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Assassin's Creed Valhalla PS5 vs Xbox Series X: chi tiene meglio i 60fps? - articolo

Il Digital Foundry risponde. E dice anche come se la cava Series S.

Per molti, questo è il confronto next-gen più importante per quanto riguarda i multipiattaforma. L'ultimo Assassin's Creed, infatti, è un gioco corposo, costruito con le nuove macchine Sony e Microsoft bene in mente (pur senza tradire la sua natura di prodotto cross-gen), ed è anche la prima volta che la serie Ubisoft punta ai 60fps su console, almeno su PlayStation 5 e Xbox Series X (con risultati altalenanti). Ubisoft Montreal mira a offrire due versioni identiche sulle ammiraglie, ma ce la farà? Vi anticipiamo subito che non sempre il bersaglio è centrato.

Se è vero che il motore Anvil Next è stato riveduto, la sensazione è che il balzo sul fronte estetico sia più che altro dovuto alla direzione artistica. Certo, il motore mette la sua potenza di rendering a disposizione degli artisti soprattutto per quanto riguarda nuvole volumetriche e vedute spettacolari, mentre l'ambientazione invernale è accompagnata da terreni innevati similmente a quanto offerto dall'espansione Frozen Wilds di Horizon Zero Dawn. L'impatto è notevole e conferma un percorso iniziato da Origins, ma non nascondiamo un certo desiderio di tornare a visitare i densi centri abitati che non vediamo dai tempi di Unity. Bonus: siamo felici di vedere per la prima volta in un Assassin's Creed il motion blur calcolato sugli oggetti.

Prima di buttarci sul confronto tra Series X e PS5, parliamo un attimo di Xbox Series S, console che pare trovarsi in una posizione un po' critica. Microsoft la presenta come capace di proporre l'esperienza della sorella maggiore rinunciando alla risoluzione, ma qui il taglio maggiore impatta sul frame-rate che scende da 60fps a 30fps, affiancandola di fatto alle versioni "last-gen". E non solo, la risoluzione dinamica è piuttosto elastica e si attesta tra i 1188p e i 1656p, spesso fermandosi a 1296p, un valore inferiore a quello di Series X e che sacrifica anche risoluzione delle ombre e livello di dettaglio su alberi e terreno. Ovviamente non è che il gioco ne soffra particolarmente, ma l'offerta è meno ricca di quello che ci si potrebbe aspettare. Se la risoluzione non è particolarmente bassa, sono le rinunce in termini di dettaglio e frame-rate a farsi notare, rinunce che sembrano tradire lo spirito della console.

Alex Battaglia e John Linneman ci parlano delle loro impressioni su AC Valhalla.Guarda su YouTube

Muovendosi verso PlayStation 5 e Xbox Series X, Ubisoft riesce quasi sempre a mantenere la sua promessa di avere le due console allineate, per lo meno per quanto riguarda cosa viene renderizzato: le transizioni del livello di dettaglio sui personaggi sono identiche, così come distanza di alberi, ambientazioni, tessellation e risoluzione delle ombre. Affiancando le stesse scene non siamo riusciti a individuare differenze indipendenti dalle diverse ore del giorno (che influenzano la posizione del sole nel cielo, o la sua assenza di notte).

Entrambe le ammiraglie usano la risoluzione dinamica con una punta minima di 1440p (il 67% di un 4K nativo su entrambi gli assi) e punta massima di 1728p (80% di un nativo), e in quasi tutti gli scenari, misurarli affiancati produce gli stessi risultati su entrambi i sistemi. Abbiamo già parlato su queste pagine di come il pixel-count non sia più così rilevante, ma è comunque interessante vedere quanto le moderne tecniche di ricostruzione dell'immagine siano in gioco. L'impressione è di vedere all'opera tecniche di fatto identiche a quelle che hanno debuttato in Origins nel 2017, cosa che un po' si nota soprattutto in un gioco che presenta decisamente più vegetazione e fogliame dei predecessori.

