Anche in termini di funzionalità dell'interfaccia è tutto presente: il Quick Resume è supportato e permette di riprendere i giochi proprio dove li abbiamo lasciati (dobbiamo segnalare qualche singhiozzo in fase di review, ma sappiamo che Microsoft è già all'opera per sistemare). Insomma, di facciata non si sentono differenze se non per il calo di risoluzione nei giochi ma a scavare, ovviamente, le si inizia a trovare.
Cominciamo da un SSD pubblicizzato come da 512GB, ma in realtà con soli 364GB di spazio disponibile. Se pensiamo che l'espansione da 1TB (902GB disponibili) costa quasi quanto la console, ecco che questo potrebbe essere un problema visto che sempre più giochi rompono la barriera dei 100GB (anche se la media è ancora sui 40/50GB). I vecchi giochi possono essere lanciati da un qualsiasi dispositivo di archiviazione collegato tramite USB ma è innegabile che lo spazio a disposizione sull'SSD interno sia poco, e molto probabilmente lo riempirete in fretta. Il secondo principale passo indietro è che si tratta di una macchina completamente digitale. Se mettiamo da parte ogni altra considerazione e ci limitiamo a valutare la libertà di scelta dell'utente, è chiaro che qui semplicemente questa è azzerata: c'è un solo negozio. Però non possiamo fare finta che il Game Pass non esista, e attualmente è il miglior servizio del suo genere.
Xbox Series X | Xbox Series S | PlayStation 5 | |
---|---|---|---|
CPU | Eight-core AMD Zen 2 - 3,8GHz/3,6GHz (SMT on) | Eight-core AMD Zen 2 - 3,6GHz/3,4GHz (SMT on) | Eight-core AMD Zen 2 - clock variabile fino a 3,5GHz (SMT on) |
GPU | AMD RDNA 2 - 52 CUs a 1,825GHz (12,2TF) | AMD RDNA 2 - 20 CUs a 1,565GHz (4TF) | 'Custom' AMD RDNA 2 - 36 CUs fino a 2,23GHz (fino a 10,3TF) |
Memoria | 16GB GDDR6 - ampiezza di banda fino a 560GB/s | 10GB GDDR6 - ampiezza di banda fino a 224GB/s | 16GB GDDR6 - ampiezza di banda fino a 448GB/s |
Archiviazione interna | 1TB SSD - 2,4GB/s ampiezza di banda non compressa | 512GB SSD - 2,4GB/s ampiezza di banda non compressa | 825GB SSD - 5,5GB/s ampiezza di banda non compressa |
Spazio disponibile | 802GB | 364GB | 667GB |
Disco ottico | 4K UHD Blu-ray | No | 4K UHD Blu-ray (non sulla Digital Edition) |
prezzo | 499€ | 299€ | 499€ (Standard) 399€ (Digital) |
Xbox Series S: consumi e analisi termica
Xbox Series S è la console meno potente della next-gen, quindi non stupisce che sia anche quella che consuma meno. Il SoC occupa un'area inferiore del 55% rispetto a Series X, ma è più efficiente probabilmente anche a causa delle frequenze minori di CPU e GPU. Nella tabella qui sotto potete vedere il consumo di entrambe le macchine, sia su titoli current-gen che next-gen, e anche durante attività diverse dal gameplay. Il consumo è simile tra One S e Series S, così come lo è tra i modelli X.
Ho scelto Gears 5 per i test visto che è decisamente il più affamato di potenza tra quelli disponibili sulle nuove console, con picchi soprattutto nel primo capitolo del gioco. Vediamo che Series S necessità del 13% in più di potenza rispetto a One S (che però si ferma a 30fps) per ottenere un aumento delle prestazioni lato GPU pari a 3x, e 4x per quanto riguarda la CPU. Sembra davvero che Series S centri un perfetto rapporto prestazioni/watt. Series X, invece, beve il 23% in più di One X (ma ricordiamo che Gears 5 è davvero tosto, sugli altri giochi i numeri sono inferiori).
Lo spettro termico mostra risultati interessanti: probabilmente a causa della sua forma compatta, Xbox Series X è la console più calda della next-gen. Non sorprende se pensiamo che ha più o meno le stesse richieste energetiche di Xbox One S, ma è sensibilmente più piccola. Detto questo, la progettazione di Series S è semplice ma efficace: la ventola posizionata sopra al processore butta fuori aria dalla griglia nera circolare. Durante i test abbiamo toccato un massimo di 67 gradi, superiori ai picchi riscontrati sia su PS5 che su Series X, ma nonostante questo la console è silenziosissima come la sorella maggiore.
