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I giochi Xbox progettati a 30fps potrebbero girare a 60fps su console next gen? - articolo

Un caso di compatibilità 'a posteriori'.

La retrocompatibilità di Xbox One è ormai una cosa data per certa di questi tempi, ma non dimentichiamoci la grandezza di questo traguardo: anche il modello standard Xbox One S ha la capacità di surclassare l'hardware originale dal punto di vista prestazionale di CPU e GPU, con la maggior parte dei titoli che girano più vicini al loro frame-rate target di quanto riuscissero a fare sulla piattaforma originale. Ma realmente, quanto più velocemente potrebbe girare un titolo Xbox 360 se il tetto dei 30fps imposto dallo sviluppatore venisse rimosso? E c'è la possibilità per i giochi moderni di avere modalità opzionali di performance che vengano pienamente sfruttate sull'hardware del domani?

È un argomento che abbiamo preso in esame recentemente guardando come Ghost Recon Advanced Warfighter gira sull'hardware di Xbox One dopo la sua recente release retrocompatibile. Si tratta di un titolo realizzato nel primo anno di vita della Xbox 360, precisamente risalente al marzo 2006, a pochi mesi dal lancio della console. È anche notevole il fatto che giri a 60 frame per secondo su Xbox One X, quando le analisi prestazionali mostrano che il gioco originale avesse un frame-rate target di 30fps sulla console originale. Quindi che cosa sta accadendo qui? Microsoft sta forse sperimentando un suo emulatore fatto in casa e sta rimuovendo il limite di fotogrammi al secondo imposto dallo sviluppatore originale? E questo trattamento sarà esteso ad altri titoli che verranno?

A prima vista, sareste indotti a pensare che non sarà così, ma stando alle nostre approfondite analisi sul modo in cui il gioco funziona su Xbox 360, c'è possibilità che l'emulatore di Microsoft lavori esattamente come dovrebbe e che il grosso incremento di performance in GRAW rappresenti un caso isolato. Anche se la maggior parte del gameplay sulla console originale sembra girare a 30fps, o spesso a un frame-rate inferiore, ci sono poche increspature nelle performance, che vedono il gioco rompere numerose volte il suo limite di 30fps, situazione spesso accompagnata da tearing dello schermo. Le risorse di potenza extra offerte da Xbox One X sembrano assicurare che quei casi limite su Xbox 360 diventino la norma, con il v-sync forzato dell'emulatore che risolve i problemi di tearing.

Dal canto suo, l'Xbox One S fa girare il gioco pure a frame-rate sbloccato, ma finendo spesso nella cosiddetta 'terra di nessuno', ovvero la soglia tra i 40 ed i 50fps, chiaro segno della potenza extra per CPU e (soprattutto) GPU disponibile su Xbox One X. Per quanto trasformata sia l'esperienza sulla console ammiraglia di Microsoft, è bene sottolineare che non si raggiungono ancora i 60fps bloccati: le ampie aree aperte e piene di trasparenze alpha possono ancora causare dei problemi. Siamo di fronte a un caso che incuriosisce dal punto di vista tecnico più che a un gioco che vale assolutamente la pena di giocare con la retrocompatibilità: l'esperienza di gioco è decisamente semplicistica ed i controlli a dir poco laggosi nonostante i 60fps. E per quanto riguarda come siano possibili i 60fps sotto emulazione andando oltre il limite dei 30fps, è senz'altro imputabile al fatto che il gioco non sia esattamente avido di risorse CPU: l'IA è poco avanzata, le ambientazioni sono semplici ed è un gioco cross-gen, visto che il titolo è apparso anche su PS2 e sulla prima Xbox.

Uno sguardo al notevole boost di rame-rate su Xbox One di Ghost Recon Advanced Warfighter, con un approfondimento sui più ampi potenziali di sviluppi della retrocompatibilità in futuro.Guarda su YouTube

Ma questo concetto di far girare i titoli Xbox 360 al doppio del frame-rate originale di 30fps è complesso, e qui sorge dunque spontanea la domanda: 'gli sviluppatori stanno valutando l'inclusione di un'opzione per il frame-rate sbloccato nei giochi di oggi, da includere nell'hardware di domani (non su quello odierno)'? Abbiamo una serie di esempi provenienti dall'era Xbox 360 che illustrano i pro e i contro di questa feature.

Prendete ad esempio BioShock. La release originale Xbox 360, non il remaster. Include di default un'opzione per il limite di 30fps, ma questa opzione esiste per essere disattivata. Aggiunge anche il v-sync e presumibilmente è stata inclusa per offrire un'esperienza opzionale simile a quella offerta su PC. Le performance sono decisamente variabili e c'è del tearing costante. Ma su Xbox One X il gioco gira quasi sempre bloccato a 60fps e la console offre decisamente la migliore esperienza. D'altro canto, GTA 4, che gira sbloccato di default su Xbox 360, su Xbox One X ha un frame-rate molto variabile causato dal collo di bottiglia della CPU nei confronti della GPU. In questo particolare caso, un'opzione per il limite di 30fps avrebbe giovato immensamente per fornire un'esperienza consistente (e Red Dead Redemption ne costituisce un esempio perfetto, avendo aggiunto un limite di rame-rate con la retrocompatibilità).

