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Diablo III - prova comparativa

Il gioco di ruolo di Blizzard tira il dado su PS3 e Xbox 360.

Xbox 360 PlayStation 3 PC
Disco 6.9GB 12.8GB 12.5GB (download)
Installazione 6.9GB - 12.5GB (obbligatoria)
Support Surround Dolby Digital Dolby Digital, DTS, 5.1 LPCM, 7.1 LPCM Dipendente dal setup

C'è molto più di un elefante nella stanza, quando si parla della versione console di Diablo 3, la prima avventura sviluppata da Blizzard dai tempi di Lost Vikings 2 nel 1997. A prescindere dal prestigio del gioco, ci siamo chiesti perché ci sia voluto così tanto tempo per realizzare un porting tanto atteso sulle due console più diffuse del pianeta, soprattutto considerando quanto è comodo l'abbinamento tra il concetto di hack'n slash e la possibilità di controllare direttamente il nostro personaggio con il pad di PS3 e Xbox 360. L'interfaccia di gioco è stata condensata in un menu circolare in cui sono state integrate le abilità e oggetti, mentre il combattimento è stato arricchito da una schivata con rotolamento resa in modo molto naturale tramite joypad. Ad una prima vista è chiaro che il motore grafico di Blizzard si comporta bene anche sulle console attuali, ma con il lancio imminente di PS4, ci sono degli svantaggi che potrebbero giustificare la pubblicazione dell'unica versione next-gen per ora in cantiere?

Il primo elemento da appurare riguarda la comparazione con la versione PC del gioco: Diablo 3 si pone probabilmente un vero e proprio testbed per altri titoli basati su questa architettura dando la possibilità a Blizzard di aggiungere o eliminare alcune feature per rendere l'esperienza il più accattivante possibile. Ie versioni console non hanno più il DRM “always online” che affligge la versione PC penalizzando la latenza anche di chi giocava in solitario. Tornando alle origini della serie, ora gli utenti delle versioni console possono permettersi di affrontare l'intera campagna in modalità offline sia da soli sia in modalità cooperativa con altri tre amici in LAN o sullo stesso schermo collegando quattro joypad. Il sistema è semplice ma efficace, e permette di entrare o uscire dalla partita senza alcuna interruzione. Una feature inedita veramente gradita anche perché assente nella release originale per PC.

Anche la casa d'aste è stata eliminata: su PC si trattava di una scelta pensata per tenere i giocatori lontani da eBay e rinchiudere l'economia del gioco all'interno di un sistema confinato. Da allora Blizzard ha ammesso con un certo imbarazzo l'errore compiuto nell'effettuare una scelta così controversa. Su console il problema si pone in modo meno eclatante visto l'ambiente controllato della piattaforme Microsoft e Sony e ripropone con un certo successo l'infrastruttura del mercatino a un pubblico completamente diverso.

Tecnicamente, la versione PC era stata progettata con le DirectX 9 in mente per assicurare la massima compatibilità tra piattaforme e le uscite per PS3 e Xbox 360, sono basate sulla stessa versione del motore. Il gioco da noi testato è quello aggiornato all'ultima patch v1.0.1 su tutti i formati e rimuove la cosiddetta "telecamera dinamica" eliminando quindi la prospettiva finto-isometrica della versione originale per PC a favore di un angolo di visuale molto più basso. Preferenze personali a parte, in un confronto diretto con la versione PC nella nostra galleria comparativa in formato triplo evidenzia in modo inequivocabile come il campo visivo sia stato ridotto in conseguenza del cambio di prospettiva. La visione periferica è quindi penalizzata, rendendo tuttavia la vita più facile a chi intende affrontare le missioni cooperative usando una sola console.

"La risoluzione è impostata a 1120x584 su entrambe le console, ma gli artwork e gli effetti sono molto simili alla versione PC a dettaglio alto così come la velocità di esecuzione a 60 frame al secondo."

