Alternative last-gen: Dragon Age Inquisition - articolo
Servono veramente PS4 o Xbox One per godersi la più recente avventura di BioWare?
Il supporto che PlayStation 3 e Xbox 360 continuano a ricevere è veramente senza precedenti. Anche se non è strano che le piattaforme più vecchie restino supportate per anni dopo essere state rimpiazzate, è raro trovare così tanti titoli AAA su più generazioni di hardware. Chi è passato alle macchine più recenti non si sognerebbe di tornare indietro e giocare questi giochi in una forma compromessa, ma per molte persone è l'unica opzione. La domanda importante è: questi titoli sono veramente giocabili e godibili sulle console last-gen? O un passaggio a PS4 o Xbox One è ora praticamente obbligato?
Dragon Age Inquisition è un prodotto interessante, che segna il debutto di BioWare con il Frostbite 3 ed è stato ideato soprattutto per la nuova generazione di console. A prima vista è chiaro che, da un punto di vista grafico, l'edizione last-gen sia un enorme passo indietro rispetto alle altre versioni del gioco. Molti dei dettagli più minuti sono andati perduti facendo risultare il gioco blando e pacchiano nel confronto. Anche se la stessa direzione artistica risalta, eliminare le rifiniture delle versioni più avanzate ha decisamente il suo impatto sull'esperienza. Eppure questo non è un gioco d'azione, né i precedenti titoli di BioWare per console hanno brillato per prestazioni. L'opportunità è interessante: questo nuovo titolo potrà non eguagliare l'esperienza next-gen, ma almeno migliorare di parecchio le prestazioni altalenanti dei precedenti Dragon Age.
Come detto questo è un gioco sviluppato con Frostbite 3, e come tale non sorprende che le versioni PS3 e Xbox 360 abbiano molto in comune con titoli precedenti basati sulla stessa tecnologia. Come Battlefield 4, Dragon Age Inquisition gira a una risoluzione di 1280x704, in pratica 720p con 8 pixel sottratti da cima e fondo dello schermo, con un paio di soluzioni anti-aliasing paragonabili. La versione PS3 utilizza l'MLAA visto nella serie Battlefield, mentre Xbox 360 fa uso di un FXAA standard. Il gioco è più nitido ma scalettato su PS3, mentre l'FXAA fornisce un'immagine migliore ma comunque sfocata. La versione Xbox 360 include anche un disco di installazione, opzionale come altri titoli sviluppati con Frostbite, che permette di sfruttare elementi di qualità migliore in linea con quelli della versione PS3.
Passare direttamente dalla versione current-gen a quelle PS3/360 è, inizialmente, uno shock. Il dettaglio è stato ridotto drammaticamente un po' ovunque, così come illuminazione ed effetti. Le differenze sono immediatamente evidenti, ma è solo quando si arriva alle Terre Centrali che i cambiamenti diventano evidenti. Colline in precedenza piene di vegetazione sono completamente spoglie, con poca flora che compare solo quando si è in sua prossimità. Le geometrie sono state semplificate e lo scaling del livello di dettaglio è estremamente aggressivo per qualsiasi cosa. La fisica dei tessuti è stata ridotta, la simulazione dell'oceano semplificata, e molti degli abbellimenti grafici non sono stati rimpiazzati affatto. È un mondo molto brullo nel confronto.
Lo streaming delle texture è un problema, in particolare su Xbox 360 che può impiegare fino a 10 secondi per caricarle provocando la forte sfocatura di alcune sequenze. In effetti ci sono delle sequenze di intermezzo in cui intere sezioni sono prive delle texture adeguate, con il risultato che gli NPC meno importanti sono un pasticcio sfocato. Anche quando le texture vengono caricate, la qualità risulta enormemente inferiore, non solo in termini di risoluzione ma anche di varietà.
E poi ci sono i tempi di caricamento. Su PS4 e Xbox One questo era già un problema, ma le dimensioni delle aree gli impedivano di rovinare l'esperienza. Su PS3 e Xbox 360, però, siamo di fronte a tempi di attesa anche di 70-80 secondi. I tempi di caricamento sono abbastanza lunghi da poter potenzialmente scoraggiare i giocatori dal completare incarichi extra.
Il frame-rate è un'altra area in cui Inquisition viene un po' a mancare. Le prestazioni sono solide su entrambe le console current-gen, ma le macchine last-gen non si comportano altrettanto bene. Mentre durante l'esplorazione il frame-rate resta ragionevolmente stabile, gli scontri più impegnativi vedono cali fino a meno di 20fps. Su PS3 il gioco utilizza una v-sync con triplo buffering che elimina completamente qualsiasi problema di tearing. La soluzione non sembra eccellente a causa dei forti cali di cui il gioco soffre, ma in realtà come media è migliore in confronto alla maggior parte dei titoli di BioWare per PS3. Xbox 360 produce invece dei risultati spaventosi con frame-rate bassi quanto quelli di PS3 nella maggior parte delle situazioni ma anche fotogrammi costantemente incompleti durante il gameplay a causa di una v-sync adattiva. Un frame-rate inferiore a 30fps con pesante tearing non è semplicemente accettabile nel 2014, e ha un effetto decisamente negativo sulla fluidità dell'esperienza.
Confronti alternativi:
Tenendo presente tutto ciò, se dovessimo fare una scelta tra le due versioni propenderemmo per quella PlayStation 3. Il frame-rate medio è molto simile tra le due versioni, ma la mancanza di tearing su PS3 fa un mondo di differenza in termini di presentazione. Lo streaming delle texture è inoltre abbastanza più veloce e l'MLAA spesso produce un'immagine più piacevole, nonostante un trattamento limitato di alcune aree.
Con visuali ridotte all'essenziale, caricamenti lunghi e prestazioni relativamente scarse, sembra difficile consigliare queste versioni del gioco, giusto? Beh, per molti utenti è sicuramente così, ma se si guarda all'ultima generazione sembra che Dragon Age: Inquisition possa essere giocabile per molti utenti. I GDR occidentali meno lineari sono diventati abbastanza popolari da un po' di anni a questa parte, eppure nella quasi totalità dei casi le versioni console di questi giochi hanno offerto frame-rate instabili e dettagli molto inferiori. Confrontato con i precedenti Dragon Age o con un titolo di Bethesda Softworks, Inquisition non sembra così male. In effetti, le versioni PS3 e Xbox 360 sono più belle e girano molto meglio di Dragon Age: Origins.
Guardando le cose da questo punto di vista, pensiamo che il team responsabile dello sviluppo abbia prodotto un lavoro generalmente solido. Tenendo presente le limitazioni delle macchine last-gen, hanno realizzato un gioco che esce abbastanza bene dal confronto con i titoli precedenti. Dragon Age, dopotutto, non è un action frenetico, e anche se il basso frame-rate è visivamente poco attraente, Inquisition non diventa mai veramente ingiocabile. Le sue funzionalità non sono andate inoltre perdute, a differenza di Battlefield 3 e 4 in cui la scala del gioco è stata ridotta per adattarsi all'hardware in via di invecchiamento.
Questo è lo stesso titolo che abbiamo giocato su PS4 e Xbox One, con visuali al livello di quelle di un GDR medio con scenari aperti della scorsa generazione. Se vi premono prestazioni o qualità dell'immagine avete probabilmente già un PC potente o almeno una delle console più recenti. Per chi è fermo alle console più vecchie, però, è ancora possibile godersi Dragon Age Inquisition, specialmente se siete abituati a titoli simili per queste piattaforme.