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Twilight Princess HD: tre generazioni di console in un solo gioco - articolo

Il Digital Foundry spiega perché la rimasterizzazione su Wii U è la versione definitiva.

Tre generazioni di console casalinghe Nintendo, un gioco. La storia dello sviluppo di Zelda: Twilight Princess è una favola cominciata con la presentazione di una demo per GameCube e l'apparizione in forma finale per il reveal nel corso dell'E3 2004. Il gioco arrivò però troppo tardi, forzando un lancio ibrido su GameCube e Wii. Dieci anni dopo, una rimasterizzazione HD molto più ambiziosa arriva su Wii U, una macchina che condivide l'architettura IBM con i suoi due predecessori ma che può contare su una CPU più veloce e una GPU più potente per portare la risoluzione a 1080p con una serie di migliore grafiche.

Le impressioni iniziali suggeriscono che sia una rimasterizzazione degna di Zelda: Wind Waker HD, un'edizione definitiva che ha valorizzato il materiale originale con una presentazione a 1080p. All'epoca abbiamo rilevato miglioramenti nell'illuminazione (tramite effetti di bloom, HDR e luci globali) e texture di qualità superiore, oltre a una serie di ritocchi al gameplay che hanno giovato al ritmo del gioco. L'esperimento di Nintendo per saggiare le acque dello sviluppo HD ha definito uno standard che lo sviluppatore Tantalus intende ora rispettare con Twilight Princess.

Per fortuna il team ha scavato in profondità per migliorare più che la sola grafica. Sono state apportate varie modifiche al gameplay, c'è una nuova interfaccia per i menu, e il supporto per il GamePad permette di visualizzare una mappa e passare alla forma di lupo di Link. La nuova modalità Hero aumenta la rigiocabilità, trasformando la disposizione del mondo in quella 'invertita' della versione Wii (mentre la modalità di default mantiene l'orientamento di quella GameCube) e innalzando il livello di difficoltà dei dungeon.

Dal punto di vista tecnico, Twilight Princess HD mantiene più o meno le forme geometriche e il design originali. La struttura risale alle sue origini su GameCube, e si vede. Ovviamente, il miglioramento principale sta nel passaggio dalla risoluzione 640x480 delle prime versioni alla nitidezza dei 1920x1080 su Wii U. Rinforzato da una tecnica di anti-aliasing post-process, il gioco apparirebbe sgargiante secondo gli standard odierni, ma sono stati anche apportati dei ritocchi a texture e ombre.

Quanta differenza possono fare 10 anni. Ecco Zelda: Twilight Princess HD su Wii U a confronto con la versione Wii del 2006. Texture e qualità dell'immagine sono migliori, ma gli elementi geometrici sono rimasti inalterati.Guarda su YouTube

Il balzo in avanti nella qualità delle texture è tremendo, e potete vedere la differenza nel video comparativo qui sopra. Ogni superficie, fino ai dettagli più piccoli come le ciocche dei capelli di Link o le staccionate attorno al villaggio di Ordon, ha ricevuto lo stesso livello di attenzione. Al posto dei vecchi elementi ve ne sono altri più nitidi e dalla risoluzione superiore, e grazie all'assenza dei limiti di RAM delle vecchie macchine di Nintendo, Tantalus ha potuto trattare tutto il gioco in questo modo. Nulla è rimasto intoccato, ed è appagante vedere questi miglioramenti in azione (con il solo inconveniente di un filtering di basso livello sulle texture del terreno).

Quanto all'illuminazione, i passi in avanti non sono pronunciati come nel caso di Wind Waker HD, ma sono comunque evidenti. Bloom e fasci di luce sono più precisi e non sbavano attorno agli oggetti in maniera esagerata come nella versione GameCube, e anche le ombre sono state rifinite solo marginalmente; i contorni delle ombre dei personaggi sono più nitidi, ma persiste un po' di aliasing nelle inquadrature a bassa altezza. È un passo in avanti piccolo, ma che fa la differenza.

Una cosa che ci ha preso di sorpresa è l'aspetto slavato che alcune aree hanno in questa rimasterizzazione. Ciò non è dovuto all'uso limitato della gamma RGB da parte di Wii U, e anche con una correzione completa 0-255 RGB, la palette di Twilight Princess HD è molto tenue in alcuni punti. Il problema esiste anche nelle versioni GameCube e Wii, forse in risposta alla reazione dei fan allo stile cel-shaded di Wind Waker. Il risultato, comunque, è un aspetto molto piatto attorno al villaggio di Ordon e ai primi dungeon, che in confronto alle aree successive può apparire bizzarro.

Le performance risultano spesso solide a 30fps nella rimasterizzazione per Wii U. Anche nelle aree più pesanti come Hyrule il tutto gira senza cali. Solo l'uso di trasparenze alpha a Faron Woods causa dei rallentamenti.Guarda su YouTube

Sul fronte grafico, i cambiamenti sono meno visibili di qui in poi. Anche se le geometrie restano spesso le stesse, sono stati aggiunti dei dettagli decorativi. In lontananza sono visibili più alberi e la versione Wii, in confronto, è più scarna. L'intensità di effetti come la profondità di campo è stata ridotta, e l'aspetto più tenue funziona meglio a 1080p.

Queste sono le differenze principali che emergono da un confronto diretto, ma tutto il resto di Twilight Princess è come ve lo ricordate. Questo vale anche per il frame-rate a 30fps, che purtroppo non è stato spinto oltre. La conversione è solida dal punto di vista delle prestazioni, ma un'area con vistosi rallentamenti è quella di Faron Woods, che a causa dell'effetto nebbia rallenta fino a 24fps. A parte questo, la versione Wii U regge molto bene nel complesso, nonostante la banda di memoria sia chiaramente al limite nel sostenere il framebuffer di 1920x1080 con trasparenze alpha.

Il successo principale di questa rimasterizzazione è il riproporre Zelda Twilight Princess non necessariamente com'era nel 2006, ma come lo ricordiamo. La nostalgia fa miracoli nel farci perdonare gli elementi a risoluzione molto bassa dell'originale. Il lavoro fatto da Nintendo e Tantalus è soddisfacente, e anche se il gioco manca dello stile visivo senza tempo di Wind Waker, i nostri test iniziali suggeriscono che aspetto e giocabilità non siano mai stati migliori. Come riempitivo nell'attesa per il nuovo Zelda su Wii U, è molto migliore di quanto ci aspettassimo. Tutto suggerisce che questa sia l'edizione definitiva, in grado di tenerci occupati fino alla prossima avventura di Link.