Elgato Game Capture HD60 - review
Acquisizioni a 1080p60 per la generazione YouTube.
La nuova generazione di console di Sony e Microsoft dà a tutti la possibilità di registrare, condividere e perfino trasmettere in diretta il proprio gameplay. È tutto integrato nell'hardware, senza impatto sulle prestazioni dei giochi. L'unico problema è che si è limitati a 720p e 30fps, la qualità può essere discutibile e spostare i file sul proprio computer per editarli risulta complicato. La nuova Elgato Game Capture HD60 punta a fornire un'alternativa che replica e migliora la soluzione 'di serie', offrendo al tempo stesso un interessante aggiornamento ai possessori della Game Capture HD di prima generazione.
Quindi, qual è la migliore attrattiva di questa nuova HD60? Prima di tutto la capacità di registrare video in 1080p a 60fps direttamente dall'uscita HDMI delle console. È un incremento di 2.25x nella risoluzione rispetto alla qualità offerta dagli encoder di Xbox One e PlayStation 4, con il doppio del frame-rate. Alle impostazioni di qualità migliori, la HD60 encoda i video a 40mbps, 8 volte di più rispetto ai 5mbps prodotti dall'encoder interno delle console. Anche la Elgato Game Capture HD, predecessore della HD60, supporta i 1080p, ma solamente a 30fps. I fotogrammi aggiuntivi vengono scartati quando si acquisisce a risoluzione full HD.
La distinzione è importante. Al momento i 1080p30 della Elgato già sul mercato sono una soluzione assolutamente adeguata, visto che le piattaforme come YouTube non supportano frame-rate superiori. Come recentemente preannunciato, ciò è destinato a cambiare. Per sfruttare il nuovo tipo di supporto, sarà necessario comprare una HD60 o abbassare la risoluzione delle console a 720p perché la Elgato precedente registra bene a 720p60, ma giocare con questi valori non è l'ideale.
Per andare al sodo, la qualità è quella giusta? Dopotutto i numeri coinvolti in una compressione a 1080p60 fanno paura. A 1080p60, circa 334MB (o 2.6gbps) di dati visivi non compressi escono dalla porta HDMI ogni secondo. L'encoder hardware h.264 della HD60 riesce in qualche maniera a ridurli a una piccola frazione di quanto siano in origine, permettendo il trasferimento dei dati a un PC o Mac tramite una comune connessione USB 2.0. 40mbps sono parecchia banda per il codec h.264 ma solitamente gli encoder non la sfruttano al meglio, producendo risultati abbastanza brutti nelle scene più impegnative. L'encoder moderno della HD60 potrà fare di meglio?
Con nostra grande sorpresa, la HD60 ha prodotto risultati generalmente eccellenti a prescindere dalle sfide a cui l'abbiamo sottoposta. Nei giochi che si muovono più lentamente, in particolare quelli con schemi cromatici più tenui, 40mbps dovrebbero restituire risultati virtualmente indistinguibili dalla fonte trasmessa tramite l'ingresso HDMI. I giochi più colorati e dall'azione più sostenuta presentano invece fotogrammi molto differenti tra di loro, e questo rende più difficile la compressione del video.
Abbiamo scelto una serie di giochi appositamente per mettere alla prova l'encoder della HD60 in varie situazioni. Per quanto riguarda i contenuti "facili", abbiamo giocato una piccola sezione di The Last of Us Remastered consistente di stanze scure con poco movimento. Abbiamo poi aumentato il carico con Assassin's Creed 4 su PS4, un gioco a 30fps ma ricco di dettagli ad alta frequenza, che encoder di scarsa qualità non digerirebbero affatto bene. Da qui siamo passati a una serie di titoli a 60fps con movimenti frequenti su schermo: Forza Motorsport 5, Call of Duty: Ghosts, Titanfall, Killzone Shadow fall e, infine, l'impegnativo Resogun.
Come potete vedere dal video e dagli zoom comparativi più in basso, c'è una chiara perdita di qualità in confronto all'uscita originale del video ma la qualità regge generalmente bene e la cosa non si nota in movimento. Le nostre acquisizioni RGB a 24-bit senza perdite occupano tra i 60MB/s e i 200MB/s (da 480mbps a 1.6gbps) a seconda della compressione da fotogramma a fotogramma. L'output della HD60 è bloccato ad appena 40mbps alle impostazioni migliori, vale a dire 5MB/s.
Il compromesso è molto chiaro: si perde un po' di qualità in cambio di file di dimensioni molto più piccole, migliore portabilità dei dati ed editing più semplice. Noi non possiamo utilizzare video compressi vista la metodologia di lavoro del Digital Foundry, ma per acquisizioni generiche e video destinati a YouTube il compromesso è valido. Utilizzando una frazione della banda si ottiene una qualità decente. Per illustrarla, vi mettiamo a disposizione per il download tutto il materiale di test utilizzato per questo articolo.
