PlayStation 3: disco vs. digital delivery
Meglio un download o la copia su disco? La Digital Foundry indaga.
Siamo sempre più vicini all'era in cui tutti i giochi per console saranno disponibili da acquistare via digital delivery, uscendo lo stesso giorno esatto della versione fisica su disco, ma nel frattempo è Sony che guida l'avanguardia in questo settore, offrendo con tempismo uscite su PSN di buona parte degli ultimi titoli PlayStation 3. Il prezzo non è più vantaggioso e non esiste la possibilità di rivenderli, ma i titoli scaricati offrono l'interessante possibilità di girare interamente dal vostro disco rigido, abbandonando definitivamente il lento drive ottico Blu-ray. La domanda, dunque, è: i download da PSN offrono un'esperienza migliore di quelli basati sul disco tradizionale?
È una questione che emerge spesso nei nostri articoli di confronto. L'Xbox 360 consente ai propri utenti di installare i dischi sull'hard drive, offrendo senz'altro un vantaggio in tempi di caricamento, ma principalmente una liberazione dal rumoroso drive DVD. Su PS3, invece, i giocatori sono soggetti alle decisioni dei developer in quanto a installazione dati sul disco rigido, con solo una minima porzione di titoli che supportano le installazioni opzionali. Utilizzare i digital download da PSN restituisce ai giocatori la scelta, e inoltre i possessori di PS3 possono scegliere e utilizzare qualsiasi HD vogliano, essendo liberi di adottare persino una soluzione SSD, per ottenere le performance migliori possibili.
Ma cosa significa questo margine in più di performance durante il gioco vero e proprio? Oltre ai tempi di caricamento, abbracciando la digital delivery possiamo notare miglioramenti al frame-rate, al pop-in delle texture o delle geometrie? Abbiamo deciso di scoprirlo, utilizzando la nostra "instant game collection" di titoli disponibili tramite PlayStation Plus e paragonando quei titoli alle loro versioni su disco. I nostri giochi di riferimento sono Mass Effect 3, Sleeping Dogs, Mortal Kombat e MotorStorm Apocalypse: un buon range di titoli che dovrebbe consentirci di testare sia i tempi di caricamento che lo streaming di asset in-game.
Un'esperienza non libera da intoppi
A parte il fatto che comprare una versione retail su disco vi consente di rivenderla, nonché di archiviare i vostri giochi in forma fisica, c'è una serie di altri problemi che in qualche modo ostacolano la scelta di scaricare un titolo da PSN. In parte, questi problemi derivano dal fatto che il PSN non è veloce come invece dovrebbe essere: abbiamo testato i nostri risultati su una linea ADSL con banda "fino a 20 megabit" e il massimo ottenuto è stato di 12mbps in download, ossia circa 1,5MB al secondo. Effettuato in un momento che immaginiamo fosse particolarmente congestionato, il nostro download di Mass Effect 3 (14GB) ha rallentato ulteriormente, richiedendo ben 6 ore e 17 minuti per essere completato, per una deludente media di 5mbps. Sulla stessa connessione, Steam ottiene 16mbps fissi, con un livello di affidabilità che il PSN non può garantire.
C'è poi da considerare una differenza fondamentale tra Xbox Live, Steam e il PSN in termini di ciò che succede quando i dati vengono decompressi a seguito del loro download. In questo caso, la tecnica scelta da Sony è piuttosto sotto gli standard in termini di efficacia. Steam sembra decomprimere i dati nel momento in cui arrivano, quindi il vostro gioco è pronto a partire non appena il download è completato, mentre Xbox Live non effettua alcuna decompressione: i giochi vengono scaricati nell'equivalente Microsoft del formato ISO, un grosso e semplice file pronto a funzionare. Il PSN offre la soluzione peggiore tra tutte, decomprimendo i dati dopo che il download è stato completato.
A seconda delle dimensioni del download e della quantità di file al suo interno, le installazioni possono richiedere un tempo veramente molto lungo. Questo significa anche che avrete bisogno di spazio aggiuntivo sul vostro disco rigido, che deve ospitare sia il download originale che la sua versione non-compressa (di nuovo, limitazioni che non troviamo su Xbox Live o Steam) finché la decompressione non viene completata. In termini di tempi di installazione, abbiamo effettuato il nostro test due volte: la prima usando l'HD standard da 60GB, la seconda un SSD.