Andando quindi avanti, c'è forse la sensazione che Microsoft possa considerare d'introdurre l'opzione per la rimozione dei limiti prestazionali nei titoli attuali sulle console next-gen. Qualcosa di miracoloso, dato che i cluster della CPU AMD Jaguar delle console della famiglia Xbox One sono capaci di surclassare il processore Xenon presente nella Xbox 360, almeno stando ai risultati ottenuti con le performance sbloccate in GTA4, per esempio. Ma la nuova ondata di console offrirà un vero salto generazionale dal punto di vista della potenza CPU, congiuntamente a un ulteriore step nelle capacità delle GPU. Siamo sicuri che ci saranno molti titoli con limiti tecnici che impediranno la sostenibilità dei 60fps, ma ricordiamoci che i titoli che vanno sotto il programma di retrocompatibilità vengono testati da un team di 100 persone, e potranno essere operate delle modifiche all'emulatore se necessario. Se i 60fps funzioneranno, potrebbe essere introdotta un'opzione selezionabile simile a quella introdotta con le modalità performance/grafica che troviamo sugli attuali titoli X-enhanced.

E muovendoci oltre l'Xbox 360, c'è anche un'interessante decisione da prendere per i titoli odierni: li considereranno introducendo feature nell'oggi con futura compatibilità in mente? Per certi versi sta già accadendo, considerando il supporto crescente per lo scaling dinamico della risoluzione (DSR). Con l'arrivo di Xbox One X, abbiamo visto giochi già sul mercato, tra cui Call of Duty Infinite Warfare, Doom, The Witcher 3 e Halo 5 beneficiare enormemente dalla potenza extra della GPU e massimizzando la risoluzione anche prima delle release delle rispettive patch per Xbox One X.

The Witcher 3 su Xbox One X si focalizza sul supporto alla risoluzione 4K, ma c'è anche una nuova modalità a frame-rate sbloccato. I risultati di quest'ultima non sono brillanti sull'hardware di oggi, ma potrebbero migliorare sensibilmente con l'hardware che verrà.Guarda su YouTube

Ma la domanda è piuttosto se i titoli a 30fps di oggi potrebbero anche offrire opzioni per il frame-rate sbloccato, proprio come BioShock su Xbox 360. In quel periodo, Irrational Games non avrebbe mai potuto immaginare che il proprio titolo avrebbe potuto girare così tanto meglio su un hardware next-gen, ma gli sviluppatori di oggi sanno che i loro giochi attuali avranno accesso a potenza aggiuntiva sulle console Xbox del futuro, e forse c'è un'opportunità di sapere che tipo di incremento prestazionale potrà fornire l'hardware Xbox del futuro.

Ma, allo stesso modo, è bene ricordarci che alcuni titoli sono semplicemente fatti per girare a 30fps, disegnati con questa scelta tecnica. Per esempio, Horizon Zero Dawn su PS4 Pro ha una modalità performance che non sblocca il frame-rate, ma agisce fornendo un gameplay assolutamente bloccato al frame-rate target. La tecnologia di Guerrilla utilizza i cicli di CPU liberi all'interno dei 33.3ms del rendering del fotogramma per stremmare in maniera opportuna i dati del mondo open world in anticipo, e sbloccare il limite dei 30fps avrebbe reso impossibili gli effetti aggiuntivi realizzati tramite l'engine. Ciò non equivale a dire che i 60fps non siano possibili con il giusto balzo di potenza CPU, ma probabilmente richiederebbe un lavoro ulteriore da parte dello sviluppatore, una patch dedicata in sostanza.

Concludendo, i risultati visti in Ghost Recon Advanced Warfighter rappresentano una vetrina affascinante di un potenziale "what if" futuro, e con Microsoft che pubblica release retrocompatibili in modi nuovi e interessanti, forse il boost di 9x nella risoluzione visto in particolare nei titoli Xbox 360 X-enhanced potrebbe anche evolversi per includere una risoluzione temporale 2x sull'hardware next-gen. Ma rimane da vedere se gli sviluppatori vorranno essere coinvolti nell'inevitabile lavoro di sviluppo ulteriore per il supporto dei titoli moderni sull'hardware di domani. Ma almeno, le modalità a frame-rate sbloccato di Xbox One X, come quella di The Witcher 3 ad esempio, offrono un'interessante alternativa per i giochi di oggi, ma sicuramente il meglio verrà espresso con l'hardware console che verrà fra qualche anno.