Marvel's Spider-Man: Miles Morales è il perfetto punto di partenza per la next-gen - analisi tecnica
Dal ray tracing alla performance mode, Insomniac e PS5 hanno saputo stupirci.
Rilasciato nel 2018, Marvel's Spider-Man è salito agli onori delle cronache come uno dei giochi più impressionanti della generazione di PlayStation 4. L'ambientazione enorme e incredibilmente dettagliata, un cast di personaggi rifiniti fin nei più piccoli particolari ed effetti grafici di assoluto pregio, si sposano alla perfezione con un gameplay superbo e bilanciato: Insomniac ha dimostrato ancora una volta di essere tra gli studi più talentuosi ed ambiziosi dell'industria. Se possibile, comunque, con Marvel's Spider-Man: Miles Morales, lo sviluppatore ha dovuto affrontare una sfida ancora più ardua: confezionare una visione next-gen del gioco per PlayStatation 5 e offrire anche una versione per PlayStation 4 dello stesso prodotto. Sembrava un ostacolo insormontabile ma Miles Morales è riuscito a superarlo in modo brillante, ve lo possiamo assicurare.
Tutto inizia col semplice atto di lanciare il gioco. Una volta superate le animazioni dei menu, i tempi di caricamento si attestano sui quattro secondi, un periodo di tempo davvero brevissimo che può rivaleggiare con quello visto in alcuni sistemi basati sulle cartucce del passato. I lettori ottici e i dischi rigidi hanno limitato la velocità delle console per più di due decenni ma l'arrivo dell'SSD su PS5 sancirà la fine dei lunghi tempi di attesa (o almeno, quella è la speranza che deriva dall'esperienza fatta con Miles Morales). Mettendo a confronto le due versioni del gioco, in effetti, quella per PS4 richiede oltre 30 secondi per il caricamento.
Non si tratta solo dell'aggiunta della tecnologia SSD all'architettura del sistema: il nuovo hardware gestisce la decompressione nel SoC integrato in modo da liberare parecchie risorse a livello di CPU e alleggerire il carico su tutta la linea. Ciò che abbiamo tra le mani, dunque, è la combinazione tra una memoria super veloce, delle tecniche di decompressione all'avanguardia e di alcuni accorgimenti da parte di Insomniac che rendono possibili questi tempi di caricamento rapidissimi. Quando si avvia il gioco, inoltre, un primo sguardo all'avventura di Miles rivela ulteriori miglioramenti resi possibili dall'arrivo della next-gen. Il livello di dettaglio del protagonista, ad esempio, è davvero sbalorditivo ma quali sono le novità più importanti?
Il primo elemento che salta subito all'occhio è il nuovo sistema di realizzazione dei capelli che non è limitato al solo Miles ma si estende a tutti i personaggi presenti nel gioco. Questa nuova tecnologia è sufficientemente flessibile da gestire senza problemi tutti i tipi di acconciature con un aspetto finale di altissima qualità. Il modo in cui la luce interagisce con i singoli capelli e il modo in cui essi si muovono seguendo le animazioni dei personaggi è un notevole passo avanti rispetto alla precedente edizione. La rifrazione sub-superficiale, inoltre, si traduce in una resa più realistica della pelle mentre gli occhi e i denti godono di dettagli maggiori garantiti da nuove ombre screen-space. Il rendering dei personaggi era già eccellente nell'originale Marvel's Spider-Man ma questi cambiamenti migliorano notevolmente la presentazione generale. I modelli in-game, dal canto loro, sono altrettanto dettagliati: grazie alla photo mode è possibile gestire liberamente la telecamera e scoprire che la risoluzione dei materiali è straordinariamente elevata mentre i dettagli dei volti risultano semplicemente eccezionali. Il gioco per PS4 appare ancora meraviglioso ma alcuni elementi come le sopracciglia, i capelli e gli occhi hanno ricevuto un incremento qualitativo notevole sulla nuova console.
