L'upgrade 'next-gen' di GTA 5 è la versione migliore in assoluto, ma si poteva fare di meglio - Analisi comparativa
La versione PS5 confrontata a quella PS4 e a quella PC maxata.
Grand Theft Auto 5 è arrivato questa settimana con un nuovo aggiornamento realizzato apposta per sfruttare le capacità delle console di nuova generazione. Si tratta di un evento quasi senza precedenti, visto che parliamo di un titolo lanciato nel 2013 su PS3 e Xbox 360, che poi era stato già potenziato una volta per adattarsi alla generazione successiva (PS4 e Xbox One) e PC. Con l'arrivo di questa nuova edizione premium, il best seller di Rockstar arriva quindi sulla sua terza generazione di console con tre modalità di rendering, tra cui una pensata per sfruttare il ray tracing accelerato in hardware.
Ci occuperemo del confronto tra le piattaforme in un articolo separato (abbiamo ricevuto il codice solo pochi giorni prima della release ed è un lavoro che richiede tempo) quindi oggi ci concentreremo su quello che offre la nuova versione in confronto a quelle già sul mercato. Se venite da console last-gen, che tipi di upgrade riceverete? E se avete giocato a lungo sulla versione PC che è abbondantemente scalabile, quanto questa versione per console di nuova generazione si avvicina all'esperienza PC maxata? Per i nostri test ci siamo concentrati sulla versione PS5, e ci siamo resi conto che il nuovo hardware offre un'esperienza decisamente migliorata già prima d'iniziare a giocare.
Non stiamo parlando solo dei caricamenti ma anche dell'installazione. Dopo aver scaricato GTA5 su PS5, abbiamo scoperto che era necessario un'ulteriore attesa per l'installazione, attesa che è durata oltre un'ora! Su PS5 tutto questo è solo un brutto ricordo: basta premere 'gioca' e veniamo portati in un video introduttivo, e da lì ai menu a 60fps. I menu a 60fps potranno non sembrare una gran cosa, ma contestualizzando il fatto che girano a 30fps su console last-gen e anche su PC, allora il discorso cambia. Serve un passaggio in più per accedere al Rockstar Social Club (evitabile se non siete interessati al multiplayer), ma per passare dal menu alla modalità storia servono circa 20 secondi, quando lo stesso processo richiede ben due minuti sul PC che usiamo per i test, e molto di più su PS4.
Vengono offerte tre differenti modalità di rendering: fedeltà a 4K30, performance a 1440p60 e performance RT (anch'essa a 1440p60). Queste modalità ad alto frame-rate rappresentano un altro palpabile miglioramento rispetto alle versioni last-gen, che erano limitate a 30fps. Ovviamente ci sono anche upgrade alla grafica, ma il raddoppio del frame-rate pone fine a uno degli annosi problemi di GTA5, ovvero il suo input lag molto alto. Questo è infatti inaccettabile al giorno d'oggi e appena sopportabile a 60fps.
Rockstar ha inoltre migliorato l'implementazione a 60fps rispetto a quella fruibile su PC. Su quest'ultima piattaforma è infatti possibile giocare a 60fps e oltre, ma c'è un problema: le animazioni dei personaggi non giravano alla stessa velocità di refresh. Un miglioramento quindi, ma non ancora perfetto visto che gli effetti dei vestiti e altre animazioni girano ancora a un frame-rate minore. Nonostante queste sbavature, siamo di fronte a un buon upgrade rispetto al PC e a un passaggio dalla notte al giorno rispetto alle console last-gen.
Oltre alla fluidità maggiorata ci sono anche modifiche al rendering delle immagini. Su last-gen il motion blur era basato sul movimento della telecamera, mentre nella nuova versione viene applicato il motion blur per-object a tutto il gioco. Si nota più a 30fps che a 60fps, e infatti è una modifica che conferisce più fluidità apparente allo stesso refresh 30fps delle versioni last-gen.
Un altro aspetto di questa sensazione di fluidità è dovuto ai miglioramenti alla qualità dell'immagine. Su PS4 il gioco girava a 1080p con un semplice effetto FXAA, che era tipico delle release di quell'era perché era poco impattante sulle risorse, ma di contro causava artefatti di dithering, shimmering e stabilità generale. La versione PC aveva introdotto il più avanzato MSAA e una soluzione temporale TXAA per le GPU Nvidia, ma il FXAA rimaneva a disposizione come opzione. Quindi l'utente aveva la facoltà di migliorare la qualità rispetto alle versioni console, ma l'impatto sulle prestazioni era notevole. La versione PS5 introduce una soluzione di anti-aliasing temporale in linea con la tecnologia odierna, simile a quella impiegata in Red Dead Redemption 2. Grazie a questa scelta tecnica, gli artefatti e il rumore vengono quasi completamente eliminati, al punto che la versione PS5 a 1440p di GTA5 sembra migliore di quella PC a 4K nativo.