Diablo 3 a confronto tra Xbox 360 e PlayStation 3. Usate il pulsante a tutto schermo in concomitanza con quello a 720p per ottenere la migliore esperienza visiva. Date anche un'occhiata alle comparazioni alternative qui sotto per trovare le differenze tra le versioni console e quella PC.Guarda su YouTube

Comparazioni alternative

La risoluzione è un altro elemento molto importante da prendere in considerazione in relazione alle scelte di design di Diablo 3. Su PC lo standard è chiaramente 1080p e permette di raffigurare un'area di gioco molto ampia senza penalizzare i dettagli più fini anche degli oggetti più piccoli. Le versioni console sono invece limitate da una risoluzione nativa sub-HD a 1120x584, compensata da un filtro multi-sample anti-alias a 2x. L'angolo di visuale maggiormente inclinato aiuta a rendere meno evidente la perdita di dettaglio senza penalizzare le prestazioni, un escamotage efficace sopratutto per rendere il gioco fruibile nel coop a schermo singolo quando quattro giocatori stanno menando le mani senza un attimo di pausa.

Questa riduzione di circa il 30% del frame buffer rispetto all'ideale 1280x720 non è certamente una soluzione sul fronte della qualità dell'immagine, ma fortunatamente la perdita di dettaglio non è evidentissima soprattutto quando si combatte nei sotterranei. Le scalettature si notano poco e gli artefatti risaltano solo in prossimità della porte da cui si spandono raggi di luce o in vicinanza di erba o fuoco. La bontà di questo risultato è dovuta sicuramente alla correzione antialias utilizzata in versione multisample, un lusso a disposizione dei soli utenti console. Chi ha acquistato la versione PC può infatti attivare solo l'FXAA, una soluzione non altrettanto efficace penalizzata dal noto effetto collaterale di sfocare leggermente l'immagine. In alcune locazioni specifiche le versioni console denotano qualche imperfezione in più dovuta alla bassa risoluzione, ma in definitiva rendono perfettamente onore alle capacità tecniche di Blizzard nel proporre questa reinterpretazione del mondo fantasy di Sanctuary.

A causa delle differenze nella risoluzione e nell'inquadratura, non è possible effettuare delle comparazioni dirette in gioco tra le build console e quelle PC. L'unica eccezione è rappresentata dalla schermata di creazione dell'Eroe, rimasta praticamente identica attraverso le tre versioni. Qui non mancano le possibilità di confronto di texture map e del dettaglio dei modelli poligonali che risultano essere identici, come anche le particelle alpha che scaturiscono dagli incantesimi. Non c'è praticamente nulla di diverso tra le due versioni console tra loro, sia per quanto riguarda il dettaglio ambientale sia per i personaggi e i mob inseriti nel gioco, a loro volta perfettamente identici a quelli visti su home computer al massimo livello qualitativo.

X360
PS3
PC
Le versioni console di Diablo III usano una risoluzione inferiore, un campo visivo ridotto (FOV) e un'inquadratura posizionata diversamente rispetto a quella PC. Il livello qualitativo di texture e poligoni è tuttavia lo stesso.
X360
PS3
PC
Non ci sono grosse differenze tra la versione PS3 e Xbox 360 di Diablo 3 in termini visivi. L'unico elemento degno di nota sono alcuni fasci di luce sotto le lampade assenti su PS3, un dettaglio molto difficile da notare a occhio nudo.
X360
PS3
PC
La schermata di creazione dell'Eroe tradisce la sostanziale identità qualitativa di texture e modelli dei personaggi tra tutte le piattaforme. Una leggera sfocatura ai bordi è la conseguenza dell'upscale dovuto alla risoluzione inferiore di PS3 e Xbox 360.
X360
PS3
PC
Luoghi molto dettagliati come i cancelli di New Tristram sono resi molto bene ma pagano dazio sul fronte del frame rate e tearing dell'immagine su entrambe le console; l'Xbox 360 se la cava leggermente meglio rispetto alla PS3.
X360
PS3
PC
Gli effetti particellari e il sistema d'illuminazione sono perfettamente identici: la palette di colori di Diablo 3 aiuta a rendere meno eclatanti i fenomeni di aliasing. Solo le porte pervase da luce mettono in evidenza alcuni artefatti che la luminosità del secondo atto tende ad esacerbare.
X360
PS3
PC
Gli spezzoni di full-motion video sono usati raramente ma anche in questo caso il livello qualitativo è identico, al punto da riprodurre gli stessi fenomeni di macroblocking nelle sequenze più impegnative in tutte e tre le versioni del gioco.

