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Cosa fa il processore esterno di PlayStation VR? - articolo

Schermo social, gestione dell'audio 3D e una modalità "Separate" per il multiplayer asimmetrico.

Sony ha cominciato a rivelare di più del funzionamento di PlayStation VR dopo l'annuncio di prezzo, data di lancio e software previsto avvenuto alla GDC 2016, iniziando da informazioni fondamentali sui compiti eseguiti dal misterioso processore esterno.

A una presentazione di Sony, il senior staff engineer Chris Norden ha affrontato l'argomento partendo da ciò che l'unità non fa, in seguito alle ipotesi seguite al nostro articolo dello scorso dicembre sull'apparecchio:

  • Non fornisce più potenza di calcolo/grafica.
  • Non è un'espansione/upgrade di PS4.
  • Gli sviluppatori non possono accedervi direttamente in alcun modo. Non può esservi scritto del codice.

"PS4 è perfettamente capace di gestire 120Hz da sé" , ha detto Norden, enfatizzando il fatto che tutto il rendering e i calcoli sono eseguiti dalla console principale. Il fatto che la PU (Processing Unit, come l'ha chiamata Norden) sia raffreddata attivamente suggerisce che essa possieda una certa capacità di calcolo. L'unità è capace di eseguire una serie di funzioni, tra cui alcune di cui non eravamo al corrente in precedenza. Alcune di queste funzioni sono cruciali per l'esperienza, mentre altre offrono nuove ed eccitanti possibilità di gameplay.

Ecco una lista di ciò che l'apparecchio fa:

  • Gestisce l'audio 3D ("molto importante e valido per la VR").
  • Mostra lo schermo social, adattando l'output allo schermo televisivo. Durante il procedimento la qualità viene ridotta, qiundi l'immagine viene scalata e croppata in modo che non si vedano i bordi.
  • Modalità "Separate" - uno stream audio/video completamente separato che può essere trasmesso alla TV, in opposizione allo schermo social in mirroring. Lo stream, inviato in forma compressa alla PU, viene poi decompresso dal dispositivo. Ci è stato detto che questa è "un'innovazione arrivata molto tardi" nello sviluppo del sistema.
  • Mostra il software dell'interfaccia di sistema di PS4, gestendo la visualizzazione di contenuti 2D tradizionali.

In breve, la PU di seconda generazione che troveremo nella confezione di PlayStation VR è dotata di tutte le funzioni del modello iniziale (come la gestione dello schermo social), ma ne aggiunge altre fondamentali come l'audio tridimensionale. Permette inoltre agli sviluppatori di inviare all'HDTV un output video specifico, interamente separato da quello visto da chi indossa il visore, aprendo la strada a nuove opzioni di gameplay. Questo sembra avvenire tramite l'encoder h.264 che l'hardware di PS4 utilizza per lo streaming e il Remote Play, in formato 720p30. Ovviamente, creare un framebuffer completamente separato dall'immagine in VR pone un notevole carico di lavoro aggiuntivo su PlayStation 4, quindi aspettatevi un suo uso limitato. Uno dei titoli di Sony, Playroom VR (scaricabile gratuitamente), offre un multiplayer asimmetrico per il giocatore che indossa il visore e utenti esterni. Il sistema, che usa proprio questa funzione, è stato mostrato alla GDC.

"È un po' come Nintendo Land da quel punto di vista", ha detto Oli Welsh di Eurogamer,net dopo aver giocato la demo sul posto. "Esilarante e molto bello".