Tempo di download (Ore/Min/Sec) | Dimensioni download | Tempo installazione (HDD) | Tempo installazione (SSD) | |
---|---|---|---|---|
Mass Effect 3 | 02:35:40 | 14336MB | 00:38:14 | 00:37:50 |
Sleeping Dogs | 01:15:22 | 7116MB | 00:18:59 | 00:19:17 |
MotorStorm Apocalypse | 01:13:21 | 6791MB | 00:18:10 | 00:16:49 |
Mortal Kombat | 01:43:17 | 9188MB | 00:23:21 | 00:21:29 |
Ovviamente, più grande è il gioco e più sono i dati da decomprimere, nonché maggiore la possibilità che questi dati siano divisi in più file, e dobbiamo dire che siamo lieti che Sony abbia completamente rivisto la sua strategia per i digital download con la PS4. La situazione attuale è infatti piuttosto negativa. Su una normale PS3, si parla di un tempo medio che va dai 19 ai 38 minuti di attesa prima di poter accedere a quel gioco che avete già impiegato così tanto tempo a downloadare, complice un servizio che chiaramente ha dei problemi nell'utilizzare la piena ampiezza di banda della vostra connessione.
La cosa curiosa è che, anche impiegando un SSD, i risultati ottenuti in quanto a tempi di decompressione sono molto più scarsi di quanto non sarebbero anche su un PC modesto. Abbiamo qualche teoria riguardo al potenziale perché di questo. In primo luogo, tutti i test che abbiamo condotto in precedenza suggeriscono che l'ampiezza di banda dell'hardware PS3 in caso di read/write sequenziali è limitata a circa 12-15MB/s, a prescindere dal tipo di HD o SSD utilizzato. Questo nega larga parte dei vantaggi che si hanno normalmente passando ad una tecnologia a stato solido, visto che persino il più scarso degli SSD lavora ad almeno il decuplo di questa velocità, in ambito PC.
L'unico vantaggio consentito dall'implementazione di una tecnologia SSD in questo caso è l'eliminazione virtuale dei tempi di ricerca: il procedimento di muoversi da un file al successivo. Su un HD tradizionale, la testina si muove sulla superficie del disco, un processo che richiede tempo. La stessa azione non ha assolutamente alcuna latenza su di un SSD, velocizzando notevolmente il processo, a seconda di quanti file sono contenuti dal supporto: più file ci sono, maggiore è il vantaggio che deriva dall'implementazione di un SSD. Il mistero che non possiamo spiegarci è, però, come mai Sleeping Dogs sia stato più lento su un SSD: tutti gli altri risultati mostrano come un disco a stato solido offra risultati migliori, anche se non di molto.
Girare da HD migliora l'esperienza di gioco?
Gli sviluppatori possono scegliere se offrire agli utenti la possibilità di scaricare una parte dei dati di gioco su HD in modo da migliorare la performance: Ridge Racer 7 è stato il primo gioco a supportare questa funzionalità, e Gran Turismo 5 è uno dei titoli che ne hanno beneficiato maggiormente. Ora, la domanda è: perché questa tecnica non è sfruttata di più dagli altri developer? La nostra indagine sui titoli disponibili ha suggerito che, sebbene ci siano vantaggi in termini di caricamenti con le installazioni opzionali, i miglioramenti dal punto di vista del gameplay sono veramente esili.
Il che non significa che siano del tutto assenti. Prendiamo ad esempio Mass Effect 3. La versione su disco non installa nulla sull'hard drive (anche se sospettiamo che la cache dell'HD sia in qualche modo stressata). Ora, generalmente parlando, giocando da disco il pop-in delle texture non è un problema serio, ma nelle aree in cui una nuova location viene caricata vediamo invece un caricamento delle texture più rapido da HD e ancora più veloce da SSD. Un effetto simile avviene anche in Sleeping Dogs, anche se non parliamo di differenze particolarmente notevoli, mentre in MotorStorm: Apocalypse alcuni elementi sembrano arrivare su schermo un istante prima nella versione PSN che non in quella su disco. Ovviamente, Mortal Kombat carica direttamente in RAM e non sfrutta lo streaming dati, a meno a quanto possiamo sapere noi, quindi una volta in-game non c'è differenza nel giocare da disco o da HD.
Siamo abbastanza sicuri, dunque, del fatto che per la maggioranza dei giochi non cambi molto tra avere la versione su disco e quella scaricata da PSN, il che forse non vi sorprenderà. In fondo, i developer creano i loro titoli pensando all'ampiezza di banda offerta dal drive Blu-ray, e nei casi in cui c'è bisogno di maggiore velocità prevedono comunque un'installazione forzata su disco rigido.
Quindi, a conti fatti, per la maggior parte dei giochi veramente impegnativi (che dunque richiedono un'installazione su hard disk), stiamo paragonando HD con HD, installazione totale contro installazione parziale, volendo. Non è una sorpresa che le differenze siano microscopiche, e che la maggior parte dei benefici derivi unicamente dai tempi di caricamento, in particolare per quanto riguarda quei giochi che non hanno installazione obbligatoria.