Le impostazioni qualitative delle ombre sono da sempre quelle più difficili da combinare nei menu delle impostazioni della versione PC e sono all'origine delle maggiori differenze tra una solida esperienza di gioco a 60fps e una scattosità percepibile quando si vogliono attivare tutti gli effetti. Sorprendentemente, entrambe le versioni console vanno nella direzione della massima qualità possibile a partire dalle luci dinamiche in alta risoluzione generate dal movimento dei nostri personaggi.

Il sistema d'illuminazione è caratterizzato da un filtraggio che ammorbidisce le ombre in movimento, migliorando la resa qualitativa ma soffre di un leggerissimo lampeggio (flickering) assente nella versione PC al massimo livello qualitativo. Si tratta quindi di un setup personalizzato per le versioni console a cavallo tra medio e alto; l'unica differenza degna di nota a separare le tre versioni riguarda le luci direzionali che si spandono dalle lampade su PS3 che non si riflettono sul terreno sottostante al contrario di quanto accade su Xbox 360 e PC. A dispetto di quanto potreste pensare, si tratta di un dettaglio di minore importanza evidente solo mettendo tutte e tre le versioni a confronto a velocità rallentata e in luoghi particolari come New Tristram. In tutte le altre zone l'effetto è meno eclatante.

L'ultimo elemento degno di nota nell'analizzare la qualità dell'immagine di Diablo 3 riguarda la fisica degli abiti e la distruzione degli oggetti: su PC è possibile scegliere tra dettagli alti e bassi che comportano una riduzione del 75% nella precisione delle collisioni. Le versioni console ripropongono l'impostazione più elevata, replicando esattamente lo stesso livello qualitativo di quella PC, anche nel perdurare dei detriti che scompaiono esattamente dieci secondi dopo aver sfasciato urne, tavoli e sedie. Il motore fisico si comporta allo stesso modo nel simulare il movimento dei tessuti, i cadaveri che schizzano in alto dopo incantesimi distruttivi e le pietre tombali disintegrate in seguito a poderose martellate: tutto è identico alla versione originale di Diablo 3, dando l'impressione di una riproposizione completa dell'intero pacchetto fisico.

Diablo 3: analisi della performance

Ad eccezione della risoluzione interna inferiore rispetto a quella presente su PC, abbiamo avuto immediatamente conferma di come Diablo 3 sulle console attuali sia stato portato con grande efficacia sotto il profilo della fluidità. Ci sono infatti ottime notizie per chi aspira ad una perfetta parità di prestazioni visto che su entrambe le console il gioco macina quasi costantemente i 60 fotogrammi al secondo abbondantemente sperimentati su PC. C'è tuttavia una controindicazione e non di poco conto.

Per farla breve, sul fronte della performance il vero problema di Diablo 3 è rappresentato dal tearing dell'immagine che diventa molto evidente nelle scene di combattimento più intense, in particolare quando numerosi nemici vengono sparati per aria in seguito agli attacchi ad area. Nella frenesia dell'azione, il disallineamento che sale e scende sullo schermo tende a notarsi poco, mentre quando si naviga in solitudine in aree semideserte salta più agli occhi. Durante la nostra prova comparativa, l'Xbox 360 si è dimostrata relativamente più a suo agio visto che durante le battaglie di massa il disallineamento è apparso nel 24.1 % dei frame interessati mentre la PS3 si è attestata a un 32.7% di media nelle stesse situazioni.

"Nella frenesia dell'azione, il disallineamento che sale e scende sullo schermo tende a notarsi poco, mentre quando si naviga in solitudine in aree semideserte salta più agli occhi."

