Halo Infinite: le modalità performance brillano su Xbox Series X e Xbox One X
Un selettore generazionale 120fps/60fps che funziona molto bene.
Gli ultimi test tecnici di Halo Infinite sono andati a pieno regime. Lo scorso weekend l'azione si è svolta in un tris di mappe che avevamo visto già nella prima preview, e in nuove mappe inedite, oltre che tramite opzioni di allenamento offline e sulla nuovissima mappa "Behemot". Stando a quello che abbiamo visto giocando, le versioni console sono quelle che impressionano maggiormente, e ci sono anche buone notizie per quanto riguarda le modalità di performance su Xbox Series X e, forse inaspettatamente, anche su Xbox One X.
Comunque, la verità è che per grandi linee l'aspetto tecnico di Halo Infinite è in gran parte rimasto inalterato dal debutto della fase di testing multiplayer. Quindi, ricapitolando, La versione Xbox One S è quella più problematica. Tenta di girare a 1080p ma è attivo un aggressivo algoritmo di scaling dinamico della risoluzione che agisce indipendentemente sul numero dei pixel degli assi orizzontale e verticale. Il risultato visivo può apparire piuttosto grezzo e la situazione non è aiutata da un limite di frame-rate di 30fps implementato con parecchia instabilità. Ma è sempre Halo Infinite, è giocabile anche se sarete svantaggiati rispetto agli utenti Xbox con macchine migliori, il gioco nonostante tutto è godibile.
E su Xbox Series S? Anche qui la situazione è pressoché immutata rispetto alla prima volta che abbiamo visto girarvi il codice multiplayer del gioco, che si aggiorna a 60fps. Non si ambisce al 1440p, ma ci si accontenta di un'esperienza a 1080p solida: anche se è attivo il DRS, è raro trovare situazioni in cui entri in gioco in maniera aggressiva. La modalità a 120Hz disponibile nella prima fase di test è stata rimossa. Peccato perché in quell'occasione era più stabile rispetto alla sua equivalente su Series X, anche se poteva causare dei cali di risoluzione fino a 540p. Forse per questo motivo 343 Industries sta avendo dei ripensamenti.
Nel frattempo, la modalità performance della Series X è in uno stato decisamente migliore rispetto al passato. Fatta eccezione per qualche salto di frame (essenzialmente invisibile per l'occhio umano), siamo di fronte a un gameplay a 120fps bloccati con un DRS attivo che opera in una finestra di risoluzione compresa tra 1080p e 1440p. A parte le animazioni a 60fps, movimenti e fluidità sono eccellenti, la grafica tiene bene nonostante le fluttuazioni di risoluzione e nel complesso questa modalità di rendering è un trionfo. La cosa interessante è che si può accedere a questa modalità tramite un selettore qualità/performance che non funzionava affatto nella prima anteprima. Adesso l'interruttore è funzionale, ma a patto che abbiate selezionato l'output a 120Hz nella dashboard. Se invece avete selezionato l'output a 60Hz, avrete accesso solamente alla modalità qualità, che sembra offrire una risoluzione dinamica compresa tra 1800p e 2160p. Entrambe le modalità girano senza intoppi e al momento la Series X offre l'esperienza migliore su console.
Ma forse la più grande sorpresa nell'ultima fase di test è stata la versione Xbox One X, che ha impressionato nel suo debutto con una qualità grafica simile a quella ottenibile su Series X ma con un frame-rate limitato a 30fps (anche se con meno problemi di regolarizzazione rispetto alla One S). Quindi la veste estetica è ottima, ma sostanzialmente uno sparatutto in prima persona che gira a 30fps non va molto bene e vi pone in svantaggio rispetto a chi gioca su Xbox next-gen. Anche qui l'interruttore qualità/performance è stato aggiustato e la seconda opzione permette di giocare a 60fps, anche se non sono stabili quanto su Series X/S. Questa modalità sembra simile a quella della Series X ma con frame-rate dimezzato, visto che la risoluzione è identica: DRS 1440p-2160p. I 60fps tengono bene anche nella mappa Behemot, più aperta e piena di veicoli. Le performance possono calare nella sfera dei 50fps, ma il miglioramento al gameplay rispetto alla modalità qualità è sensazionale.
Stando a quanto visto finora, tuttavia, è la versione PC a preoccupare. Prima di tutto, per far girare il gioco con v-sync su uno schermo a 60Hz serve utilizzare il limite di 60fps in-game, che però sembra bloccare a 57-59fps invece che a 60, causando un ovvio stuttering ovviabile solo disattivando il v-sync dal pannello di controllo della GPU. Le animazioni delle armi in prima persona sembrano aggiornarsi a una frequenza minore rispetto al refresh del gioco, ma la cosa assurda è che abbiamo riscontrato che una RTX 3090 non riesce a far girare il gioco a 120fps fissi nemmeno a qualità bassa, suggerendo un collo di bottiglia lato CPU.
Non è tutto da buttare comunque, visto che questi sono gli unici problemi iscontrati e la componente multiplayer di Halo Infinite sta prendendo forma molto bene su console. Togliendo l'aliasing che affligge la versione base Xbox One, tutte le altre console offrono buone chance di godersi il gioco, che risulta brillante, veloce e reattivo. La versione Xbox One X sicuramente è quella che ci ha stupito di più, ed è bello vedere che le capacità di questa macchina non siano passate in secondo piano ora che le Xbox Series hanno preso il palcoscenico. In molti aspetti, la versione Xbox One X offre una qualità grafica migliore della Series S, anche se il frame-rate fisiologicamente non può che essere più basso e instabile.
Tirando le somme, nonostante le console last-gen presentino texture talvolta rozze e spigolose e selettori performance/qualità che non funzionano intuitivamente richiedendo il reset del gioco, il debutto di Halo Infinite in versione multiplayer su queste console è stato solido quando lo abbiamo visto per la prima volta, ed i miglioramenti apportati nell'ultima fase di test sono notevoli. Gli utenti PC hanno bisogno di un codice da un insider avente già accesso, ma se avete una console Xbox basterà scaricare l'app Insider e dovreste poter accedere alla prossima fase di test.