The Last Guardian come Killzone 2?
Il video esaminato da Digital Foundry.
Il trailer di The Last Guardian, che tutti ormai conoscono e che vi proponiamo con i commenti tecnici di Digital Foundry, ha letteralmente conquistato milioni di giocatori nel mondo. I lavori di Fumito Ueda continuano a stuzzicare le nostre fantasie con le loro atmosfere rarefatte, con quell'incanto di mondi distanti, malinconici e densi di solitudine. Il tocco registico, il montaggio tra "presunti" filmati in-game e il tema musicale a corredo delle immagini sono sicuramente di pregevole fattura.
Il video mostrato sul mega schermo nel corso della conferenza Sony all'E3 2009 ha pertanto centrato il cuore della platea e si è meritatamente conquistato uno tra gli applausi più duraturi e sentiti. Vi lasciamo quindi alla visione del filmato, suggerendovi (qualora la vostra connessione lo consenta) di gustarlo in alta definizione cliccando sull'opzione apposita.
Tale meraviglia è chiaramente opera di una profondo lavoro portato a termine con dimestichezza nei confronti sull'hardware di riferimento, eppure ci sono alcuni elementi che ci consentono di dubitare sull'effettiva estrapolazione dalle scene di gameplay. È strano infatti constatare come in alcune parti sia presente un discreto uso di filtri antialiasing, mentre altrove mancano del tutto, oppure vedere che la risoluzione a 720p viene a mutare nel prosieguo stesso del video. Ad infittire il mistero concorrono le immagini poste qui sotto, che riproducono ad una risoluzione di 1080p con antialiasing a 2x alcune scene che nel video rimangono a 720p.
Le possibilità a questo punto sono due: o il filmato è stato interamente montato senza alcuna scena relativa al gameplay, e pertanto a scopi puramente illustrativi (come accaduto a suo tempo con Killzone 2 e il trailer di debutto di God of War III) oppure si tratta di un video basato su differenti stadi dello sviluppo, il che potrebbe spiegare le differenze circa l'alternanza di antialiasing e la risoluzione delle immagini. La nostra analisi rimane pertanto incompleta, ma nulla che vada ad inficiare la sensazione di trovarsi dinnanzi all'ennesimo capolavoro del Team Ico.