Consumi | Xbox Series S | Xbox Series X | Xbox One X | Xbox One S |
---|---|---|---|---|
Power Off | 0-1,5W | 0-2W | 0,5W | 1,5W |
Instant On Standby | 16W | 29W | 39W | 11W |
Dashboard | 25W | 42W | 48,5W | 22,5W |
Gears 5 (picco) | 82,5W | 210W | 173W | 73W (30fps) |
- Secondo Microsoft dobbiamo aspettarci ulteriori ottimizzazioni sul fronte dei consumi per Series X.
Giocare su Series S: siamo davvero a 1440p?
Questo è il punto fondamentale. Sulla carta non c'è niente di male nel proporre due console con prestazioni diverse sul fronte della GPU (su quello della CPU avremmo qualche remora), e il marketing di Microsoft ha ben calibrato le aspettative: 4K nativi su Series X, 1440p su Series S. Insomma, sembra tutto ottimo, vero? Se giocate su uno schermo a 1080p, un rendering a 1440p sarà come avere un anti-aliasing super sampling attivo con conseguente miglioramento della qualità. Se invece avete un TV 4K, sappiate che la differenza tra 1440p e 1080p, per quanto apparentemente piccola, si vede eccome.
Il problema di una comunicazione così precisa, però, è chiaro: i giochi non sono uniformi nei loro bisogni e dipendono dall'hardware su cui girano. Da un lato abbiamo Gears 5 in cui i The Coalition sembrano soddisfare i piani di Microsoft (anche se è attivo uno scaling dinamico della risoluzione), mentre dall'altro ci sono titoli in cui le cose non vanno proprio così. Forza Horizon 4 gira in 4K nativi su Series X, ma solo a 1080p su Series S. Stessa storia per Sea of Thieves. Insomma, nemmeno gli studi interni di Microsoft sembrano in grado di tenere il passo col suo marketing.
Non fraintendete, la console non ha niente di male, è il messaggio che non è preciso. Se su Series S puntiamo ai 1080p allora sì che abbiamo titoli equivalenti a Series X a metà della risoluzione: succede con Forza Horizon 4, e Ori and the Will of the Wisps permette addirittura di scegliere tra i 4K60 e i 1080p120 (mentre The Touryst gira a 4K come su Xbox One X). D'altro canto, Watch Dog: Legion mantiene ray tracing e 30fps ma perde in qualità delle texture e delle ombre in maniera evidente. Di più: se i 4K di Series X sono i 1440p di Series S, cosa succede quando nemmeno l'ammiraglia li raggiunge? Legion sembra girare tra i 900p e i 1080p per esempio, cosa che si nota parecchio sui display più grandi come potete vedere nelle immagini in questa pagina.
Per ora possiamo mettere alla prova solo un limitato numero di giochi ma nella maggior parte dei casi Xbox Series S si presenta come una console entry-level: se vi aspettate di avere una minore risoluzione non c'è problema ma cosa succederà tra qualche anno, se questo è il punto di partenza? Ci saranno ancora margini di manovra? Ecco che a parziale risposta arrivano le differenze riscontrate in alcuni giochi: Devil May Cry 5 Special Edition su Series S fa a meno del ray tracing, segnale abbastanza chiaro del fatto che Microsoft sia d'accordo con un approccio che preveda cambiamenti non solo di risoluzione.
L'impressione è che la qualità dei giochi su Series S dipenderà dalla buona volontà degli sviluppatori e dai risultati di vendita. In coda all'attuale generazione abbiamo sentito più volte gli studi lamentarsi dei problemi riscontrati nello sviluppo su Xbox One S, cosa che si rifletteva chiaramente sulla qualità dei giochi. Ci sono punti in comune con Series S ma non è una storia già vista, dato che le due console next-gen sono molto più simili tra loro di quanto non lo fossero One S e One X, quindi le conversioni dovrebbero essere più facili. Il punto più lontano non è tanto la differenza di GPU quanto i 5,5GB in meno disponibili lato memoria.
