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PS4 e Xbox One: come si sono evolute a livello multimediale? - articolo

Il Digital Foundry riesamina le funzioni e le prestazioni multimediali delle due console.

Dieci mesi fa abbiamo testato a fondo le funzionalità di riproduzione multimediale di Xbox One e PlayStation 4 prendendo come riferimento gli standard di PS3. Il nostro verdetto? PlayStation 4 ha superato l'esame, anche se con alcuni seri problemi in applicazioni specifiche, mentre Xbox One si è rivelata quasi un assoluto fallimento a causa di mancanze fondamentali nell'intera offerta. In verità, nessuna delle nuove console è riuscita a soppiantare PlayStation 3 come centro multimediale di scelta. Dieci mesi dopo, è cambiato qualcosa?

Una veloce precisazione prima di proseguire: gran parte di questo articolo si concentrerà sull'esperienza offerta da Xbox One, vista la notevole serie di upgrade rilevanti prodotti da Microsoft nei mesi scorsi. La console è stata progettata come un apparecchio da gioco e multimediale, il che ha reso le sue scarse prestazioni nei test iniziali ancor più deludenti. Le cose, però, sono cambiate. Gli aggiornamenti hanno dato i loro frutti: Xbox One ha ancora dei problemi minori, ma al momento non c'è confronto: l'offerta multimediale di Microsoft funziona e l'integrazione dell'OS è impressionante, anche se un po' incoerente. Forse la vera domanda è sulla rilevanza del sistema in un'era in cui le app per la riproduzione di contenuti multimediali proliferano su una moltitudine di dispositivi.

Cominciamo dai punti più dolenti rilevati a febbraio: Netflix era virtualmente inguardabile a causa di orribili salti, iPlayer della BBC era assente e chi arrivava da Xbox 360 rischiava di rimanere costernato nello scoprire che la nuova console mancava, a differenza della precedente, di Sky Go. Inoltre, la riproduzione di Blu-ray a 24fps non funzionava correttamente e la funzione 3D era assente. L'integrazione con le TV nei territori europei era compromessa dall'output a 60Hz della console che produceva orribili scatti a causa della mancanza di supporto per i nostri contenuti nativi a 50Hz. Non dimentichiamo che OneGuide non funzionava affatto al di fuori degli USA.

Le cose sono cambiate: Netflix ora funziona alla perfezione, BBC iPlayer è disponibile (con un eccellente supporto vocale), e anche se Sky Go non è ancora disponibile, perlomeno lo è Now TV. Le cose sono migliorate radicalmente anche per altre funzioni: il lettore Blu-ray supporta 24fps, 25fps, 30fps e contenuti 3D, passando tra le modalità di visualizzazione senza alcuna interruzione nella riproduzione. Xbox One tratta efficacemente anche i contenuti a 50Hz, con un cambio automatico tra le frequenze di aggiornamento dello schermo. Ciò che purtroppo delude ancora è la riproduzione di DVD: l'upscaling è ancora sfocato come prima, e questo potrebbe scoraggiare chi possiede un'ampia collezione di DVD. Per I lati positivi, OneGuide ora funziona efficamente, almeno in UK, e Microsoft ha anche lanciato un eccellente sintonizzatore digitale da poco più di €30 per gli europei senza set-top box.

Basta infilarlo in Xbox One e collegare la propria antenna, e dopo un breve periodo di configurazione in cui la console scansione i canali disponibili, si è pronti. Sono supportati canali a definizione standard e HD, così come il sonoro surround. Anche l'integrazione di Smart Glass è abbastanza decente, con la possibilità di passare lo streaming della TV a tablet o telefono: la qualità è scarsa, ma abbastanza funzionale.

Tutte le normali funzioni TV funzionano con il dongle, compreso il picture-in-picture. È interessante notare che, sebbene il gioco sia l'aspetto principale, Xbox One mantiene un output a 60Hz che causa alcuni scatti sul feed più piccolo del PIP, un male necessario e non eccessivamente invadente. Non appena si massimizza l'immagine televisiva, la console torna immediatamente ai 50Hz. A questo punto dovremmo far notare che la qualità dell'immagine è eccellente, con un upscaling molto efficace della sorgente di definizione standard. La qualità è sembrata in effetti migliore dei risultati prodotti dallo scaler interno della nostra HDTV.

Ci sono comunque dei piccoli inconvenienti. iPlayer è basato su contenuti a 25fps, ma l'app si mantiene ostinatamente su un output a 60Hz. Funziona come su altri dispositivi (PS4 inclusa), ma siamo su Xbox One e c'era l'opportunità di fare meglio visto ciò che la tecnologia sta già permettendo. Il fatto che il supporto vocale funzioni così bene dimostra una buona dose di cura nella realizzazione dell'app: il supporto per 25fps/50Hz sarebbe stato la ciliegina sulla torta, e un auto-refresh sarebbe stato il benvenuto anche su tutti gli altri servizi di streaming multimediale.

