Nintendo 3DS
Cosa aspettarsi dal gioiellino Nintendo?
Come già saprete, Nintendo ha appena annunciato la sua nuova console portatile, il 3DS, che sarà presentata a giugno nel corso del prossimo E3. Stando alle parole rilasciate dalla casa di Kyoto, l’inedito handheld sarà in grado di far girare giochi in 3D senza l’ausilio di occhiali.
Non è certo la prima volta che la compagnia mette piede in ambito 3D, e alcuni di voi certamente ricorderanno i mal di testa provocati dal Virtual Boy, bizzarro dispositivo (montava un processore a 20 MHz con appena 1KB di cache), capace di fornire una visione stereoscopica con immagini monocromatiche. Il Virtual Boy fu un disastro ma rimane nonostante tutto un coraggioso tentativo di guardare al futuro. Nella vita si vince e si perde, ma Gunpei Yokoi rimarrà comunque nei nostro cuori.
È altamente improbabile che Nintendo commetta nuovamente gli errori del passato, soprattutto quando in ballo c’è il brand di una console che non solo si è imposto in maniera globale quale vero e proprio fenomeno commerciale, ma che ha anche saputo riscrivere le regole del videogioco, soprattutto in termini di fruizione. Il DS è stato (e continua ad essere) una significativa rivoluzione del videogioco, ed è ovvio che Nintendo farà di tutto per mantenere la giusta rotta nell’immediato futuro.
La storica compagnia giapponese non ha mai voluto rischiare troppo in termini di hardware, la sua politica fino ad ora è stata quella di adoperare hardware collaudato e di utilizzarlo (e “interpretarlo”) a favore dei videogiochi, prendendo tutte le precauzioni del caso. Persino la rivoluzione del touch-screen è arrivata a seguito dell’implementazione su innumerevoli dispositivi precedenti al DS. Nulla che vada a sminuire le felici intuizioni messe in atto su DS e Wii, questo è certo.
Per la nuova console portatile Nintendo ha siglato tre anni fa una partnership con NVIDIA per l’utilizzo della tecnologia Tegra, già presente nei dispositivi handheld più sofisticati. Badate però, Nintendo si è riservata il diritto di implementare il potente hardware NVIDIA secondo le proprie specifiche esigenze: ciò significa che avrà la possibilità di effettuare qualsiasi “retool” ritenga necessario.
Per darvi un piccolo assaggio di ciò “che potrebbe offrire” la nuova console Nintendo vi presentiamo il video qui di seguito, in cui viene mostrato un titolo del catalogo DSiWare, disponibile unicamente in suolo nipponico.
Il funzionamento è semplice: la camera del DSi rileva i movimenti effettuati sulla console e il tutto viene poi codificato in tempo reale mutando il senso di prospettiva all’interno del gioco. Non c’è nulla che vada oltre lo schermo, più che altro il sistema offre un senso di profondità comunque ben visibile. L’illusione è nonostante tutto maledettamente efficace, soprattutto tenendo conto delle attuali specifiche del DSi.
A questo punto ci si potrebbe legittimamente chiedere: perché non implementare sin da ora tale tecnologia sui modelli già in commercio, invece di investire nuove risorse per l’ennesimo cambio di piattaforma? Il perché è presto detto: tale tecnologia non potrebbe funzionare per ogni tipo di software, e del resto l’utilizzo della videocamera potrebbe svolgersi solo in presenza di luce sufficiente al rilevamento. Non è un caso che la nuova periferica Sony sia stata dotata di globi luminosi alle sue estremità.
La soluzione più ovvia sembra pertanto quella di implementare un sensore di movimento capaci di reagire istantaneamente ai movimenti della console, a prescindere da eventuali fonti luminose, esattamente come avviene per i controller PS3 e per i moderni cellulari touch-screen.
Resta poi il problema di come funzionerà l’effetto ottico su uno schermo portatile, senza il bisogno di alcun ausilio da parte di occhiali specifici. Anche in questo caso, Nintendo dovrebbe limitarsi a utilizzare tecnologie esistenti e collaudate. Il sito 3dgci.com offre in questo senso una panoramica abbastanza esauriente sulle possibili implementazioni adottate dalla compagnia. La risoluzione di questi schermi è generalmente più bassa dei normali prodotti 2D, ma nel caso specifico del 3DS ciò non rappresenterebbe un grosso problema data la natura hanheld della console.
A tal proposito, Andrew Oliver di Blitz Games ha voluto dire la sua: “Sono praticamente sicuro che (il DSi) sarà basato sul metodo del parallax barrier, che funziona decisamente meglio degli schermi lenticolari e che di recente ha fatto progressi notevoli”. Oliver ha inoltre dichiarato di possedere una videocamera Fuju 3D e un laptop Sharp che implementano alla perfezione la medesima tecnologia.
Le dichiarazioni di Oliver sono ovviamente di carattere personale ma di certo è uno che conosce le recenti tecnologie 3D, avendole impiegate egli stesso nei suoi giochi. Personalmente ho avuto il piacere di provare Invincibile Tiger in 3D allo scorso E3, che mi lasciò seriamente impressionato per la resa visiva ottenuta tramite la visuale stereoscopica.
“Il 3D aggiungerà una nuova dimensione al DS. Film come Avatar hanno dimostrato come tale tecnologia sia ormai popolarissima presso il pubblico dei consumatori”, continua Oliver. “La domanda adesso è: il 3DS avrà un nuovo hardware capace di supportare il livello di grafica richiesto per le applicazioni 3D? Qualora si trattasse di una console davvero nuova si tratterebbe di qualcosa di eccitante per publisher e sviluppatori”.
Quasi a conferma della parole di Oliver, pare che Nintendo abbia siglato un contratto proprio con Sharp per la fornitura di schermi con tecnologia parallax barrier. Il sito Engadget ha infatti riportato la notizia citando Nikkei e parlando specificatamente di Sharp quale partner del progetto, sostenendo inoltre che gli schermi dovrebbero avere dimensioni non oltre i 4 pollici di grandezza.
Sembra infine che potrebbero essere implementati una levetta analogica e un sistema interno di vibrazione, nonché svariate migliorie relative alla batteria e al sistema di connessione Wi-Fi. Non ci resta che attendere ulteriori conferme in merito. Da parte nostra, stiamo già fremendo per saperne di più…