Ecco la tabella riassuntiva in termini di tempi di caricamento durante i nostri test. C'è un notevole miglioramento nel passare da HD a SSD, ma niente che possa cambiare l'esperienza di gioco in modo realmente significativo, e di certo nulla di sufficiente a convincerci a rinunciare al diritto di rivendere i nostri giochi. Detto questo, avere un'opzione a livello di OS per scegliere se installare i propri giochi o meno sarebbe molto apprezzabile.
Disco | Hard Drive | SSD | |
---|---|---|---|
Mass Effect 3: caric. iniziale (min/sec) | 00:26 | 00:21 | 00:20 |
Mass Effect 3: Caric. gameplay | 00:10 | 00:10 | 00:08 |
Sleeping Dogs: caric. iniziale | 00:14 | 00:14 | 00:11 |
Sleeping Dogs: caric. gameplay #3 | 00:03 | 00:02 | 00:01 |
MotorStorm Apocalypse: Quick Race | 00:25 | 00:18 | 00:12 |
MotorStorm Apocalypse: Festival Race | 00:43 | 00:28 | 00:22 |
Mortal Kombat: caric. gameplay #1 | 00:13 | 00:09 | 00:09 |
Mortal Kombat: caric. gameplay #2 | 00:13 | 00:11 | 00:10 |
Ma ci sono dunque occasioni in cui un SSD può veramente fare una differenza tangibile? Esiste una ristretta cerchia di titoli che mettono veramente a dura prova gli HD, e in questi casi un disco da 7200rpm o ovviamente un SSD può offrire un buon salto di performance. I tempi di caricamento di GT5 ne risultano nettamente migliorati, per esempio, mentre Rage di id Software, con tutti i suoi problemi di pop-up delle texture, viene realmente trasformato dal passaggio ad un SSD.
Il famigerato bug di Skyrim (ora per la maggior parte risolto con una patch), in cui il gioco sembrava usare l'HD come un livello aggiuntivo di cache, è un altro caso in cui il passaggio da HD tradizionale a SSD ha rappresentato un miglioramento notevole. Lo stesso problema si è manifestato sia in Fallout 3 che in New Vegas e non è mai stato patchato, quindi, se state ancora giocando quei titoli e la vostra performance è scadente, un SSD potrebbe aiutarvi a risolvere il problema. A parte questi casi specifici, però, l'implementazione di un SSD su PS3 appare nel complesso una spesa scarsamente motivata.
Cosa succederà con la next-gen?
Con l'arrivo della PlayStation e dell'Xbox di nuova generazione, tutto cambierà. I paragoni tra disco e hard drive diventeranno per la maggior parte irrilevanti, in quanto sembra che sia Sony che Microsoft abbiano deciso che ogni gioco dovrà essere completamente installato su HD. Per evitare di creare lunghi e noiosi tempi di attesa, sembra che la strategia prescelta sia quella di installare i titoli nel mentre vengono giocati, la cosiddetta installazione "stealth".
Gli sviluppatori hanno già sperimentato con questa tecnica su PlayStatoin 3: Dragon's Dogma si comporta esattamente così, come anche una serie di titoli Unreal Engine 3 (tra cui X-Men Origins: Wolverine). La decompressione hardware è integrata a livello hardware in entrambe le console next-gen, il che sta a significare che l'idea di copiare migliaia di piccoli file in stato non-compresso sul proprio HD (Gran Turismo 5 ne copia più di 8.000!) dovrebbe essere una cosa del passato: teniamo le dita incrociate.
L'aggiunta piuttosto interessante è che le installazioni stealth sembrano essere state estese anche ai titoli in digital delivery, dunque una parte del gioco si scaricherebbe in RAM e noi potremmo provare quella mentre il resto del download/installazione prosegue in background. Resta da vedere se le attuali linee ADSL saranno veloci abbastanza da reggere il passo di questo sistema.
La direzione intrapresa dai creatori delle piattaforme è chiara: si mira ad eliminare il collo di bottiglia dato dai drive ottici, con un impiego maggiore degli hard drive ma al tempo stesso senza che i giocatori debbano attendere lunghi tempi di installazione. Sarà interessante vedere se i titoli potranno essere divisi in "spezzoni" che si possano scaricare singolarmente in modo abbastanza veloce da garantire un'esperienza immediata e fluida, ma in teoria è proprio questo l'approccio ideale per eliminare quegli "intoppi" che al giorno d'oggi caratterizzano l'esperienza della digital delivery e la rendono frustrante. Speriamo solamente che sia Microsoft che Sony ci permettano stavolta di utilizzare gli HD che preferiamo, senza imporre soluzioni proprietarie...
Traduzione a cura di Luca Signorini.