Oltre alle comprovate funzionalità di base, cos'altro c'è per invogliare all'acquisto i potenziali acquirenti? Beh, una delle cose più impressionanti della Elgato originale era l'ingombro minimo e il fatto che fosse interamente alimentata da una porta USB 2.0 senza richiedere fonti supplementari. La HD60 la supera con una riduzione sia di peso che di dimensioni, mentre le plastiche lucide e facilmente vittima di impronte sono state sostituite da un migliore guscio opaco.
Nonostante i maggiori requisiti di alimentazione richiesti da un'acquisizione a 1080p60, l'unità è ancora priva di alimentatore esterno, il che la rende adatta anche all'utilizzo fuori sede se accoppiata a un portatile decente. L'unico compromesso fatto rispetto alla scheda precedente riguarda l'assenza di supporto HD analogico, e l'impossibilità quindi di connetterla a una PlayStation 3. Cercate su Google "PS3 HDCP" e dovreste trovare una soluzione a basso costo per un problema marginale e facile da superare.
Anche il software Elgato è stato migliorato. Le vecchie opzioni sono ancora presenti: è possibile specificare una registrazione manuale o lasciare il programma girare e usare l'opzione flashback per rovistare nella sessione di gameplay ed estrarne il materiale che si vuole. Ci sono anche delle nuove, intriganti opzioni come Stream command (al momento solo per PC, in seguito sarà disponibile anche per Mac) che permette di acquisire a 1080p60 e trasmettere contemporaneamente un video a risoluzione più bassa su Twitch. Inoltre è possibile anche archiviare queste trasmissioni. La componente di streaming sembra essere una soluzione software che necessita di un PC abbastanza potente: Elgato consiglia un core i7 di seconda generazione o superiore. È anche possibile aggiungere tracce audio multiple al video, funzione ideale ad esempio per separare il commento dall'audio del gioco.
La sensazione è che la HD60 sia un'evoluzione ben studiata della prima scheda. La portabilità e le funzioni della Game Capture HD sono state mantenute in toto nel nuovo apparecchio, che in cambio si è evoluto per adeguarsi alle funzionalità delle nuove console. Le funzioni di streaming e acquisizione di Xbox One e PlayStation 4 non sono male, ma se non siete soddisfatti della loro qualità vale la pena dare un'occhiata alla HD60, di primo livello quanto a funzioni e qualità.
Elgato Game Capture HD60 - il verdetto del Digital Foundry
La Elgato Game Capture HD60 è un esempio eccellente di una tecnologia un tempo disponibile solo agli utenti prosumer (in questo caso l'acquisizione a 1080p60) e ora accessibile a tutti. Basandoci sulle specifiche ci siamo avvicinati a questa review aspettandoci dei risultati mediocri in termine di qualità dell'immagine a 1080p60, ma siamo rimasti genuinamente impressionati dal modo in cui l'apparecchio si è comportato su alcuni titoli impegnativi. Acquisire e comprimere così tanti dati non è una passeggiata, ed Elgato ha fatto i compromessi giusti per bilanciare la qualità dei video con la facilità di utilizzo, e sospettiamo che il dispositivo diventerà la prima scelta degli YouTuber intenzionati a sfruttare il supporto ai 60fps, che speriamo possa arrivare presto.
Impressionante anche il prezzo. Tenendo presente che i kit professionali 1080p60 costano fino a £1000/€1000, il prezzo di £139.99/$179.99 della Elgato è ottimo per le funzioni offerte, specialmente se si considera il supporto per lo streaming e gli altri miglioramenti apportati al software. Quest'ultimo sembra ancora in via di sviluppo, come lasciano pensare alcuni bug che abbiamo riscontrato durante l'utilizzo. Fortunatamente quello più fastidioso, riguardante l'incorretta sincronizzazione dell'audio nei file importati nei programmi di editing, è stato risolto il giorno precedente alla pubblicazione di questa review.
In base a quanto sperimentato non ci sorprenderemmo se altri bug dovessero manifestarsi ma gli aggiornamenti sembrano arrivare solidi e veloci, e l'ultimo software testato rende la Game Capture HD60 un acquisto consigliato. È un prodotto di alta qualità e ricco di funzionalità che offre tutte le opzioni di acquisizione e streaming che si potrebbero desiderare. Con il tempo, soprattutto dopo l'introduzione del supporto ai 60fps da parte di YouTube, sospettiamo che la HD60 possa dimostrarsi indispensabile come il suo predecessore.