Condivisione e streaming next-gen: analisi tecnica
Xbox One, PS4 e PC permettono di condividere il proprio gameplay: il Digital Foundry esamina queste tecnologie.
Le cose sono cambiate. L'arrivo di Xbox One e PlayStation 4 permette a ogni possessore di console di registrare e trasmettere del gameplay, una possibilità non più riservata a chi è disposto a dotarsi di costosi equipaggiamenti specializzati. Sul fronte PC, Nvidia si unisce alla festa grazie al recente lancio del sistema ShadowPlay. Tutto ciò accade in parallelo all'ascesa iperbolica di servizi di streaming come Twitch, che insieme al sempreverde YouTube offre una robusta piattaforma che permette a tutti di trasmettere le proprie partite, che sia in streaming o tramite la condivisione di video.
In quest'articolo daremo un'occhiata alle nuove opzioni di sharing a disposizione dei giocatori, concentrandoci sulle opzioni offerte da PlayStation 4 e Xbox One. Non trascureremo l'ambito PC a causa del recente lancio di una tecnologia veramente impressionante, ShadowPlay di Nvidia, che permette di salvare video a 1080p60 mentre si gioca e disponibile come update gratuito a chiunque sia in possesso di una scheda video basata su architettura Kepler (in pratica qualsiasi GTX 6xx o GTX 7xx).
Vediamo come funzionano questi sistemi. Tutti sono basati sullo stesso principio: il video viene compresso in formato h.264 in tempo reale grazie a encoder hardware, dei componenti realizzati ad hoc a questo scopo. Nel caso di Xbox One e PlayStation 4 non c'è effetto sulle prestazioni del sistema, mentre ShadowPlay influisce per un valore stimato tra il 3% e il 5% sulla performance della GPU. Non male, considerando la qualità del filmato prodotto. Tutti questi sistemi offrono la possibilità di salvare il gameplay in HD per una facile condivisione: Xbox One permette di distribuire i video tramite Xbox Live o skyDrive, mentre PlayStation 4 opta per Facebook. ShadowPlay salva semplicemente i file su disco rigido, lasciando all'utente ampie possibilità su cosa farci. Consideratela un'opzione per utenti avanzati.
"Sony è riuscita a integrare efficacemente lo streaming in PS4 con un'interfaccia semplice, penalizzata solo dalla mancanza di opzioni avanzate"
Il live-streaming porta le cose a un livello superiore. Non si realizza solo un video, ma lo si condivide con il mondo in tempo reale tramite servizi come Twitch o Ustream. Finora lo streaming è rimasto esclusivo degli utenti in possesso di schede di acquisizione e software dedicato come X-Split o Open Broadcaster. Il software solitamente comprime il video utilizzando il brillante encoder open-source x264, con il flusso di dati inviato al provider che fornisce il filmato agli spettatori. L'aspetto interessante di questo sistema è la possibilità di definire la qualità del video trasmesso a seconda di ampiezza di banda, risoluzione e frame rate, un livello di flessibilità che Xbox One e PlayStation 4 non possono offrire.
Un aggiornamento per il live-streaming di ShadowPlay è previsto per gli inizi del prossimo anno, ma in un recente evento di Nvidia per la stampa abbiamo assistito a una dimostrazione impressionante di un video 720p60 trasmesso tramite Twitch, a cui poteva essere aggiunto un feed da webcam con un riquadro supplementare su schermo, mixando in contemporanea l'audio da microfono. L'attuale beta di ShadowPlay non supporta questi elementi, ed è abbastanza deludente che non lo faccia neanche Xbox One (la funzionalità dovrebbe essere introdotta il prossimo anno). Ciò rende PlayStation 4 l'unica piattaforma dedicata da gioco a integrare pienamente lo streaming a livello hardware, un vantaggio strategico inestimabile.
Una cosa da mettere subito in chiaro è che il sistema di PlayStation 4 è molto semplice da utilizzare e non rimpiazza in alcun modo le configurazioni spinte su PC con schede di acquisizione. Sembra ideato per funzionare con un gran numero di connessioni e non spingerle al limite, anche se si è collegati con fibra ottica di massima qualità. Il livello di ampiezza di banda più alto tra quelli disponibili è di appena 1,5mbps, molto inferiore ai 3-4mbps tipici degli utenti PC che utilizzano Twitch.
PlayStation 4 ha quattro livelli di qualità per il live-streaming: basso, medio, alto e migliore. Abbiamo trasmesso la stessa sezione di Assassin's Creed 4 tramite Twitch e acquisito i video risultanti per analizzarli. Le risoluzioni risultano in 960x540 e 640x360, con semplici rifiniture apportate tra un livello e l'altro. È un peccato che l'audio sia compromesso così pesantemente ai due livelli inferiori: 32kbps non è abbastanza e risulta in un sonoro orribile. Delude anche la mancanza di supporto per la risoluzione 720p, per non parlare della possibilità di impiegare più banda per aumentare la qualità della trasmissione.