Come era successo con il nostro primo confronto tra Series X e PS5, anche qui insomma siamo in parità per quanto riguarda quello che viene portato a schermo dal motore, ma se guardiamo verso le prestazioni ecco che compaiono delle differenze. Con Devil May Cry 5, Xbox Series X era leggermente in vantaggio in quasi tutte le modalità di rendering tranne che nel gaming a 120Hz su PS5. Valhalla ha una sola modalità che punta ai 60fps: su entrambe le console ci sono un po' di problemi, ma Series X è chiaramente in svantaggio. Quando il motore non riesce a produrre un frame entro i 16.7 millisecondi successivi al precedente, semplicemente aspetta e lo mostra quando è pronto, lasciando dei vuoti resi evidenti dal tearing generato dal disallineamento con la frequenza d'aggiornamento dello schermo che invece non si ferma ad aspettare. Questo succede su entrambi i sistemi e specialmente durante i filmati, ma il fatto è che PS5 riesce a stare sui 60fps per la maggior parte del tempo, mentre Xbox Series X ogni tanto fa fatica. Per quantificare, possiamo dire che, quando il divario è maggiore, PS5 supera le prestazioni di Series X del 15% a parità di ambientazione.

Xbox Series S
Xbox Series X
PlayStation 5
Xbox Series X e PS5 puntano ai 60fps e passano la maggior parte del tempo tra i 1440p e i 1728p nei filmati. Series S offre 30fps con una risoluzione da 1296p a 1440p.
Xbox Series S
Xbox Series X
PlayStation 5
Nei momenti meno concitati, tutte le machine riescono a gestire una risoluzione maggiore.
Xbox Series S
Xbox Series X
PlayStation 5
Il livello di dettaglio di ambienti e vegetazione è inferiore su Xbox Series S, il che si traduce in maggiore pop-in.
Xbox Series S
Xbox Series X
PlayStation 5
La risoluzione delle ombre è inferiore su Xbox Series X, mentre non ci sono differenze sulle ammiraglie Microsoft e Sony.

Ora che sempre più giochi cross-gen puntano ai 60fps senza centrare sempre il bersaglio, ecco che ritorna una vecchia conoscenza praticamente scomparsa nella scorsa generazione: lo screen-tearing. Non è un ritorno gradito, a dire la verità, e tra l'altro evidenzia quanto il VRR (variable refresh rate) sia importante. Su un pannello standard a 60Hz, Series X è chiaramente in seconda posizione quando misuriamo le prestazioni, ma con il VRR attivo su un LG CX ecco che il tearing scompare, e il gioco rimane fluido grazie al fatto che la console può decidere quando aggiornare lo schermo con i frame prodotti. Il fatto che su PlayStation 5 non sia disponibile il VRR in Valhalla (o in Dirt 5 per dirne un altro) è un vero peccato.

Anche mettendo da parte il discorso prestazioni, è chiaro che Assassin's Creed Valhalla abbia bisogno di una ripulita, specialmente su console Xbox. Giocando abbiamo incontrato un sacco di bug e alcuni colli di bottiglia sulle Series, e in più ci siamo accorti del fatto che i movimenti della telecamera non si aggiornano in tandem con il frame-rate, cosa che genera un fastidioso stutter anche a 60fps granitici (non presente su PS5). Tra i bug visti citiamo gli NPC che girano su se stessi, il fatto che il primo colpo con l'ascia non venga mai registrato dal sistema e i vichinghi immobili sulla barca del primo raid, cosa che obbliga al riavvio.

Avrete capito che Assassin's Creed Valhalla non è ancora nella sua forma migliore. Per la maggior parte del tempo su PlayStation 5 gira a 60fps, ma non manca qualche calo che porta al tearing, cosa che potrebbe essere magari evitata con qualche aggiustatina alla risoluzione dinamica (scendere sotto i 1440p è meglio del tearing second noi). Sul fronte Xbox, invece, ci sono dei problemi: il frame-pacing durante i filmati, accompagnato ai cali riscontrati, è una delusione. Vorremmo anche vedere il gioco a 60fps su Series S, magari sacrificando la risoluzione, visto che il grande balzo che fa la serie debuttando sulla next-gen riguarda proprio il frame-rate.

Ovviamente, questo va detto, bisogna essere pazienti con sviluppatori che hanno lavorato in ambienti di sviluppo sconosciuti, e in un periodo globalmente molto difficile a causa della pandemia. Già il fatto che un progetto vasto come Valhalla sia uscito su così tante piattaforme è un risultato non da poco. Ciò detto, speriamo che nelle prossime settimane Ubisoft affronti i problemi che abbiamo incontrato.