FIFA 15: analisi comparativa
Il Digital Foundry scende in campo per saggiare le prestazioni dell'Ignite Engine.
Se il FIFA dell'anno scorso ha gettato le fondamenta per la serie su PS4 e Xbox One, debuttando con il motore Ignite che ha portato i 1080p e il pubblico in 3D, FIFA 15 è decisamente un secondo passo next-gen. EA Canada ha utilizzato l'anno di sviluppo per migliorare in particolare illuminazione e fisica del gioco, rendendo più profondo il salto generazionale da PS3 e Xbox 360. Ma ora che la serie spinge maggiormente le console di Sony e Microsoft, c'è ancora parità tra le due versioni? E il tutto resta intatto su PC, su cui il motore Ignite viene utilizzato per la prima volta?
Al primo impatto i cambiamenti sembrano tutti in positivo. Una novità della serie è l'approccio basato sulla fisica all'illuminazione, che permette agli shader di pelle e tessuti di reagire in maniera più naturale alle luci degli stadi. Il terreno del Nou Camp è ora dotato di uno strato di shader per l'erba visibile durante i movimenti dell'inquadratura nei replay. Il risultato è una superficie più ricca e reattiva a cui l'illuminazione conferisce delle proprietà spettacolari e accattivanti a ogni ciuffo d'erba.
Anche le il sistema di animazione ha ricevuto un necessario miglioramento. Delle nuove espressioni facciali aprono la strada a vistosi sorrisi, sguardi arrabbiati e perfino nervose contrazioni della bocca da parte dei guardialinee. Anche i movimenti sono coperti dal nuovo sistema: l'eccessiva fluttuazione delle maglie è stata ridotta, ed è possibile notare come i giocatori respirino affannosamente durante degli scatti brucianti. Siamo ancora nel territorio della Uncanny Valley, ma l'aspetto solitamente piatto dei calciatori è stato almeno minimizzato.
Le proprietà fisiche degli oggetti sono state considerate anche sul campo per PS4, Xbox One e PC. I pali tremano dopo una pallonata, le bandierine si afflosciano e le capigliature dei giocatori ondeggiano a ogni passo. Uno degli aspetti più evidenti è la degradazione del campo, introdotta quest'anno. Si tratta di un sistema puramente estetico, che a ogni passo e tackle segna gradualmente il terreno di gioco sottolineando l'avanzare della partita fino al 90° minuto.
La maggior parte di queste caratteristiche è comune a tutte le piattaforme. Le versioni PS4 e Xbox One risultano simili in tutti i test, ma osservando da vicino abbiamo notato una grossa differenza. Su Xbox One manca completamente il motion blur per oggetto e a pieno schermo, presente invece su PC e PS4. Questo elemento aggiunge al movimento una fluidità che replica l'aspetto di una vera telecronaca: facile non accorgersene durante il gameplay, ma la differenza è evidente durante replay e intermezzi.
È curioso che l'effetto fosse presente nella demo di FIFA 15 per Xbox One, senza compromessi in termini di prestazioni. Ancora più strano che la demo della partita tra Liverpool e Manchester City che parte al primo caricamento del disco per Xbox One in vendita mantenga l'effetto, che sparisce dopo la partita (forse un bug?). Questa è l'unica differenza tecnica tra le tre versioni.
In aggiunta, a tutte le versioni è stato aggiunto un esigente effetto di profondità di campo bokeh, in sostituzione di una più semplice sfumatura gaussiana sugli oggetti che compaiono in primo piano. Anche se su entrambe le console il gioco gira a 1080p, l'effetto introduce dell'aliasing. Dai nostri calcoli sembra che il filtro utilizzi un buffer a 960x640 che fa apparire gli oggetti di passaggio più grezzi da certe angolazioni, solitamente con inquadrature ravvicinate di un giocatore di fronte agli spalti. L'effetto ha bisogno di qualche rifinitura, ma nel complesso migliora l'aspetto delle sequenze di intermezzo di FIFA 15.
Il debutto del motore Ignite su PC è un successo: questa versione eguaglia punto per punto quelle Xbox One e PS4. Chi dispone di computer di fascia alta e si aspetta effetti supplementari resterà però deluso. Le opzioni includono due modalità per la qualità grafica, in cui il valore 'high' eguaglia le edizioni console aggiungendo opzioni per l'MSAA 4X e per limitazioni a 30 e 60fps. Gli hardware di Sony e Microsoft dispongono invece di MSAA 2X. La versione PC non fa comunque molto per distaccarsi nettamente quanto a grafica, e ripropone anche le texture sfocate dei campi innevati.
Le prestazioni della versione PC eguagliano nel bene e nel male quelle su PS4 e Xbox One. Tutte e tre girano a 60fps con sincronia verticale utilizzando la popolare inquadratura di base. FIFA 15 perpetua però la traduzione di limitare il frame-rate a 30fps per introduzioni alle partite, replay e qualsiasi altra sezione utilizzi la modalità di inquadratura Pro.
Ciò purtroppo vale anche per il PC. È un peccato che la nostra macchina, equipaggiata con un i7-3770K, 16GB di RAM e una GTX 780 Ti sia limitata a 30fps durante queste sezioni nonostante nel menu sia selezionato il limite a 60fps.
La cosa è sconcertante quando si prova il frame-rate teoricamente possibile su PC. Girando senza limiti la nostra macchina di prova produce circa 140fps, scendendo raramente sotto i 100fps. In altre parole, l'hardware è più che capace, ma non ci sono opzioni per permettergli di far girare il gioco come sarebbe nelle sue possibilità.
PS4 e Xbox One gestiscono il gioco perfettamente; nella visuale di default la linea si mantiene sui 60fps, mentre negli intermezzi bloccati a 30fps, Xbox One soffre di occasionali cali a 25fps. È un problema insolito e che non influenza il gameplay, mentre PS4 non manca mai un fotogramma sia nelle sequenze bloccate che in quelle a 60fps.
FIFA 15: il verdetto del Digital Foundry
FIFA rappresenta un soddisfacente passo in avanti a livello tecnico su PS4 e Xbox One. Dai nuovi effetti di profondità di campo bokeh alle nuove animazioni e ai miglioramenti del sistema di illuminazione, le due versioni offrono praticamente la stessa esperienza. Una serie di altri extra più sottili rendono questo capitolo uno dei più avanzati, ed entrambe le versioni reggono perfettamente i 60fps durante il gameplay.
Ci sono comunque dei segnali che indicano l'avvicinamento a un territorio non alla portata delle prestazioni di entrambe le console. L'omissione del motion blur dalla versione Xbox One, ad esempio, e alcuni occasionali cali di frame-rate negli intermezzi suggeriscono che queste migliorie del motore comincino a farsi sentire. È raro vedere delle differenze tra le versioni moderne della serie, ma con FIFA 15 si possono fare per la prima volta delle distinzioni.
Ovviamente non si tratta di aspetti problematici. Bisogna dire che la versione Xbox One vanta 14 Leggende esclusive per la modalità FIFA Ultimate Team, che vanno ad aggiungersi a 41 giocatori esclusivi dell'anno scorso. Dal punto di vista dei contenuti è un vantaggio, comunque triviale nel caso non si sia interessati a questa modalità. Anche la versione PC rappresenta un solido debutto del motore Ignite, un'offerta priva di fronzoli se si esclude l'MSAA 4X, ma identico alla versione PS4 nel bene e nel male, con le stesse visuali e gli stessi blocchi del frame-rate.