The Last Guardian a 60fps è una goduria su PlayStation 5
Ma serve il disco di gioco per attivare questa modalità di rendering.
The Last Guardian può girare a 60fps su PlayStation 5, così da rendere la nuova macchina di Sony il miglior strumento per godere del titolo. Questo è il concetto alla base di questo articolo e il video allegato parla da sé. Non abbiamo mai visto la creazione di Ueda girare così fluidamente su altre piattaforme, e certamente non succedeva con la sua release originale nel 2016. Il gioco gira infatti di default a 30fps su PS5, e per far spiegare le ali al titolo sulla macchina di nuova generazione di Sony occorre il master originale su disco Blu-ray.
Ci sono parecchi titoli PlayStation 4 che godono di cambiamenti trasformativi girando in modalità retrocompatibile su PS5, ma The Last Guardian si differenzia da tutti gli altri per il semplice fatto che farlo girare fluidamente era un'impresa su entrambe le console last-gen PS4 e PS4 Pro, visto che il frame-rate si allontanava spesso dal target di 30fps. Ed il perché girasse così male era pure motivo di dibattito. Su PS4 Pro, sia che si scegliesse la risoluzione nativa 1080p o la modalità di output 4K, si incontravano dei colli di bottiglia per le prestazioni, anche se ovviamente si otteneva un'esperienza più fluida impostando l'output 1080p sulla console. Ma il frame-rate rimaneva parecchio inconsistente, suggerendo che il fattore limitante fosse la CPU, spesso gravata di compiti che andavano ben oltre le proprie capacità.
Installare il gioco su PS5 con tutte le ultime patch risolve tutti i rallentamenti, fornendo l'esperienza costante a 30fps che ci si aspetterebbe, ma a noi interessa il master 1.0 del gioco contenuto nel disco originale poiché quella versione girava con frame-rate sbloccato e la potenza GPU di 10,28TF della PS5 è in grado di fare girare il gioco fino al limite di 60fps imposto dal v-sync. Ma è interessante notare che questa versione del gioco può raggiungere i 60fps anche su PS4 Pro, anche se i limiti di quest'ultima vengono fuori vistosamente come, evidenziato dal video sotto; le performance calano addirittura nella sfera dei 20fps su PS4 Pro, mentre PS5 fa girare le stesse scene a 60fps bloccati senza alcuna incertezza.
Come abbiamo detto, il video parla da solo, ma ci sono comunque delle scene negli stage più avanzati che causano qualche grattacapo anche alla PS5. Abbiamo trovato, in particolare, una scena in cui le prestazioni si abbassano leggermente nella sfera dei 50fps. Occorre tuttavia puntualizzare che stiamo utilizzando la primissima versione del gioco, quindi tutti i miglioramenti al codice e gli eventuali bugfix giunti con le patch successive sono assenti, e anche con il rendering a 4K nativo le opzioni per HDR sono comunque assenti. E giocando con la versione 1.0 mancano anche alcune modifiche alla giocabilità come quelle alla zona morta degli stick analogici quando si muove la telecamera. Inoltre, ogni volta che collegherete la console a internet partirà il prompt di update del gioco, e siccome si tratta di una patch abbastanza piccola dovrete essere veloci a bloccare il download se non volete perdere i 60fps.
Ma la domanda principale è perché The Last Guardian girava sbloccato quando è uscito, e soprattutto ci chiediamo se in futuro verrà rilasciata una patch performance per PS5 che includa anche tutte le migliorie presenti nella versione 1.3. Per rispondere al primo quesito abbiamo interrogato Lance McDonald, responsabile della patch 60fps non ufficiale di Bloodborne. Lance ha condiviso con noi una stringa di codice del gioco che dimostra che The Last Guardian è stato sempre pensato per girare a 30fps, anche nella versione gold master. Ma per qualche strana ragione il cap a 30fps non funzionava nella versione 1.0, oppure non è stato attivato.
Ma a prescindere, il malfunzionamento del limite dei 30fps dovrebbe dimostrare che far girare The Last Guardian a 60fps su PS5 non dovrebbe essere complicato. Le peformance sono così buone sulla nuova console che non vediamo perché non debba arrivare una patch ufficiale per abilitare i 60fps, così come avvenuto con Ghost of Tsushima. L'hardware è chiaramente in grado di farlo e questo trattamento darebbe maggior gloria a un grande classico last-gen. Il dubbio è solo se SIE abbia voglia di investire tempo e risorse in questo lavoro che a discrezione di molti sarebbe non indispensabile.
Lanciare The Last Guardian nella sua versione originale da disco su PS5 permette al titolo di esprimere il potenziale inespresso che non abbiamo mai osservato finora. Del resto, anche tutto il materiale stampa pre-release era orientato a una release a 30fps, quindi la PS5 permette al gioco di eccedere lo status del gioco nel suo concept ideale, come una ciliegina sulla torta. Ci chiediamo se nel tempo SIE avrà intenzione di lavorare a delle patch ufficiali che trasformino l'esperienza di gioco su PS5, così come fatto con Ghost of Tsushima e Days Gone. Speriamo almeno lo faccia per i bestseller first party come God of War, che può andare con frame-rate sbloccato a 4K ma solo se possedete il disco originale. Considerato che molti hanno The Last Guardian in digitale essendo stato regalato con PlayStation Plus mesi fa, ci piacerebbe davvero che SIE rilasciasse una patch ufficiale che aggiorni il gioco aggiungendo una modalità prestazioni a frame-rate sbloccato per i possessori di PS5.