Ciò detto, è chiaro che Xbox non guarda solo al futuro ma anche al passato. La retrocompatibilità di Series S non può essere ignorata ma è sostanzialmente diversa da quella offerta da Series X e PlayStation 5: offre versioni migliorate dei titoli Xbox One S, non di quelli Xbox One X. Questo vuol dire che tutti i miglioramenti di cui abbiamo parlato in queste settimane non valgono per Series S, visto che si concretizzavano più che altro in giochi 4K con l'opzione di sbloccare il frame-rate.
Su Series S, invece, avremo versioni rifinite dei giochi Xbox One S, giochi che per la maggior parte girano a 30fps. A meno che Microsoft o gli studi di sviluppano intervengano, questo è lo stato dei fatti. Abbiamo visto una demo di Fallout 4 girare a 60fps grazie a una tecnologia che raddoppiava i fotogrammi ma per la review eravamo fermi a 30fps. Insomma, avrete gli stessi identici giochi di One S ma con un filtro anisotropico 16x e prestazioni migliorate. È quindi bene mettere le cose in chiaro: Series S non potrà superare i 900p cui erano limitati molti giochi per One S.
Ci sono anche note positive sul fronte della compatibilità. Le versioni Xbox One X di giochi Xbox 360 continueranno a esserlo con un moltiplicatore 2x2 (contro i 3x3 di One X) e 1440p (invece di 4K). Inoltre, nonostante Xbox One X e One S avessero CPU superiori a Xbox 360, non sempre tutto filava liscio, mentre sembra che qui le cose vadano meglio. Star Wars: Republic Commando gira a 60fps, per esempio, superando quanto raggiunto da Xbox One X che soffriva di cali anche fino a 40fps. Però non c'è mistero che la migliore macchina per la retrocompatibilità rimanga Xbox Series X, così come PlayStation 5 è il meglio per giocare titoli dell'era PS4 e PS4 Pro.
Un altro tipo di next-gen
Forse non è un prodotto univoco ma Xbox Series X nasce sicuramente da un'ottima idea, ed è forse la console giusta al momento giusto. Se non siete giocatori incalliti e state solo cercando una macchina da Game Pass, la piccola di casa Microsoft è quello che fa per voi. C'è abbastanza spazio per tenere installati alcuni giochi recenti, e la mancanza di un disco ottico non si sentirà. Discorso analogo se avete comprato PS5 ma volete comunque sfruttare il Game Pass o giocare alle esclusive Microsoft, che saranno probabilmente trattate con molta cura anche sotto il profilo tecnico. Nonostante le rinunce a volte evidenti, dobbiamo inoltre dire che giocare su Series S funziona perfettamente, basta sapere cosa si sta comprando.
Però, chiaramente, per i giocatori più appassionati, magari meno interessati alle sottoscrizioni, Xbox Series S non sembra molto attraente. Se volete sempre a vostra disposizione tanti giochi ecco che tocca comprare dello spazio di archiviazione aggiuntivo, e costa così tanto che la PS5 Digital Edition diventa di colpo un'alternativa notevole, offrendo il doppio dello spazio e una macchina notevolmente più performante. Ammesso che riusciate a trovarne una, s'intende. Siamo abbastanza sicuri del fatto che Sony venda in perdita la versione col lettore, e pensiamo che la perdita sia ancora più consistente sul modello digitale, dunque sospettiamo ne verranno immesse molte meno sul mercato.
E questo è quanto ma prima di chiudere dobbiamo citare un altro fattore, forse meno oggettivo. Ho visto per la prima volta la console lo scorso marzo e me ne sono istantaneamente innamorato. Esteticamente è semplicemente irresistibile grazie a un design perfetto. C'è sempre un certo interesse per la tecnologia miniaturizzata, e Series S fa leva proprio su quell'interesse. Forse sono le dimensioni, forse il fatto che sembra una console vecchio stile per rapporto prezzo-prestazioni, non saprei.
L'appeal di Series S diventa ancora più evidente quando la si affianca alle altre macchine next-gen. L'Xbox entry-level non stona in salotto e può essere portata comodamente in vacanza, e del resto dopo averla vista per la prima volta io e John Linneman non ci siamo fatti distrarre dalle rinunce sul lato tecnico, e abbiamo invece continuato a dire quanto fosse bella. Qualsiasi sia l'esito di questa next-gen una cosa è certa già ora: Microsoft sa decisamente come costruire hardware dal design azzeccato.