Probabilmente, però, la migliore vetrina per la tecnologia di Insomniac e per le capacità di PlayStation 5 è proprio la rappresentazione di New York City. Sì, il ray tracing accelerato via hardware contribuisce sensibilmente a creare un impatto visivo sbalorditivo ma ci sono piccoli miglioramenti in praticamente ogni aspetto del titolo. La distanza a cui è possibile vedere veicoli e pedoni è stata incrementata così come la generale densità del mondo di gioco: ciò significa che le strade appaiono più vive e attive restituendo la sensazione di trovarsi in una vera, vibrante metropoli. L'orizzonte visivo del gioco originale era molto più limitato e, sebbene l'effetto finale fosse accettabile considerando le limitazioni hardware di PS4, il confronto diretto tra le due versioni è impietoso.
Il passaggio al periodo invernale influisce parecchio sull'esperienza: gli alberi vengono renderizzati in modo diverso con rami spogli che finiscono per apparire più dettagliati e realistici rispetto alla precedente iterazione. In generale, vi è un aumento sia della complessità geometrica dello scenario che degli oggetti di scena oltre ad un incremento in termini di automobili e pedoni che si avvicendano sulle strade. Nel complesso, quindi, il confronto è affascinante: il nucleo della città è molto derivativo dal gioco precedente ma l'aumento dell'orizzonte visivo, la densità degli oggetti e anche la nuova stagione aiutano ad arricchire la presentazione. Inoltre, molti materiali sono stati rielaborati o ritoccati con nuove superfici ad alta risoluzione visibili in svariate aree del mondo di gioco.
Ovviamente, anche i riflessi in tempo reale con ray-tracing sono semplicemente fenomenali. Questo è il primo vero gioco per console a godere di questa feature e il suo arrivo apre la strada a prospettive davvero interessanti per la prossima generazione. Fondamentalmente, come in qualsiasi città moderna, la New York di Miles Morales è piena di superfici lucide. I pannelli di vetro adornano gli edifici, la carpenteria metallica di ogni veicolo è intrinsecamente riflettente come lo sono i molti elementi di metallo presenti in giro per il mondo. In breve, tutti questi materiali producono riflessi realistici generati utilizzando il ray tracing accelerato via hardware di PS5. Il vantaggio principale durante il gioco è un senso di profondità senza precedenti nelle fasi esplorative: scalare il lato di un edificio e vedere tutti i dettagli riflessi sulla sua superficie è una vera delizia per gli occhi che aggiunge molto più realismo alla presentazione generale.
La simulazione dei riflessi è sempre stato un problema difficile da sormontare nei giochi ad ambientazione urbana. In genere, giochi come Spider-Man su PlayStation 4 si basavano su una combinazione di cube-maps generate da sonde (campioni ambientali statici) e di riflessi screen-space. Il sistema delle sonde è una buona soluzione ma ha limiti evidenti in termini di ciò che riesce visualizzare. È chiaro che fissare la superficie di un edificio adornato con una semplice cube map può restituire un effetto piacevole, ma è pur sempre piuttosto statico poiché non riesce a riflettere il mondo intorno al giocatore e le azioni che si svolgono al suo interno. Il passaggio al ray tracing rende la navigazione della città molto migliore, specialmente durante l'oscillazione. Guardate il video nella parte superiore di questa pagina: tutti i luoghi in cui compare il ray tracing migliorano l'esperienza di gioco. La riflettività del grattacielo, in particolare, è semplicemente fenomenale. A livello stradale, mettiamola così: il #puddlegate è un lontano ricordo.