Plex è un'app semplicemente brillante per i media server casalinghi, e la versione Xbox One non delude se non per una cosa: per usarlo serve un abbonamento a Plex Pass, che non è propriamente economico.

Ma i miglioramenti non finiscono qui. Nel nostro precedente articolo avevamo lamentato la mancanza di riproduzione di contenuti locali, il che implicava la volontà, da parte di Microsoft e Sony, di farci abbonare presso fornitori di contenuti piuttosto che permetterci di utilizzare i nostri file. È un netto peggioramento rispetto alle funzionalità offerte dalle macchine last-gen. La nuova app media player di Xbox One tenta di correggere il tiro offrendo una sorprendente quantità di funzioni di riproduzione, inclusa la capacità di leggere file MKV.

Nei nostri test abbiamo rilevato prestazioni deludenti: file h.264 a 1080p e alto bitrate scattano orribilmente e il supporto audio è limitato ad AAC e Dolby Digital. I nostri MP4 e MKV 1080p60, gli stessi file che carichiamo su YouTube, perdono fotogrammi durante la riproduzione. L'app va probabilmente bene solo per MKV pirata a basso bitrate, il che è bizzarro considerando che Xbox One è dotato di un decoder hardware h.264. La sconcertante realtà è che il Raspberry Pi da poco più di €30 offre un decoding locale migliore della possente Xbox One.

La console di Microsoft ha però un asso nella manica: Plex. Per chi possiede un media server, Plex è l'app di scelta per organizzare la propria collezione con artwork, sinossi e anche titoli, la musica scaricata e trasmessa in streaming dal server al client. È supportata anche la transcodifica, per cui anche se il lettore multimediale locale di Xbox One non legge i rip da Blu-ray, il server Plex può farlo eseguendo il transcoding in un formato accettabile. Plex è superba (ci sono controlli vocali e tramite gesti) ma richiede un abbonamento di $4.99 al mese, $39.99 all'anno, o $149.99 per accesso illimitato. Quando leggerete l'articolo, questo requisito dovrebbe essere stato eliminato.

PlayStation 4
Xbox One
A causa della proliferazione di opzioni di riproduzione multimediale, il supporto per disco è ora un vantaggio per entrambe le console current-gen. La riproduzione di Blu-ray a 1080p è identica tra le due macchine, che producono un'immagine pura senza sgradite manipolazioni.
PlayStation 4
Xbox One
A causa della proliferazione di opzioni di riproduzione multimediale, il supporto per disco è ora un vantaggio per entrambe le console current-gen. La riproduzione di Blu-ray a 1080p è identica tra le due macchine, che producono un'immagine pura senza sgradite manipolazioni.
PlayStation 4
Xbox One
A causa della proliferazione di opzioni di riproduzione multimediale, il supporto per disco è ora un vantaggio per entrambe le console current-gen. La riproduzione di Blu-ray a 1080p è identica tra le due macchine, che producono un'immagine pura senza sgradite manipolazioni.
PlayStation 4
Xbox One
A causa della proliferazione di opzioni di riproduzione multimediale, il supporto per disco è ora un vantaggio per entrambe le console current-gen. La riproduzione di Blu-ray a 1080p è identica tra le due macchine, che producono un'immagine pura senza sgradite manipolazioni.
PlayStation 4
Xbox One
Blu-ray in formato 25p encodati a 1080i50 vengono de-interlacciati in maniera errata su PS4. Ciò causa una minima perdita di dettaglio (qui visibile nell'erba sulla sinistra), con le informazioni spostate verticalmente di un pixel e blending molto sottile tra un fotogramma e il successivo. Xbox One gestisce correttamente questo materiale senza sgraditi difetti.

Si può dire che l'offerta in ambito multimediale di Xbox One abbia goduto di miglioramenti notevoli da quando l'abbiamo esaminata per la prima volta a febbraio. La console resta comunque molto lontana dal prodotto rivoluzionario che avrebbe dovuto essere, con una serie di piccoli inconvenienti che minano l'esperienza. Ad esempio, l'incoerenza del supporto vocale tra le varie app è deludente: le funzioni di base dovrebbero funzionare ovunque, e quando ciò non succede se ne sente la mancanza. La rimozione di Kinect dalla confezione risulterà inevitabilmente in un supporto sempre minore in futuro.

Tutto ciò implica che Smart Glass, o più probabilmente il controller standard di Xbox One, diventerà l'interfaccia più comune. Entrambi fanno il loro lavoro, ma non sono comodi nel ruolo di telecomando. Per Xbox One c'è un extra opzionale da circa €25 (ma anche molte alternative prodotte da terze parti), ma resta alquanto sorprendente che non esista un equivalente per PlayStation 4. Il meglio che si può fare è usare il DualShock 4 o sperare che la propria TV supporti l'HDMI-CEC, facendo funzionare il telecomando della TV (anche se non siamo riusciti a usare Viera Link su un Panasonic VT20, che funziona senza problemi su un Rasperry Pi). A essere onesti, la mancanza di supporto del telecomando Bluetooth per PS3 è sconcertante: esiste ed è un buon prodotto, perché non supportarlo su PS4?

