God of War 3 Remastered - analisi comparativa
L'edizione definitiva?
Il fiume in piena di rimasterizzazioni in HD non accenna a placarsi. Ci si inizia a stancare, ma il fascino di versioni più belle e fluide di alcuni classici resta vivo. God of War 3 Remastered si distingue per una presentazione a 1080p accompagnata a 60fps fissi. Da un punto di vista grafico non c'è nulla che possa eguagliare l'esperienza derivante dal sincronizzare risoluzione e frame-rate con il proprio monitor, ma God of War 3 dimostra anche come il gameplay possa essere migliorato dal processo di rimasterizzazione.
Paragonato spesso a Uncharted 2 per valenza tecnologica, God of War 3 resta un traguardo tecnico per PlayStation 3 che offre livelli di dettaglio e rifinitura grafica notevoli. La sequenza iniziale con il titano impressiona ancora oggi per la sensazione di proporzioni trasmessa e l'impronta cinematografica della direzione. L'esame dei 20-30 minuti iniziali della scorsa settimana (che trovate nel video in fondo all'articolo) ha rivelato 60fps quasi costanti attraverso l'intera sequenza, con solo una singola perdita di due fotogrammi all'inizio di uno scontro. L'impatto sul gameplay è nullo, e come risultato ci troviamo di fronte a una delle rimasterizzazioni più stabili dai tempi dei superbi Metro Redux di 4A Games.
Questo livello di prestazioni resta inalterato per tutto il gioco, con rarissime fluttuazioni del frame-rate. Quando qualche fotogramma viene saltato, le interruzioni al gameplay restano praticamente nulle, al punto da non venire rilevate mentre ci si concentra sul combattimento contro le orde di creature mitologiche inviate da Zeus e dalle sue coorti. Il gameplay ne risulta trasformato rispetto alla versione PS3, e risulta molto più raffinato e reattivo. È questo il risultato che una rimasterizzazione dovrebbe offire: questo titolo dà la sensazione di realizzare finalmente il pieno potenziale del design originale di Sony Santa Monica.
God of War 3 Gameplay | PlayStation 4 | PlayStation 3 |
---|---|---|
Frame-Rate minimo | 56.0fps | 28.0fps |
Fotogrammi perduti (da un totale di 21.421) | 6 (0.06%) | 5,947 (27.76%) |
Per mettere le cose in prospettiva, diamo un'occhiata alle prestazioni in varie aree del gioco, prendendo in esame anche combattimenti e intermezzi in tempo reale. Su PS3 il frame-rate oscilla prevalentemente tra 35-45fps durante gli scontri e i QTE, e i dati si avvicinano all'estremità inferiore di questi valori quando il motore è sotto sforzo. Il gameplay soffre di scatti regolari, e la visualizzazione di fotogrammi a intervalli alternati di 16-33ms ha un brutto effetto sui tempi di risposta alla pressione dei tasti.
I dati in alto parlano chiaro. Dei 21.421 fotogrammi presi in esame, nella versione PlayStation 4 ne vanno perduti appena 6, vale a dire lo 0,06%, contro i 5.947 (27,8%) su PS3. Il risultato è che la rimasterizzazione gode di una sensazione di fluidità e reattività costante. La reazione alla pressione dei tasti è la stessa ogni volta, e permette una precisione semplicemente impossibile su PS3. Il gameplay scorre più fluidamente, con una risposta migliore durante le combo e i QTE.
Anche se il combattimento può essere portato avanti con il classico button mashing, le sequenze platform richiedono un po' più di accortezza, ed è qui che i controlli più reattivi fanno la differenza. Nel livello Chain of Balance, Kratos deve saltare tra piattaforme che crollano evitando delle rocce che cadono dall'alto. Su PS4 non abbiamo sbagliato un singolo salto, premendo il tasto X per la seconda volta all'ultimo istante possibile in modo da massimizzare la portata del doppio salto, mentre le fluttuazioni della risposta del controller su PS3 ci hanno portato a cadere più volte.
Oltre al sostanziale miglioramento delle prestazioni, la rimasterizzazione offre risoluzione 1080p contro i 720p dell'originale, e un anti-aliasing differente. La soluzione MLAA usata su PS3 è stata abbandonata in favore dell'MSAA 2x. La qualità dell'immagine resta molto simile, ma la campionatura multipla produce meno artefatti sui dettagli più minuti e sulle superfici lucide, aree in cui l'MLAA è inefficace. Il basso contrasto e l'uso di dettagli poligonali più corposi aiutano poi a mantenere un aspetto pulito.
Per quanto riguarda la grafica, ci sono però pochi miglioramenti apportati agli elementi di base. Gli sviluppatori hanno fatto affidamento sulla migliore resa a 1080p degli artwork realizzati da Sony Santa Monica, piuttosto che ritoccarli. Solitamente il passaggio a risoluzione full HD compromette la qualità delle texture, che in origine non sono state disegnate per operare con un pixel count maggiore, ma non è il caso di God of War 3. La risoluzione superiore valorizza visibilmente i dettagli delle texture e gli elementi geometrici del gioco. L'aspetto elaborato dei personaggi e i dettagli dello scenario in lontananza vengono resi secondo uno standard migliore, che tende a risaltare più nitidamente di prima. In breve, i dettagli extra ci sono sempre stati, ma ora sono più visibili grazie alla risoluzione full HD.