L'approccio di Insomniac alla next-gen spiana la strada a risultati sorprendenti. I riflessi vengono applicati sia alle geometrie opache che a quelle trasparenti come le finestre. Così facendo si può vedere il riflesso del personaggio e, allo stesso tempo, attraverso il vetro stesso. Il gioco utilizza il ray tracing stocastico che richiede l'impiego di un numero maggiore di raggi ma che produce un risultato più accurato. Un raggio viaggerà fino a quando non si scontra con un oggetto o quando raggiunge il confine del mondo, cioè il cielo o l'acqua. Fondamentale, è stata presa la decisione di includere le ombre all'interno della struttura del ray tracing, facendo in modo che anche quelle proiettate da grandi edifici siano presenti nei riflessi. Questo fattore viene spesso sottovalutato ma assicura che la profondità della città rimanga intatta quando si scruta nelle superfici riflettenti. Ad ogni modo, ci sono delle limitazioni: per i riflessi RT viene utilizzata una versione con dettagli più bassi della città. Non è particolarmente evidente la maggior parte delle volte ma un occhio più attento potrebbe scovare la mancanza di qualche dettaglio qua e là. Inoltre, i riflessi screen-space sono inclusi nei riflessi RT per determinati oggetti come i telai delle finestre.
La cosa più impressionante è che tutti gli oggetti dinamici sono inclusi nella struttura BVH: i personaggi principali e i veicoli hanno il loro BVH riproposto in ogni frame mentre il refresh rate dei movimenti dei pedoni si aggiorna in relazione al precedente. Ciò garantisce che tutte le azioni che avvengono nel mondo appaiano correttamente all'interno dei riflessi, un altro impressionante traguardo tecnologico. Naturalmente, anche la rugosità delle superfici viene tenuta in considerazione per massimizzare le prestazioni: ciò significa che esistono determinati materiali, come la pietra, che sono troppo ruvidi per ricevere riflessi. Tecnicamente è ancora possibile tracciare i raggi su di essi ma la dispersione attraverso tali materiali rende i riflessi grezzi più impegnativi. Nel caso di Marvel's Spider-Man: Miles Morales, è stato raggiunto un buon compromesso: ci sono specchi quasi perfetti ma anche superfici ruvide che mostrano riflessi adeguati. Vale la pena notare che attualmente non ci sono riflessioni secondarie poiché esse avrebbero un impatto troppo significativo in termini di rendering.
Indipendentemente da questo, come potrete vedere nella galleria di video e screenshot più in basso, l'implementazione del ray tracing è eccellente, quasi sorprendente per un titolo di lancio su una console nuova di zecca. Si tratta di una nuova eccitante tecnologia nel mondo delle console e siamo davvero solo all'inizio della corsa. Ovviamente, il Ray Tracing richiede un sacrificio sotto il profilo delle prestazioni ma fino a che punto? Beh, la Fidelity Mode offre un'uscita 4K nativa a 30 fotogrammi al secondo che, combinata con la brillante soluzione di upscaling temporale di Insomniac, si traduce in un'immagine estremamente nitida. Normalmente non sarebbe necessario per il 4K ma questa combinazione elimina la maggior parte dell'aliasing e offre un aumento tangibile della chiarezza in tutto il gioco, rispetto a PlayStation 4.
Ovviamente c'è anche la Performance Mode a 60fps ma per accedervi dovrete rinunciare alle feature RT. Oltre ad eliminare completamente il Ray Tracing, comunque, questa modalità comporta altri piccoli compromessi, a partire dalla risoluzione. Dalle nostre prove emerge che la Performance Mode può raggiungere un conteggio pixel massimo di poco inferiore al 4K nativo ma può scendere fino a livelli simili a quelli visti nella versione PS4 Pro di Spider-Man, dai 1440 ai 1512p. Il fatto è che, in fondo, non importa: la qualità generale delle immagini rimane sempre superiore a quella di PS4 Pro che già risultava assolutamente piacevole. È un perfetto esempio di come la semplice mole di pixel non conti molto al giorno d'oggi: la differenza tra modalità Qualità e Performance è limitata ad un output leggermente più sfocato e poco altro.
