Dirt Rally - analisi comparativa
Lo spirito di McRae è tornato, insieme al gameplay a 60fps.
Parecchi mesi dopo essere arrivato su PC, Dirt Rally è approdato su PS4 e Xbox One puntando a un'esperienza a 60fps e offrendo un modello di guida che torna alle radici simulative della serie. Le intricate meccaniche sembrano più avanzate che mai, e l'accessibilità è stata rimpiazzata da una dura curva di apprendimento che ricompensa i giocatori che investono molte ore sul gioco. È un ottimo ritorno per una serie che aveva apparentemente smarrito la strada durante la scorsa generazione, ponendo forse troppa enfasi nello spettacolo arcade. Ciò che apprezziamo veramente, però, è il ritorno al gameplay a 60Hz, che durante la scorsa generazione avevamo potuto sperimentare solo su PC.
Sostenere i 60fps su console non è facile, e spesso richiede dei compromessi che penalizzano la qualità dell'immagine. Come previsto, Dirt Rally vede la riduzione di molte funzioni grafiche rispetto alla versione PC al suo massimo al fine di fornire quest'esperienza. Il dettaglio delle texture è stato diminuito da ultra a high, mentre ombre, particelle e occlusione ambientale sono state portate a medium. Anche le distanze di visualizzazione sono state diminuite leggermente, mentre l'occlusione ambientale avanzata è completamente assente.
L'impatto di questi cambiamenti varia nel corso del gioco. Ad esempio, la riduzione delle particelle vede meno polvere e detriti sollevati dalle auto, mentre l'uso di ombre a risoluzione inferiore fa apparire questi elementi più grezzi durante le sequenze pre-gara. La mancanza di occlusione ambientale fornisce anche meno profondità attorno agli oggetti, cosa che risalta principalmente attorno a barriere ed edifici. I cambiamenti in fatto di distanze di visualizzazione, streaming del LOD e dettaglio della folla sono invece meno drammatici, e non si notano così tanto mentre si gioca. La qualità delle texture su console non è al livello di quella della versione PC, quindi gli oggetti appaiono meno nitidi a un esame attento, ma il divario non è così grande.
In effetti, molti elementi girano a impostazioni massime su console. Dettagli degli shader, condizioni meteorologiche e qualità dei tracciati sono tutti identici a quelli offerti dalla versione PC. Anche nebbia e blending avanzati sono disponibili su console: la prima funzione genera un sottile velo di nebbia negli scenari innevati, mentre la seconda ammorbidisce i bordi di alberi e vegetazione nella scena. Curiosamente, su console è presente un effetto più forte di profondità di campo dell'orizzonte, che sfoca leggermente alberi e scenario distante.
In termini di qualità dell'immagine, su PS4 e Xbox One la risoluzione è di 1080p, con anti-aliasing post-process, effetti ed elementi identici. Il dettaglio delle texture è leggermente appiattito dall'anti-aliasing utilizzato, e questi elementi appaiono più definiti su PC grazie all'uso del multi-sampling. In questo caso abbiamo usato acquisizioni con MSAA 8x. Per quanto riguarda le differenze tra console, esaminando le parti distanti dello scenario abbiamo rilevato un piccolo vantaggio di PS4: le texture di qualità superiore tendono a essere caricate a raggio più corto su Xbox One, e questo rende più sfocati i dettagli lontani. È una differenza marginale che non salta all'occhio durante il gameplay.
Le console non eguagliano la versione PC al suo massimo, ma la grafica appare abbastanza simile e il PC offre solo un aspetto più raffinato invece di un upgrade sostanziale. La maggior parte degli elementi vengono renderizzati secondo uno standard simile e la presentazione, pur caratterizzata da alcuni aspetti grezzi, regge il confronto da molti punti di vista. L'immagine è nitida, il dettaglio delle texture evidenzia bene le irregolarità del tracciato, gli shader della carrozzeria appaiono realistici e il modello d'illuminazione viene utilizzato per migliorare il gameplay durante le gare in notturna. Lo scenario ai bordi del tracciato viene illuminato principalmente dai fari delle auto, e nel caso che questi si rompano in seguito a un urto dovrete completare la gara in un'oscurità quasi totale. È un bel tocco d'autenticità che obbliga ad avere un approccio più misurato alla guida.