Rivisitando il lato PS4 dell'equazione, le cose sembrano mancare di impulso, ma è quasi certamente un fattore previsto: Sony non ha mai dato priorità ai contenuti multimediali come ha fatto Microsoft. Detto ciò, gli aggiornamenti di sistema per Xbox One sono frequenti e corposi (forse troppo di frequente se si fa parte del programma preview), ma gli upgrade alle funzioni del media player di PS4 sono poche e diluite nel tempo. Abbiamo visto miglioramenti del lettore DVD nel firmware 1.61 che hanno risolto alcuni dei problemi di de-interlacciamento, mentre l'1.75 ha introdotto il supporto per Blu-ray in 3D stereoscopico. In breve, Sony adotta un approccio molto diverso da Microsoft e si occupa delle funzioni essenziali con competenza, affidabilità e qualità, ma è ovvio che non stia tentando di ridefinire l'esperienza multimediale. Abbiamo notato che il problema maggiore con la riproduzione di PS4 (prestazioni orribili di LoveFilm, ora Amazon Instant Video) non si è presentato durante i nostri test più recenti. Inoltre, il suono surround è ora decisamente supportato dalle due app su entrambe le console. Curiosamente, sembra che PS4 (e così PS3) ora disponga di Sky Go e NowTV, il che potrebbe risultare molto interessante per gli utenti.

PlayStation 4
Xbox One
Quando si tratta di riproduzione di DVD, non c'è confronto. PlayStation 4 esegue molto bene l'upscaling dalla definizione standard, mentre l'immagine resta molto sfocata su Xbox One, proprio come nei test precedenti effettuati a febbraio.
PlayStation 4
Xbox One
Quando si tratta di riproduzione di DVD, non c'è confronto. PlayStation 4 esegue molto bene l'upscaling dalla definizione standard, mentre l'immagine resta molto sfocata su Xbox One, proprio come nei test precedenti effettuati a febbraio.
PlayStation 4
Xbox One
Quando si tratta di riproduzione di DVD, non c'è confronto. PlayStation 4 esegue molto bene l'upscaling dalla definizione standard, mentre l'immagine resta molto sfocata su Xbox One, proprio come nei test precedenti effettuati a febbraio.
PlayStation 4
Xbox One
Quando si tratta di riproduzione di DVD, non c'è confronto. PlayStation 4 esegue molto bene l'upscaling dalla definizione standard, mentre l'immagine resta molto sfocata su Xbox One, proprio come nei test precedenti effettuati a febbraio.

Grossi miglioramenti nell'esperienza multimediale: ma quanto sono rilevanti?

Xbox One è ancora imperfetta, ma risulta enormemente migliorata e dotata di funzioni veramente interessanti. La console di Microsoft è ora una proposta multimediale praticabile a causa delle migliorie apportate nel corso degli ultimi dieci mesi. Il problema maggiore sta nella qualità dell'upscaling da DVD, che resta molto scarsa. Visto che il vantaggio maggiore delle console sui dispositivi di streaming sta nel supporto per i dischi, questa funzione rimane una svista sorprendente. PlayStation 4 non è cambiata molto, ma ci sono stati dei miglioramenti di funzionalità. La console fa ciò che deve senza troppo clamore e con competenza: PS4 non ha la pretesa di essere una potenza multimediale. Lo slogan che l'accompagna, d'altronde, è "#4ThePlayers".

Forse è proprio qui il nodo della questione. Microsoft ha progettato Xbox One in un'era in cui le console erano usate come dispositivi di riproduzione almeno quanto lo erano per giocare. Porre così tanta enfasi su questo aspetto si è rivelato un errore costoso sia in termini di marketing che di design dell'hardware, ma la logica al tempo era ragionevole. La realtà, però, è che le funzioni di riproduzione sono ora onnipresenti su tutti i dispositivi: lo streaming da smartphone o tablet a una HDTV è facilissimo, e l'HDTV potrebbe già integrare di suo delle funzionalità simili. Dispositivi come il Roku e il suo simile NowTV offre un supporto per app di streaming superiore a quello di Xbox One, e i prezzi partono da poco più di €10. In breve, Xbox One è un dispositivo multimediale costoso in un mercato saturo di hardware economico perfettamente funzionale.

La proliferazione di supporto per la riproduzione multimediale sta velocemente rendendo superflua l'offerta delle console in questo campo a meno che, ovviamente, non vogliate anche un lettore Blu-ray/DVD, e in questo caso Xbox One e PS4 offrono prestazioni generalmente molto simili. Gli enormi miglioramenti della console di Microsoft come centro multimediale sono ovviamente benvenuti, e abbiamo apprezzato l'utilizzo di comandi vocali e gesti, ma entrambe le console in questo campo sembrano in qualche modo superflue visto che dispositivi di streaming economici offrono accesso a più serie TV, film e a una varietà maggiore di fornitori di contenuti in generale.