Lo streaming di PlayStation 4 è generalmente molto basilare. Non abbiamo potuto fare a meno di desiderare che ci fossero opzioni per qualità migliore (anche in ambito di encoding), ma ciò che conta è che il sistema faccia il suo dovere. Il supporto per PlayStation Camera è presente e permette di includere flussi audio separati con il muxing tramite microfono del Dual Shock 4 o della telecamera. L'interazione del pubblico non è male: la finestra di gameplay è considerevolmente ridotta durante la trasmissione, ma permette di vedere i commenti aggiunti dagli utenti e rispondere utilizzando il tasto Share, anche se questo mette in pausa il gioco.
Migliore | Alto | Medio | Basso | |
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Risoluzione | 960x540 | 960x540 | 640x360 | 640x360 |
Ampiezza di banda media | 1500kbps | 1200kbps | 860kbps | 520kbps |
Video H.264 | Main Level 3.1/CABAC/1 Ref Frame | Main Level 3.1/CABAC/1 Ref Frame | Main Level 3.0/CABAC/1 Ref Frame | Main Level 3.0/CABAC/1 Ref Frame |
Audio AAC | 64kbps | 64kbps | 32kbps | 32kbps |
Frame Rate | 29.97fps | 29.97fps | 29.97fps | 29.97fps |
Le tradizionali opzioni di streaming permesse dalla combinazione PC/scheda di acquisizione sono fuori discussione a causa dell'implementazione da parte di Sony della crittografia HDCP sull'uscita HDMI dela console che sembra mettere fuori gioco gli HDCP stripper disponibili a basso prezzo in rete. Sony dovrebbe rimuovere l'HDCP dal gameplay in un aggiornamento non troppo lontano, ma al momento Xbox One è più gestibile per chi trasmette con PC e scheda di acquisizione, utilizzando la crittografia HDCP solo quando i contenuti devono essere protetti (ad esempio nella riproduzione di Blu-ray).
Anche se il live-streaming è attualmente disponibile solo su PS4, tutte le piattaforme possono registrare video in tempo reale. Il sistema migliore è indubbiamente ShadowPlay di Nvidia, in grado di encodare fino a 1080p60, impegnando al massimo la banda: il bitrate è variabile, e l'opzione per la qualità maggiore impiega fino a 45mbps sui video secondo i nostri test. Il risultato è che le registrazioni reggono il confronto con le acquisizioni digitali prive di perdite prese dalla porta HDMI della nostra scheda video, come potete vedere nel confronto più in basso. La qualità media e bassa diminuisce il consumo di banda con un calo corrispondente nella qualità del video, ragion per cui non le consigliamo per i video 1080p. L'unico problema che abbiamo avuto riguarda la perdita di alcuni fotogrammi, che si traduce regolarmente in scatti durante la riproduzione: un elemento frustrante, vista la qualità quasi perfetta offerta dal sistema. Dirottare le scritture dei file su un secondo disco non ha purtroppo migliorato la situazione, né lo ha fatto un calo di risoluzione a 720p60.
ShadowPlay non offre funzioni di editing o condivisione, né opzioni per aggiungere commenti audio. Nvidia presuppone che si utilizzi uno dei tantissimi strumenti specializzati disponibili nel panorama PC. Xbox One e PS4 non hanno un'infrastruttura esistente per fare ciò: nel caso di PS4 non c'è alcuno strumento di editing mentre Microsoft fornisce Upload Studio, un programma di base di editing che permette di tagliare i video, registrare commenti e far girare due sequenze di gameplay in formato picture-in-picture, oppure registrando da Kinect. È chiaro che Microsoft abbia buone intenzioni, ma lo strumento è molto limitato e i suoi usi poco pratici a parte la sforbiciatura dei video e l'aggiunta di commento.
"L'esportazione su Xbox Live e SkyDrive offre una qualità video ai livelli di quella di YouTube, ma la condivisione su Facebook utilizzata da PS4 è sorprendentemente superiore"
Confronti alternativi:
Le opzioni limitate su entrambe le console sono al momento motivo di frustrazione. Xbox One supporta la condivisione di video su Xbox Live e anche all'esterno di quest'ultimo tramite SkyDrive, ma l'impossibilità di trasferire i file su un drive USB resta un mistero. Abbiamo anche la sensazione che Upload Studio encodi nuovamente il video di base, inficiandone ulteriormente la qualità prima che ci si possano mettere sopra le mani.
La condivisione dei video su PlayStation 4 ha un vantaggio qualitativo rispetto alla controparte Xbox One, ma anche qui le opzioni di upload sono estremamente limitate e non comprendono il trasferimento dei file al di fuori della console. L'unico modo per rielaborarli è condividerli su Facebook e poi acquisirli da lì, una soluzione non proprio comoda.