E quindi quale delle tre modalità di rendering dovremmo scegliere? Quella fedeltà è compromessa dall'input lag più alto, mentre tra le due modalità performance consigliamo quella ray tracing. Questa implementazione accelera in hardware solo le ombre, nello specifico le ombre generate dal sole (quelle negli ambienti interni sono standard shadow map, anche se ad alta qualità e con un filtraggio decente). Le ombre ray traced inoltre riducono enormemente gli artefatti generati dalle ombre standard, al punto che le cascade shadow ad alta qualità sembrano molto peggiori di quelle RT se osservate a distanza. Le ombre di piccoli oggetti vengono inoltre riprodotte correttamente, mentre spesso spariscono con le shadow map, un effetto chiamato 'Peter Pan' in gergo. Questo termine descrive il modo in cui la luce s'insinua tra gli oggetti ma l'area di contatto non può essere renderizzata correttamente.
Le ombre ray traced non hanno questo problema e riproducono correttamente lo smussamento delle ombre: più un'ombra è distante dall'oggetto che la causa e più diventa diffuso l'effetto. La versione PC offre la tecnologia Nvidia PCSS, un tentativo di simulare questo effetto, ma è esattamente un tentativo più che un metodo efficace. Per la sua epoca era molto avanzato, ma rispetto al RT la differenza in realismo delle ombre è evidente. Le ombre RT sono quindi valide ma non sono renderizzate a piena risoluzione.
Finora, la nuova release di GTA5 sorprende a vari livelli, ma ci sono diversi aspetti della presentazione figli della natura vecchia di due generazioni che ci piacerebbe fossero migliorati. Per cominciare il filtraggio anisotropico, che non sembra migliorato rispetto a quello della generazione precedente. Poi c'è il livello generale di LOD e distanza di rendering. Ci ricordiamo bene delle discussioni riguardanti la densità dell'erba che era migliore su PS4 rispetto a Xbox One, con la versione PC che portava questo aspetto a un livello ancora superiore. Ebbene, in tutte le modalità a 60fps, la versione PS5 di GTA5 ha la stessa qualità dell'erba della versione PS4, notevolmente inferiore rispetto a quella PC a preset high o ultra. Sicuramente l'erba è notoriamente un effetto esoso di risorse, ma non ce lo aspettavamo in un porting potenziato di un gioco proveniente da due generazioni addietro.
La complessità dei poligoni non vede miglioramenti rispetto alla versione PS4, mentre il gioco su PC presenta elementi molto più dettagliati a distanza e un open world decisamente più ricco e denso. L'unico modo per aumentare il livello di dettaglio è giocare in modalità fedeltà, che però gira a 30fps. Qui l'erba viene potenziata ma i LOD a distanza non ricevono upgrade. Oltre a questi aspetti citati, non ci sono grosse differenze tecniche con la versione last-gen, salvo qualche piccola rifinitura come il depth of field a distanza, ma si tratta di cose marginali e che non si notano senza andarle a cercare.
La versione PlayStation 5 offre upgrade agli input sfruttando il DualSense, ma non li descriveremmo essenziali. Questi coinvolgono specialmente la guida dei veicoli, con i grilletti che governano freno e acceleratore che offrono diversi gradi di resistenza e i feedback aptici che generano vibrazioni diverse in base al fondo stradale. Sono più che altro piccole modifiche che rendono l'esperienza più piacevole ma a cui non si fa molto caso dopo le prime sessioni di gioco.
Dal punto di vista puramente tecnico, riteniamo che il nuovo Grand Theft Auto 5 sia la migliore versione del gioco: rappresenta un grosso upgrade rispetto alle versioni last-gen e per certi versi è pure migliore del gioco per PC. L'aggiunta del motion blur che aumenta la sensazione di fluidità e le sequenze cinematografiche rifinite, a cui si aggiungono le nuove tecniche di anti-aliasing temporale, sistemano molti dei problemi storici che affliggevano il gioco sin dalla sua release su PS360. E anche se è vero che la versione PC è in grado di offrire una qualità ancora maggiore, fatta eccezione per il LOD, sono cose che raramente si notano nella frenesia dell'azione di gioco. Rimane però la sensazione che Rockstar avrebbe potuto osare di più. In sostanza, non aspettatevi assolutamente un upgrade dell'entità di Metro Exodus Enhanced Edition. All'atto pratico, come upgrade next-gen abbiamo solamente i 60fps, un po' di ray tracing e qualche rifinitura generale.