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La demo di Outriders: i 60fps sono l'obiettivo primario di PS5 e Xbox Series X|S - analisi tecnica

Quale delle due console ci si avvicina maggiormente?

Immaginate le meccaniche da shooter in terza persona con le coperture di Gears of War combinate con quattro classi dai poteri speciali in un titolo dalla struttura open world da esplorare in compagnia di altri due avventurieri: questo, in buona sostanza, è Outriders. La nuova opera di People Can Fly ha attirato l'attenzione di un buon numero di utenti grazie al recente rilascio di una demo pubblica che ha permesso ai giocatori di testare il primo capitolo (mantenendo i progressi anche nel gioco completo, in uscita il prossimo mese). In questo primo assaggio di Outriders, la community ha potuto dare un primo sguardo alla trama del gioco, ad alcune missioni secondarie e, soprattutto, agli incredibili superpoteri dei protagonisti. Questi ultimi sono incredibilmente soddisfacenti da utilizzare e sono implementati correttamente in un sistema di combattimento veloce e dinamico. Va detto, però, che l'esperienza può variare anche in modo notevole in base alla piattaforma di riferimento. Abbiamo provato Outriders su Xbox One X per avere un'idea delle prestazione su una console di scorsa generazione e, successivamente, siamo passati alle macchine next-gen: i risultati sono stati parecchio interessanti.

La differenza principale tra le vecchie piattaforme e le nuove è palesemente il frame-rate. Prima di addentrarci in questo discorso, tuttavia, è bene sottolineare che l'ultima fatica di People Can Fly non è un semplice porting potenziato per console next-gen ma è un software pensato nativamente per PS5 e Series X|S. Detto questo, comunque, l'effetto generale appare piuttosto simile se si avvia la versione last-gen sulle nuove macchine di Sony e Microsoft poiché viene rimossa in automatico la limitazione a 30fps consentendo al titolo di girare a 60 frame al secondo. Su Xbox One X, la più potente console della precedente generazione, Outriders è davvero impressionante da vedere: il temporal upscaler di Unreal Engine 4 garantisce un output in 4K ma la risoluzione nativa è dinamica (1728p al minimo e 1944p al massimo).

Sulle vecchie piattaforme, l'obiettivo degli sviluppatori è quello di raggiungere i 30fps ma l'azione non è fluida come dovrebbe essere: alcuni problemi di frame-pacing si traducono in una distribuzione discontinua di nuovi frame in intervalli di 16, 33 e 50ms rendendo l'esperienza alquanto inconsistente. Come se non bastasse si verificano anche alcuni vistosi cali di frame-rate, alcuni fenomeni di stuttering e anche fastidiosi pop-in delle texture. La qualità visiva generale del gioco, tuttavia, è molto simile a quanto visto sulle nuove console.

Ecco un'analisi dettagliata della demo di Outriders, testata sulle nuove console di Sony e Microsoft e anche su Xbox One X.Guarda su YouTube

Raddoppiare il frame-rate è la procedura standard per il nuovo hardware e, per uno sparatutto come questo, è sicuramente la scelta giusta per ottenere una risposta più precisa dei comandi, una presentazione più nitida e un aspetto generale più fluido. La stabilità dei 60fps, tuttavia, varia a seconda della piattaforma e ci sono alcune scelte curiose che vale la pena analizzare. Partiamo con Xbox Series S, la nuova macchina entry-level di Microsoft, che impiega uno scaler dinamico della risoluzione con un intervallo da 900p a 1440p ma sembra ancora utilizzare l'upscaling TAA 4K: le prestazioni sono le più basse registrate su piattaforme next-gen (raggiungono i 45 fps nelle situazioni più concitate). Abbiamo anche notato che alcuni aspetti della distanza visiva e della densità del fogliame sono stati ridotti ma, sebbene sia piuttosto evidente, ciò non rappresenta un problema insormontabile.

Il confronto diretto tra PS5 e Xbox Series X è interessante poiché due macchine che hanno dimostrato di essere parecchio simili sotto il profilo delle capacità tecniche vengono utilizzate in modi differenti per questo titolo. Entrambe impiegano uno scaler dinamico della risoluzione e una tecnica di temporal upsampling: sulla macchina premium di Microsoft la finestra è tra 1440p e 2088p a seconda delle circostanze mentre, su PS5, si passa ad un intervallo compreso tra i 1260p e 1800p. Per quanto riguarda le performance, invece, il frame-rate su Xbox appare poco stabile (gira tra i 50 e i 60fps) mentre la nuova console di Sony riesce a mantenere quasi sempre i 60 frame al secondo.

In definitiva, dal momento che Outriders fa ampio uso delle tecniche di post-processing tipiche dei giochi sviluppati su Unreal Engine 4, la risoluzione non ha la stessa importanza del frame-rate nell'economia generale dell'esperienza. In tal senso la forbice dello scaler dinamico scelta per la versione PS5 è quella che garantisce maggiore fluidità: non possiamo fare a meno di chiederci se abbassando questi valori anche su Series X ed S si possa raggiungere un risultato analogo a quello visto sulla nuova console Sony.

C'è ancora tempo per smussare queste piccole spigolature del gioco ma l'azione, già da ora, appare incredibilmente avvincente. Il cuore di Outriders è parecchio affascinante e, almeno su console next-gen, basterebbe qualche piccolo ritocco per eliminare gran parte delle problematiche tecniche che abbiamo rilevato. Non vediamo l'ora di analizzare il gioco completo, al momento della sua uscita sul mercato.