Sul fronte della performance, la versione Xbox 360 la spunta su quella PlayStation 3 con un margine medio di 10 fotogrammi al secondo di vantaggio nelle situazioni più critiche e un tearing dell'immagine leggermente meno pronunciato. La maggior parte dei giocatori non noterà la differenza e sopratutto, i 60 FPS vengono mantenuti senza problemi da entrambe le build durante l'esplorazione della maggior parte dei dungeon.Guarda su YouTube

Durante la prima battaglia ai cancelli di New Tristram non solo il tear dell'immagine è evidente ma si notano anche alcuni cali di prestazione che mantengono il frame rate lontano dall'obbiettivo dei 60 FPS. Su PS3 la lancetta della velocità scende sotto i 40 FPS quando l'orda nemica si riversa sul giocatori dalla periferia del villaggio e in questo caso l'Xbox 360 si comporta meglio non scendendo quasi mai sotto i 50. Fortunatamente si tratta di una situazione limitata alla sequenza d'apertura osservata in seguito solo in occasione di scontri con alcuni boss come ad esempio lo Skeleton King. In ogni caso, se alcune zone all'aperto come le Old Ruins e il Cemetery of the Forsaken mostrano qualche incertezza su entrambe le piattaforme, per la maggior parte dell'esperienza di gioco trascorsa ad attraversare dungeon e schiantare nemici, Diablo 3 riesce a mantenere la promessa dei 60 FPS. Niente male, se pensiamo alla qualità dell'immagine e alla disparità tra le caratteristiche hardware delle console attuali e quelle di un PC di fascia media odierno.

Diablo 3: il verdetto del Digital Foundry

In conclusione, possiamo dire che il porting su console di Diablo 3 è un successo pressoché completo anche grazie a modalità multiplayer inedite persino per la versione PC, in particolare la possibilità di giocare in quattro su un unico schermo. L'adattamento del sistema di controllo alle caratteristiche dei joypad con l'introduzione della schivata è veramente azzeccato e dopo pochi minuti verrà assimilato anche dai giocatori meno esperti. La rimozione dell'asta e le profonde modifiche al sistema di looting sono altrettanto benvenute, riuscendo a combinare lo spirito di questo Diablo con quello dei suoi predecessori, aggiungendo un gradito tocco social al supporto multigiocatore.

Sotto l'aspetto puramente tecnico, entrambe le versioni PS3 e Xbox 360 rivaleggiano con quella PC per quanto riguarda le impostazioni elevate di texture, poligoni, fisica ed effetti; solo la gestione delle ombre concede qualcosa al preset più elevato della versione PC. La risoluzione e il campo visivo sono stati ridotti per mantenere la stessa fluidità di gameplay dell'originale: una scelta azzeccata che permette di raggiungere questo obbiettivo con una certa consistenza. Solo la performance è quindi in grado di differenziare realmente le due versioni console del gioco: quella Xbox 360 si propone come la migliore in virtù di un frame rate più consistente nelle situazioni più frenetiche e in occasione di scontri con boss o zone all'aperto tecnicamente impegnative sotto l'aspetto computazionale. Il problema del tearing dell'immagine dovuto alla mancanza della sincronia verticale va tuttavia considerato in entrambi i casi e se proprio non riuscite a tollerare la presenza di righe orizzontali in mezzo allo schermo (e la versione PC proprio non fa al caso vostro) allora sarà il caso di attendere l'arrivo della versione PS4, probabilmente in grado di risolvere questo problema grazie al superiore potenziale grafico del nuovo hardware.

Chi invece non vuole aspettare, farà bene ad accaparrarsi immediatamente una copia del gioco: se la performance è per voi cruciale, non ci sono dubbi sulle qualità della build Microsoft. Prima di mettere mano al portafogli tenete però a mente che la versione PS3 di Diablo 3 offre cinque oggetti esclusivi, non richiede abbonamenti per giocare online e, per quanto assolutamente non confermato, sarebbe plausibile e auspicabile la possibilità di importare il vostro eroe su PS4 e proseguire la carneficina in alta risoluzione.

Supposizioni a parte, queste release PS3 e Xbox 360 di Diablo 3 si sono confermate un successo tecnico di alto profilo per Blizzard che ci fa ben sperare in altri porting qualitativamente simili sulla prossima generazione di console dei suoi franchise di maggiore successo.

Traduzione a cura di Matteo “Elvin” Lorenzetti