Il passaggio ai 1080p rende visibili dettagli che su PS3 potevano essere scorti solo da vicino. Sembra che la risoluzione exxtra permetta al motore di scegliere la qualità più alta di mip-map per le texture su porzioni molto ampie della scena. Da vicino le differenze sono meno marcate a causa della massima qualità di LOD scelta su entrambi i formati, che tra l'altro rende le texture del suolo molto nitide nonostante l'assenza di filtering anisotropico. Il filtro utilizzato è trilineare su entrambe le piattaforme, ma le mip-map migliori su PS4 riducono in una certa misura la sfocatura delle texture distanti. Nell'insieme, la risoluzione aggiuntiva su PS4 rende il tutto più nitido, e la differenza è sicuramente abbastanza marcata da invogliare i possessori dell'originale a considerare la nuova versione.
Wholesale Algorithms ha apportato delle modifiche nella gestione di alcuni effetti, che risultano più adatti alla risoluzione 1080p pur senza differenze eccezionali. Ancora una volta l'idea è di sfruttare al meglio gli artwork originali ritoccando alcuni punti ove necessario. Le ombre godono di risoluzione maggiore in modo da non risultare troppo blocchettose (anche se lo sono comunque nelle inquadrature ravvicinate), e si notano anche degli incrementi nella radianza per migliorare l'illuminazione di scenari ed effetti. Altri elementi sembrano immutati: effetti post-process come profondità di campo e motion blur sono paragonabili a quelli della versione originale, così come gli elementi basati su alpha. Fumo e fuoco continuano a sembrare piatti, ma scie delle armi, bagliori durante il contatto, ed effetti particellari fanno un buon lavoro nel vivacizzare il combattimento.
Anche gli intermezzi sono rimasti gli stessi, a parte l'upscaling a 1080p che risulta di buona qualità. La presentazione di qualità inferiore risalta comunque in una certa misura: le sequenze animate girano a 30fps e l'upscaling comunque si vede. Viste le risorse aggiuntive di PS4, è un peccato che Wholesale Algorithms e Sony Santa Monicanon abbiano renderizzato queste scene in tempo reale per la rimasterizzazione: è un piccolo neo in una presentazione generalmente eccellente. Anche delle nuove renderizzazioni a 1080p60 dei video originali avrebbe fatto una grossa differenza: dopotutto, è l'approccio che Naughty Dog ha usato per The Last of Us Remastered.
La nostra altra piccola insoddisfazione riguarda la nuova opzione Photo Mode. La modalità funziona bene in The Last of Us, con un pieno controllo dell'inquadratura che permette di catturare fino al più piccolo dettaglio mentre si punta un fucile alla testa di un infetto. Il Photo Mode di God of War 3 Remastered sembra però essere una sorta di aggiunta dell'ultimo minuto. Anche se è possibile editare le immagini dopo la loro acquisizione, la mancanza di controlli in-game per l'inquadratura rende difficile ottenere la visuale desiderata. Non c'è un'opzione per mettere in pausa il gameplay e regolare l'angolazione a fini estetici, e ciò limita il potenziale di personalizzazione. Le possibilità di composizione non vanno molto oltre quelle di una semplice acquisizione dell'immagine con la funzione Share.
God of War 3 Remastered: il verdetto del Digital Foundry
God of War 3 Remastered sembra essere niente di più di una conversione molto lineare da PS3, che vede le sue migliorie più grandi nel passaggio alla risoluzione full HD e in un frame-rate più stabile. In questo caso, però, la mancanza di qualsiasi sostanziale 'rimasterizzazione' non è un grosso problema: il titolo di Sony Santa Monica regge ancora bene al giorno d'oggi grazie a una combinazione di design artistico solido e sequenze d'azione dirette in maniera impressionante, in grado di regalare molti momenti eccitanti ancora oggi.
L'utilizzo della versione di qualità più alta degli elementi disponibili compensa la mancanza di artwork migliori, ma è chiaro che il passaggio a 60fps stabili sia la componente determinante che eleva l'esperienza di gameplay. Non solo God of War 3 è ora più piacevole graficamente, ma è anche meno frustrante nelle sequenze platform, e il combattimento è generalmente più piacevole. Gli unici rimpianti vengono dalla sensazione che gli sviluppatori non abbiano realizzato al massimo il potenziale del gioco: i video di intermezzo avrebbero potuto essere migliori, e gli extra come il Photo Mode non soddisfano.
Si tratta comunque di difetti minori di una versione solida. Più complesso, invece, il discorso sul rapporto tra prezzo e offerta: avremmo preferito che Sony avesse lanciato God of War 3 e Ascension in un unico pacchetto. Ciò avrebbe sicuramente contrastato le giuste polemiche sul prezzo richiesto per un gioco essenzialmente vecchio, prodotto con appena una frazione del budget originale. €39,99 è un prezzo molto alto per un titolo che potreste avere già giocato, ma sia che decidiate di acquistarlo adesso o di attendere gli inevitabile sconti, vi consigliamo decisamente di dargli una possibilità.