Il tempo nel mondo di Assassin’s Creed II
Digital Foundry analizza la transizione tra il giorno e la notte...
Il lancio di Assassin’s Creed II di Ubisoft è avvenuto poco tempo fa ma già si parla di numeri straordinari che, uniti a una realizzazione tecnica di grande spessore, hanno spinto noi di Digital Foundry a un trattamento speciale per questo gioco. Come abbiamo già detto nel precedente articolo, una delle caratteristiche nuove introdotte in questo seguito rispetto al motore dell’originale Assassin’s Creed è l’alternarsi del giorno e della notte, e siamo ben contenti di testare questa new entry.
Non c’è modo migliore di farlo che prendere in esame uno dei nostri minuziosi video al rallentatore. Per catturare al meglio l’essenza di quello che stiamo cercando di sviscerare servono un paio di ingredienti speciali: girare in lungo e in largo il mondo virtuale che ci viene proposto, una visuale in prima persona senza alcuna traccia di HUD e, senz’altro, un bel po’ di pazienza. In verità, la più grande sfida è stata quella di tenere fermo il più possibile il buon Ezio…
Quello che abbiamo raccolto è una collezione di 31 scenari al rallentatore, che coprono ben 10 giorni di tempo in-game in quattro città, partendo dal fascino di Firenze fino ad arrivare alla rinascimentale Venezia. È un Assassin’s Creed II come non lo avete mai visto e come non lo vedrete mai. Oltre alle opzioni per il video in streaming, c’è anche una versione scaricabile su EGTV, fatta apposta anche per essere vista su Xbox 360 e PS3.
La cosa che abbiamo ritenuto più intrigante è paragonare il mondo virtuale sviluppato da Ubisoft Montreal con quello creato da Rockstar North per la Liberty City di GTAIV. Entrambi riescono a fare un ottimo lavoro quando si tratta di immergerti in quegli scenari dal punto di vista del gameplay, anche se i due approcci, se parliamo della gestione luci/ombre, sono molto, molto diversi. Rockstar ha lavorato sodo per cogliere la vita di un’intera città: un’incredibile gestione dell’IA dei diversi personaggi, condizioni meteo variabili e, oltre ai diversi NPC, ha provveduto a inserire una gamma di veicoli senza paragoni.
Assassin’s Creed II sembra seguire una filosofia differente, puntando alla creazione di uno scenario che abbia un look incredibile “sul momento” ma che non aspira a creare una totale simulazione di vita vissuta durante il quindicesimo secolo in Italia. A parte la sua predilezione a frugare nel nostro borsellino o a sfidarci in un inseguimento sui tetti, l’IA che gestisce il resto dei cittadini segue una routine quotidiana davvero scontata (quelle povere cortigiane non sembrano mai attirare più “traffico” del solito. Non esiste, inoltre, nessun tipo di codice da rispettare per i cavalli o i mezzi presenti nel gioco. Un tipo di approccio più leggero che si riflette anche nella resa grafica. L’alternarsi del giorno e della notte è decisamente superbo, ma il cielo è reso con un semplice 2D coperto da una sorta di cupola che all’estremità presenta uno strato atmosferico. È un esempio di come taluni compromessi tecnici possano manifestarsi soltanto quando il motore di gioco è sottoposto a un esame molto minuzioso (e questo è il vero obiettivo di un video al rallentatore!). Durante le fasi di gioco, invece, tutto fa il suo dovere e gira a meraviglia.
A parte l’implementazione del ciclo giorno/notte, ci sono delle altre feature aggiuntive. Gli sviluppatori hanno parlato raramente con la stampa del nuovo “Scimitar” engine di AC2: si è lavorato parecchio per migliorare gli effetti e i riflessi di luce (fondamentali per il panorama spettacolare di Venezia), mentre il sistema di creazione della vegetazione lanciato in Far Cry 2 è stato riutilizzato con una sua nuova versione. Ubisoft Montreal ha fatto progressi nel miglioramento del livello di dettaglio (LOD), grazie all’uso di una nuova tecnologia di streaming dei dati che garantisce un colpo d’occhio più “pulito” anche rispetto a visuali dalla lunga distanza.
Rimangono, però, alcune limitazioni proprie anche del primo AC, che si possono notare nella gestione delle ombre. Questa, in determinate occasioni va a sovrapporre due tipi di ombreggiature, tanto da farle sembrare a metà tra l’alta e la bassa risoluzione. I pop-up geometrici, con tratti di scenario che appaiono e scompaiono senza giustificazione, rappresentano un’altra reminescenza negativa del primo Assassin’s Creed e continuano a ripresentarsi anche dopo l’installazione su hard-disk.
Comunque, il livello tecnico raggiunto da Ubisoft è senza dubbio considerevole, tenendo anche conto che la stessa Ubi, per la versione Xbox 360, è riuscita a tenere all’interno di un DVD un supporto multilingua impressionante (e stiamo parlando di doppiaggio). AC2 ha dialoghi doppiati in Inglese, Francese, Tedesco e Italiano sullo stesso disco. Ognuno di essi occupa circa 200MB di spazio sul DVD, senza dimenticare altri 100MB dedicati al trailer di Avatar, il gioco realizzato in collaborazione con James Cameron. Sappiate, poi, che la versione PS3 del gioco occupa più o meno la stessa dimensione…
Insomma, Ubisoft Montreal ha fatto un ottimo lavoro di compressione ma lo ha pagato cadendo negli stessi punti deboli del gioco originale, come i dialoghi dei cittadini che si ripetono fino alla noia. Un elemento che avremmo voluto vedere migliorato in questo sequel…
Ubisoft ha sempre tenuto a sottolineare che Assassin’s Creed sarà una trilogia, quindi sarà interessante vedere come il team di sviluppo evolverà trama, motore di gioco e personaggi nel prossimo capitolo della serie, che molto presumibilmente uscirà nel 2011, quando le attuali console HD potranno essere sfruttate al massimo pur essendo ormai sul viale del tramonto.