Tutto ciò è frustrante, perché anche dopo il nuovo encoding da parte di Facebook (operazione che ne riduce la qualità), il video in HD è abbastanza decente, per cui il file originale su hard disk è ancora migliore e purtroppo fuori portata. Il confronto zoomabile in basso dimostra che il video prodotto dalla console è abbastanza impressionante. Un vero peccato non poterlo editare direttamente.
La qualità dell'immagine tramite Xbox Live, SkyDrive e Facebook è adeguata ma non particolarmente impressionante. È ovvio che l'encoding di Xbox One risulti inferiore al risultato finale prodotto da PS4: i video con movimenti veloci hanno seri problemi di qualità dell'immagine, e a volte compaiono dei macroblocchi veramente orrendi. Il sistema di Sony non è assolutamente perfetto né paragonabile agli eccezionali risultati di ShadowPlay, ma l'immagine risulta più integra. Nel contesto di condivisione di base con gli amici entrambi i sistemi sono adatti, ma è difficile ignorare il potenziale che sarebbe a nostra disposizione se solo avessimo accesso al contenuto.
Siamo di fronte a opzioni di condivisione embrionali, ovviamente passibili di grossi miglioramenti. Non c'è confronto in termini di qualità: ShadowPlay di Nvidia è semplicemente eccezionale. Non c'è traccia della riduzione di prestazioni causata da FRAPS, e almeno alle impostazioni più alte la qualità dei video è ben oltre ciò che le console next-gen sono in grado di offrire. Dopotutto, cosa c'è da non apprezzare nel formato 1080p60? Lavorando un po' per eliminare gli occasionali singhiozzi che abbiamo rilevato, questo sistema potrebbe essere perfetto.
Il live-streaming non p ancora attivo su GeForce Experience ma, a giudicare dalla demo che abbiamo visto, ShadowPlay potrebbe essere una rivoluzione per i giocatori PC. Il sistema non offre opzioni di editing, ma è innegabile che non ce ne sia bisogno vista l'abbondanza di soluzioni di editing ed encoding su Windows. L'accesso ai file permette ai giocatori di condividere ciò che vogliono, quando vogliono; un vantaggio importante.
In ambito console abbiamo un sistema molto limitato ma dal grande potenziale e un altro che richiede moltissimo lavoro. PlayStation 4 prende la condivisione sul serio al punto da dedicare un tasto del Dual Shock 4 a questa funzione, un'inclusione che rende la vita molto più facile. Sharing di immagini e video e live-streaming funzionano, e la qualità di base dell'acquisizione è decente.
La mancanza di opzioni disponibili su PS3, come l'upload diretto su YouTube e la possibilità di copiare i video da XMB a un drive USB, è bizzarra. Ci piacerebbe vedere migliorate anche le opzioni del live-streaming con una migliore qualità dell'immagine per chi possiede connessioni più prestanti.
Xbox One offre più opzioni per la condivisione, ma fondamentalmente risulta inferiore all'offerta di Sony. C'è lo stesso, frustrante limite di accesso ai filmati, ma stavolta la sua posizione è in fondo alla lista dei problemi del sistema. Accedere al GameDVR mentre si gioca è troppo lento e laborioso in confronto all'interfaccia più raffinata di PS4, e cinque minuti di gameplay registrato non sono abbastanza. Anche salvare i filmati è macchinoso, con il gameplay messo in pausa durante l'attesa.
È difficile ignorare la sensazione di attrito dell'intero processo, virtualmente istantaneo sulla piattaforma di Sony. Se il risultato finale fosse di miglior qualità potremmo anche sorvolare su questi difetti, ma le nostre esportazioni su SkyDrive sono state deludenti. La qualità è al livello di YouTube e inferiore a quella offerta da PlayStation 4, che non genera file molto più grandi. La mancanza di funzioni relative alle immagini è un'opportunità mancata su Xbox One, e l'assenza di live-streaming su Twitch è sconcertante in un sistema che punta così tanto sulle proprie qualità multimediali. Detto ciò, le opzioni di editing di Upload Studio sono interessanti anche se un po' limitate.
Chiaramente siamo agli inizi e vedremo altri sviluppi da Sony e Microsoft. PlayStation 4 ha una solida base su cui costruire: la condivisione di video funziona bene su Facebook, c'è supporto per due differenti servizi di live-streaming e il processo di registrazione e upload dei video è molto discreto e per nulla invasivo in confronto al sistema di Xbox One, che ha disperato bisogno di ottimizzazione. La sorpresa del gruppo è ShadowPlay di Nvidia, che ha deciso solo ora di scatenare quest'impressionante encoder hardware disponibile dal lancio della tecnologia Kepler nel marzo del 2012. Anche in questo caso ci sono dei difetti, ma una volta eliminati potremmo essere di fronte al sistema integrato di acquisizione più valido sul mercato.
Traduzione a cura di Emiliano Baglioni.