La patch 60fps per PS5 e Series X/S di Assassin's Creed Odyssey e Origins trasforma i giochi
Il Digital Foundry testa queste patch 'next-gen'.
Assassin's Creed Origins e Assassin's Creed Odyssey offrono splendidi ambienti open world basati sulla storia egizia e greca, con un’attenzione maniacale ai dettagli. Adesso è possibile godere di tali mondi aperti su console a 60fps, ovvero al doppio del frame-rate delle macchine su cui erano stati pubblicati inizialmente i giochi. Sfruttare la potenza delle nuove console per offrire gameplay più fluido è sulla carta allettante, ma considerando complessità e grandezza di questi mondi, è possibile ottenere i 60fps fissi?
Tornando alle rispettive release originali del 2017 e 2018, Origins e Odyssey fanno ancora una bella figura. L’illuminazione è ben saturata, con forti effetti volumetrici e un’ottima illuminazione globale, mentre le cut-scene offrono un depth of field solido che determina splendidi effetti bokeh, il tutto aiutato da un TAA che fornisce una qualità cinematografica. Non sfigurano nemmeno in confronto a giochi open world moderni, e tolta qualche texture poco elaborata, il lavoro svolto dagli sviluppatori di Ubisoft risulta davvero eccezionale.
Il passaggio ai 60fps è la modifica più in vista ed è implementato con sorprendente affidabilità, infatti tutte e tre le console mantengono nella maggior parte dei casi i 60fps senza alcun calo. Ma ci sono alcune imperfezioni e curiosamente si verificano sulle tutte le nuove console, dalle più potenti PS5 e Series X fino alla meno ambiziosa Series S.
Il primo problema si riscontra nelle cut-scene. La cosa più evidente è che un singolo fotogramma viene duplicato a ogni taglio d’inquadratura, producendo un leggero stuttering. Questa situazione era però presente anche su console last-gen e forse è una cosa voluta: offrire al giocatore un fotogramma duplicato prima del taglio d’inquadratura permette di mettere in buffer un fotogramma in anticipo per generare le informazioni necessarie al TAA. Questo in teoria, perché in pratica il primo fotogramma dopo il taglio è sempre rozzo e servono un paio di altri fotogrammi per ripulire l’immagine. Poi ci sono strane situazioni in alcune cut-scene, come quella iniziale di Origins che gira a 50-55fps, cosa che non succede in nessun altra cut-scene dei due giochi.
Poi ci sono alcuni elementi che non vengono aggiornati a 60fps. Ad esempio le animazioni dei vestiti di Origins che girano a 30fps, così come quelle delle bandiere e di certi NPC. Anche le superfici degli specchi d’acqua in Origins sembrano avere un aggiornamento dimezzato. Non è la prima volta che notiamo un problema simile in altri giochi patchati next-gen, visto che nel codice originale queste animazioni girano a frame-rate dimezzato e un semplice tweak per aumentare il frame-rate non si applica a questi elementi.
Proseguendo, le cut-scene pre-renderizzate di questi giochi sono fatte per girare a 30fps e stonano col gameplay due volte più fluido. Inoltre, alcune di queste hanno anche problemi di frame-pacing e producono uno stuttering pesantissimo. Fortunatamente non sono numerose, visto che la maggior parte sono renderizzate in tempo reale.
Infine ci sono alcuni problemi di performance occasionali durante il combattimento. La sequenza di apertura di Odissey offre una battaglia immensa con decine di personaggi su schermo. Si tratta di una scena pesante che è protagonista di evidenti cali di fluidità su tutte le console. La maggior parte delle altre scene di combattimento girano fluide, ma potrebbero verificarsi simili problemi nelle lotte su larga scala.
Poi abbiamo problemi specifici delle varie piattaforme. La Series S fa girare le sequenze cinematografiche in tempo reale di Odyssey a 30fps, mentre in Origins le stesse girano a 60fps. La Series X soffre nel complesso di prestazioni più ballerine rispetto agli altri sistemi, prevalentemente nelle cut-scene.
Abbiamo stilato una lunga lista di problemi minori, ma la verità è che il gioco si lascia giocare bene e questi upgrade a 60fps sono ben riusciti. Anche se le cut-scene soffrono di più, è facile soprassedere e la cosa importante è che il gameplay giri fluido a 60fps e quel che ne beneficia enormemente è il combattimento. Messe a confronto con le versioni last-gen, le versioni current-gen offrono chiari benefici grazie al frame-rate raddoppiato.
Per quanto riguarda la grafica invece, abbiamo anche qui modifiche? Assolutamente no. Stando ai nostri test, le opzioni grafiche utilizzate sembrano identiche a quelle delle versioni last-gen. Non ci sono quindi grosse sorprese ma abbiamo un incremento della nitidezza. Queste in fin dei conti sono patch alle vecchie versioni dei giochi, che impongono dei limiti sul funzionamento. Essenzialmente, ogni console current-gen inserisce il suo range di risoluzione nel codice last-gen. Siccome tutte le versioni utilizzano la risoluzione dinamica ma ogni piattaforma ha il suo limite superiore definito e caratteristico, abbiamo delle differenze dovute a questo fattore.
La Series X punta al 4K pieno come valore massimo e raggiunge quindi 3840x2160 pixel nelle scene leggere. PS5 sembra fermarsi a 2880x1620, mentre Series S a 1920x1080. La Series X parte dal codice One X, PS5 da quello PS4 Pro e Series S da Xbox One. Questi sembrano i valori massimi raggiungibili sulle console last-gen, visto che per esempio il gioco non patchato PS4, se fatto girare su PS5, andava a 1620p. Per quanto riguarda i valori minimi, abbiamo trovato 1440p si Series X, 1152p su PS5, e 792p on Series S. I valori medi sono invece 1728p su Series X, 1440p su PS5 e 900p-1008p su Series S. Le cut-scene invece tendono a scendere a valori ancora inferiori su ogni piattaforma, specialmente quando si fa largo uso del depth of field.
Notiamo quindi una progressione di fedeltà grafica tra le tre console: i giochi sono più sfocati su Series S, più stabili e dettagliati su PS5 e molto dettagliati e super nitidi su Series X in 4K. La differenza la fa ovviamente la risoluzione massima, con il TAA che sembra lavorare meglio quando campiona fotogrammi con più alto numero di pixel.
La differenza tra PS5 e Series X è un po’ insolita visto che solitamente le due console sono abbastanza in pari, ma qui la risoluzione minima dello scaling dinamico sembra essere il fattore compromettente per la console Sony.
Questi nuovi aggiornamenti sono una buona occasione per rivisitare i mondi di Origin e Odyssey, che diventa un’ottima occasione per chi non li avesse mai esplorati. Entrambi i giochi tengono bene il passo del tempo e il balzo a 60fps migliora drasticamente l’esperienza di gioco nel combattimento e nel gameplay generale. Anche se il rendering classico dell’ottava generazione di console potrà sembrare superato al giorno d’oggi, l’esperienza offerta qui è ancora degna di nota, e queste patch si avvicinano molto all’esperienza ottenibile con una release current-gen in piena regola..
Assassin's Creed è una serie estremamente popolare e un nuovo titolo è sicuramente all’orizzonte dopo il successo di AC Valhalla. Speriamo che gli sviluppatori aggiornino pure quest’ultima release per sfruttare le console di ultima generazione, ma per il momento non possiamo che apprezzare gli aggiornamenti per questi due titoli. Se non li avete ancora giocati, questo è il momento giusto.