Ciò ci porta al reale motivo per cui dovreste sempre utilizzare la Performance Mode. La Fidelity Mode del gioco punta ai 30 frame al secondo e riesce a mantenerli stabili per tutta la durata dell'avventura, un risultato decisamente superiore a quanto visto su PS4 Pro. Anche quando si passa alla modalità di visualizzazione a 60fps, però, ciò che otterremo è un esperienza stabile in quasi tutte le situazioni. Sia durante le traversate della città che in combattimento contro molteplici nemici, le performance del gioco non vacillano facilmente. Certo, si tratta comunque di un gioco open-world e qualche calo potrebbe verificarsi di tanto in tanto ma, in generale, siamo di fronte ad un prodotto di eccellente qualità.
Questa feature, più di ogni altra, mostra i benefici che si possono ottenere dall'incredibile potenza della nuova console. Durante la scorsa generazione, le Performance Mode si limitavano ad offrire un frame-rate sbloccato con prestazioni molto variabili. Adesso, invece, il gameplay è pressoché perfetto mentre le cutscene mostrano solo qualche piccolo difetto (frame duplicati tra gli stacchi di telecamera). Si tratta di un inconveniente trascurabile che spunta fuori in certe cutscene ma che non sfuggirà ad un occhio più attento. Ci sono anche alcuni sporadici cali in termini di frame-rate ma entrambe le modalità di visualizzazione sono assolutamente brillanti: gli utenti dovranno essenzialmente scegliere tra un'esperienza bloccata sui 30fps o una stabile a 60fps. Quale scegliere tra le due? Beh, è una domanda parecchio difficile perché abbiamo apprezzato molto entrambe le opzioni. I riflessi con Ray Tracing possono trasformare completamente l'aspetto del gioco ma anche la prospettiva di giocare un titolo del genere a 60fps è alquanto allettante.
Oltre all'aspetto visivo, anche il comparto audio merita una menzione speciale. Il gioco trae vantaggio dall'audio direzionale di PS5 per offrire un'esperienza sonora più immersiva, soprattutto indossando le cuffie.
Questo discorso si estende anche al controller che non solo utilizza i suoni in modo efficace ma impiega anche le caratteristiche del nuovo DualSense. Ovviamente le feature del feedback aptico vengono impiegate in modo gradevole ma l'elemento più incredibile sono sicuramente i grilletti. In sintesi, la tensione sui grilletti viene regolata dinamicamente per simulare bene l'atto dell'oscillazione sulle ragnatele. Proprio come nel caso di Astro's Playroom, ciò aggiunge un sensibile grado di profondità all'esperienza di gioco.
Per quanto riguarda il gioco in sé, beh, non si tratta di un sequel in senso tradizionale, non continua dalla fine del precedente. La sensazione è quella di avere tra le mani un nuovo gioco ambientato nello stesso universo, piuttosto che un semplice DLC: i nuovi personaggi e l'atmosfera sono completamente diversi dalla precedente incarnazione e le missioni principali sono altrettanto splendide. Ci sono anche tante altre attività da svolgere oltre all'avventura principale ma, in generale, diremmo che Miles Morales è un progetto dalla natura simile a quella di Uncharted: The Lost Legacy... ed è una cosa positiva!
Marvel's Spider-Man: Miles Morales è il primo titolo che abbiamo giocato per intero su PlayStation 5 ed è stato un inizio sfolgorante per questa nuova generazione. Riparte da quanto di buono visto nel prodotto originale ma aggiunge anche una veste grafica tutta nuova ed una serie di gradevoli feature extra. Abbiamo anche un ambizioso assaggio di quanto il Ray Tracing possa trasformare radicalmente l'aspetto di un gioco, aprendo a prospettive brillanti per il futuro: non vediamo l'ora di vedere cosa Insomniac riuscirà a fare con Ratchet & Clank, ad esempio.
Non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione ma, nel frattempo, Miles Morales si presenta all'appuntamento coi giocatori come un eccellente titolo di lancio ed un ottimo modo per lanciarsi nella nuova generazione!