Dirt Rally è un gioco dall'aspetto solido, anche se puntare ai 60fps implica una disponibilità minore di risorse per effetti avanzati. La risoluzione delle ombre è bassa su console, mentre il modello d'illuminazione di tutte le versioni non offre le transizioni dinamiche d'alta qualità di giochi di corsa come DriveClub. Da questo punto di vista, il gioco vanta un aspetto nitido che ricorda i Colin McRae su PS2 e sulla prima Xbox, e non i Dirt apparsi sulle console last-gen.
Per quanto riguarda le prestazioni, c'è poco di cui lamentarsi, e dalle prime impressioni è chiaro che Codemasters abbia voluto offrire 60fps solidi. Il frame-rate su console resta stabile su questo valore per la maggior parte del tempo, dando una sensazione di fluidità e offrendo un'alta precisione di controlli e modello di guida. I leggeri cambiamenti nella superficie di gara forniscono feedback immediato, in un modo che i vecchi Dirt a 30fps non potevano fare a causa della maggiore latenza implicita nell'aggiornamento a 30fps.
Codemasters non è riuscita comunque a realizzare un titolo con aggiornamento costante a 60fps, e il motore esita in alcune rare occasioni. Ciò accade soprattutto dopo un incidente, circostanza in cui su PS4 si nota del tearing che persiste per alcuni secondi dopo la ripresa della gara. È un effetto che distrae e che influenza il gameplay, rendendo ulteriori uscite dal tracciato più comuni. Su Xbox One, invece, in queste situazioni si verificano dei leggeri rallentamenti a intervalli regolari, che però sono meno appariscenti rispetto al tearing che vediamo su PS4, e hanno un impatto minore sul gameplay. Detto ciò, è bene sottolineare che questi problemi non si presentano molto spesso, e che le prestazioni si mantengono a 60fps stabili per la maggior parte del tempo.
Dirt Rally - il verdetto del Digital Foundry
Anche se abbiamo apprezzato i precedenti Dirt, la sensazione che ne avevamo ricavato era che la serie si fosse allontanata troppo dalle radici dei primi Colin McRae. Controlli arcade avevano preso il sopravvento rispetto alla simulazione, e gli effetti avevano avuto la precedenza rispetto al frame-rate, con aggiornamento a 30fps a dimezzare fluidità e risposta dei controlli. Dirt Rally riporta la serie a 60fps in maniera superba, con controlli realistici e movimenti fluidi.
Comprensibilmente, sono stati fatti dei tagli grafici su console per sostenere i 60fps, ma a parte le ombre di qualità inferiore, la qualità della grafica ne ha risentito in maniera solo marginale e la presentazione appare molto simile a quella della versione PC. Aree fondamentali come condizioni meteorologiche ed effetti sono identici in tutti i formati, e c'è veramente poco a separare le due console.
Come previsto la versione PC è la migliore, con effetti migliorabili a piacimento degli utenti ed elementi di qualità superiore a quelli delle versioni console. Texture e ombre di risoluzione superiore, e distanze di visualizzazione maggiori, rendono la grafica migliore a risoluzioni superiori a 1080p, e questo offre un'esperienza generalmente più raffinata. Detto questo, la conversione effettuata da Codemasters per console è solida, e tutte e tre le versioni sono meritevoli dell'acquisto per i fan della serie in cerca del gioco di rally più realistico degli ultimi anni. Ciò che abbiamo apprezzato di più, comunque, è il ritorno ai 60fps.