The Legend of Zelda: Twilight Princess HD - analisi comparativa
La versione Wii U a confronto con gli originali. E i risultati sono sorprendenti.
Lo studio di sviluppo Tantalus ha toccato tutte le corde giuste con la sua rimasterizzazione Zelda: Twilight Princess HD per Wii U: una produzione a 1080p con texture migliorate, ombre di qualità superiore e illuminazione ritoccata. L'upgrade grafico è soddisfacente, e segna il 30° anniversario di Zelda con stile. Abbiamo già effettuato un confronto con la versione Wii, ma aggiungendo anche quella GameCube possiamo constatare l'evoluzione avvenuta nel corso di tre generazioni di console Nintendo.
Le differenze grafiche tra le versioni GameCube e Wii sono notoriamente poche, ed entrambe appaiono molto simili a fianco di questa rimasterizzazione per Wii U. Pur essendo la tappa tecnologica intermedia tra le tre, quella per Wii offre extra abbastanza marginali: texture, effetti e geometrie sono gli stessi della versione GameCube, presentati in 480p. L'aggiunta di una nuova modalità widescreen (e di un layout del mondo di gioco totalmente invertito) aiutano a distinguerla in una certa misura, ma per il resto non vi sono molte differenze tra le due. Con l'aggiunta del motion control, il titolo di lancio per Wii ha messo in ombra la versione precedente, e purtroppo sono poche le persone che hanno apprezzato il gioco nella sua incarnazione originale per GameCube.
Tutto ciò cambia con il lancio su Wii U. Twilight Princess HD gira di base con il layout non invertito offerto dalla più difficile modalità Hero. L'immagine è a 1080p e beneficia finalmente di una profondità cromatica a 24-bit che non può essere sottolineata abbastanza. Tutte le immagini in basso sono state acquisite tramite la porta HDMI di Wii U, e non presentano le righe visibili nelle versioni GameCube e Wii con colore 16-bit. Questo dithering, comune nei giochi di quell'era che impiegano molti effetti alpha, è per fortuna un ricordo del passato sulla nuova console.
Graficamente il gioco è molto più ricco e nitido. Nulla è rimasto inalterato nella revisione delle texture, e perfino i capelli dei personaggi sono stati rimappati; anche la risoluzione delle ombre è superiore. L'effetto di bloom è stato intensificato in alcuni intermezzi, proprio come nel progetto Zelda: Wind Waker HD su Wii U. Purtroppo la geometria è la stessa di dieci anni fa, e questo si traduce in un design dei personaggi e del terreno rudimentale, che a volte sembra un po' primitivo per un titolo del 2016.
Nel complesso è comunque sorprendente che il gioco regga così bene, e sono stati fatti degli sforzi per abbellire lo scenario. Ad esempio, alcune aree come il villaggio di Ordon sono state ritoccate, con dei nuovi alberi a decorare le sue colline. In altri casi il design originale è rimasto immutato, e non sono visibili rifiniture in aree come Kakariko Village.
Il gioco ha quindi fatto dei passi in avanti su Wii U, ma anche uno indietro. Il passaggio a 1920x1080 non è avvenuto senza inconvenienti, e Twilight Princess HD soffre di rallentamenti non presenti su GameCube e Wii. Il gioco opera a 30fps quasi perfetti su tutte e tre le console Nintendo, anche nella pesante area di Hyrule. Le prestazioni sono particolarmente solide su GameCube, che offre distanze di visualizzazione ampie e 30fps stabili nonostante i suoi 15 anni.
Lo stesso non può essere detto della rimasterizzazione. Su Wii U il problema è semplice da individuare: l'effetto di trasparenza alpha utilizzato per la nebbia attorno a Faron Woods (in particolare quando Link entra nel Twilight) causa dei rallentamenti. Sugli hardware più vecchi ciò non accade affatto, e anche se quasi tutti gli altri dungeon girano solidamente a 30fps su Wii U, in questo caso abbiamo rilevato dei cali fino a 25fps.
Questo ci porta a porci una domanda: perché Wii U fatica in questo caso, mentre hardware più vecchi sostengono i 30fps? È chiaro che renderizzare a 1920x1080 mette sotto sforzo la banda di memoria di Wii U. La risoluzione 640x480 permette a macchine dalle specifiche inferiori, come GameCube e Wii, di gestire anche gli alpha mantenendo i 30fps. Su Wii U si crea l'occasionale collo di bottiglia, e a 1080p l'hardware non riesce a renderizzare sempre con intervalli di 33.3ms.
Per fortuna si tratta di un caso eccezionale nella rimasterizzazione. Il frame-rate è raramente un problema, e anche gli occasionali rallentamenti sono un compromesso accettabile per un incremento così elevato nella qualità dell'immagine. È un effetto collaterale interessante del lavoro di Tantalus, ma che non diminuisce la godibilità di Twilight Princess HD. Nel complesso, l'esperienza è più ottimizzata rispetto a Wind Waker HD, che mostra rallentamenti fino a 20fps durante la navigazione in mare.
Il supporto per il secondo schermo del GamePad (che include un inventario rivisto, visuale della mappa e scorciatoie per la forma di lupo di Link) dimostra un tentativo di sfruttare anche il particolare controller della console. I controlli tramite movimento sono stati accantonati, con l'eccezione di un metodo basato sul girometro per mirare con la balestra.
A parte questo, lo schema di controllo utilizzato è standard, e sono supportati anche gli Amiibo. Nel complesso, Zelda: Twilight Princess HD fa tutto quel che speravamo, e il risultato è abbastanza valido da rendere intrigante una rivisitazione del gioco.
Il catalogo GameCube è inoltre diventato sempre più allettante con il passare degli anni, e ci piacerebbe assistere al recupero di altri titoli. Nintendo potrebbe attendere fino all'arrivo del prossimo Zelda per wii U prima di proporre altre rimasterizzazioni, ma è una tattica che non ci dispiace vista la loro qualità. Wii U non ha però molto altro tempo a disposizione, e ci chiediamo se uno Zelda dalla natura ibrida come questo possa dare vita anche a una versione per NX. La storia potrebbe ripetersi, e visto che il lancio è ancora previsto per il 2016, sarà interessante vedere con quale forma riemergerà il gioco.