Nvidia DLSS su Nioh 2: la sfida più impegnativa per l'upscaling tramite IA?
Deep-learning super-sampling contro rendering a risoluzione nativa.
Il DLSS di Nvidia si è gradualmente evoluto in una delle innovazioni tecnologiche più affascinanti del mondo PC. L'idea è straordinariamente semplice: la GPU renderizza ad una risoluzione nativa inferiore e, in seguito, un algoritmo gestito dalla IA effettua un upscaling intelligente per ottenere dei frame con conteggio pixel più alto.
Le performance traggono enorme beneficio da questo tipo di tecnica ma anche la qualità generale delle immagini risulta sensibilmente superiore rispetto al rendering tradizionale. In passato ci siamo chiesti se questo miglioramento della qualità potesse mitigare anche gli artefatti visivi derivanti dall'anti-aliasing temporale (TAA) ma il recente arrivo di una patch DLSS per Nioh 2 sembra poter dissipare ogni dubbio.
Il rendering standard di Nioh 2, in effetti, non possedeva alcuna forma di anti-aliasing: le immagini venivano presentate nella versione più 'raw' possibile. La domanda, dunque, è la seguente: può il DLSS mantenere un vantaggio in termini di performance e allo stesso tempo offrire un vero incremento nella qualità delle immagini? Sorprendentemente, la risposta è sì.
Il DLSS era (ed essenzialmente è ancora oggi) un'alternativa al TAA. L'anti-aliasing temporale, in sostanza, usa le informazioni provenienti dai frame precedenti e le integra in quelle del fotogramma attuale, tipicamente usando vettori di spostamento per determinare in che posizione posizionare i pixel dei vecchi frame nei fotogrammi in elaborazione. Nelle situazioni ideali, si tratta di una tecnica utile a migliorare la qualità delle immagini ed è certamente la scelta di riferimento per l'anti-aliasing nei videogiochi moderni. Il TAA, tuttavia, ha i suoi difetti, tra cui fenomeni di ghosting e sfocature eccessive in alcune situazioni.
Il DLSS ha diversi punti in comune con il TAA, motivo per cui viene considerato come una valida alternativa: si basa anch'esso sui dati derivanti dai vettori di spostamento per ricostruire le immagini. Il DLSS performance mode parte da una base di circa il 25% della risoluzione nativa (per cui un'immagine 4K viene costruita sulla base di un frame nativo a 1080p) mentre la quality mode utilizza fotogrammi a 1440p. L'opzione bilanciata, invece, si posiziona in una via di mezzo tra le altre due.
Per quanto riguarda i vantaggi sotto l'aspetto delle prestazioni, su Nioh 2 l'effetto è straordinario. La RTX 2060 di Nvidia è la GPU con supporto alla tecnologia DLSS meno potente sul mercato ma, anche in questo caso, la modalità performance offre un frame-rate superiore del 50% mentre la quality mode si ferma al 32%. Con ogni probabilità, comunque, il miglior risultato per questa GPU è da ricercare nel rendering a 1440p: in questo campo il DLSS quality mode riesce a gestire tranquillamente il gioco a 60fps granitici. Le top di gamma (RTX 3080 e 3090), invece, riescono a offrire un'esperienza di gaming in 4K a oltre 100fps, una presentazione davvero straordinaria sugli schermi adatti. Dal momento che Nioh 2 non supporta il TAA, come cambia la qualità visiva?
La maggior parte delle nostre comparative vengono svolte in 4K per confrontare efficacemente la risoluzione nativa con il DLSS quality mode e i risultati, generalmente, sono sbalorditivi. Le spigolature della presentazione nativa sono state completamente smussate mentre il livello di dettaglio è rimasto intatto. Il boost nella qualità delle immagini è dovuto al fatto che il DLSS è una soluzione di anti-aliasing parecchio efficace al contrario della versione nativa di Nioh 2 che include un sistema di post-processing basilare, quasi inesistente. In movimento, tutto ciò è ancora più visibile: senza una soluzione di anti-aliasing efficace è inevitabile incorrere in alcuni fenomeni di shimmering durante il gameplay. Il DLSS, in tal senso, fornisce un'esperienza decisamente più convincente, in linea con quanto visto negli altri titoli che supportano questa tecnologia: una qualità superiore a quella nativa in quasi tutte le situazioni. Da questa prova, dunque, abbiamo ottenuto una nozione molto importante: il DLSS non offre un vantaggio concreto solo nei titoli che includono una valida soluzione di temporal anti-aliasing ma anche in giochi che ne sono quasi totalmente sprovvisti.
In breve, Nioh 2 è un altro titolo in cui è assolutamente consigliato l'impiego del DLSS anche se, va detto, ci sono un paio di difetti che saltano all'occhio dopo un'ispezione più attenta. La vegetazione mossa dal vento, ad esempio, può presentare dei leggeri fenomeni di ghosting mentre sullo sfondo è possibile notare alcuni strani artefatti grafici. Il problema più visibile, tuttavia, riguarda le texture in lontananza che vengono visualizzate ad una risoluzione inferiore rispetto a quella nativa.
Tutto si riduce alla selezione delle mip-map. Una texture, in un gioco, ha molte versioni a bassa risoluzione di sé stessa chiamate mip-map. Esistono per molte ragioni, una delle quali è ridurre lo shimmering e l'aliasing a distanza. In parole povere, se si esegue il rendering di una texture ad alta risoluzione in un'area dal basso conteggio pixel, si crea uno shimmer evidente: ci sono più dettagli ma non abbastanza pixel per riprodurli al meglio, con conseguenti effetti di sfarfallio. La soluzione è passare a texture di qualità inferiore, a mip-map con risoluzione più bassa. Man mano che la risoluzione aumenta, sono disponibili più pixel per presentare i dettagli, quindi vengono utilizzate mip-map di qualità superiore.
Tuttavia, almeno in Nioh 2, la selezione di mip-map si basa sulla risoluzione interna del DLSS, non sulla risoluzione di output, risultando in un dettaglio delle texture visibilmente inferiore nelle porzioni di scenario più lontane. Per fortuna, come mostra il video in questa pagina, accedere a Nvidia Profile Inspector e cambiare la selezione mip-map su un valore negativo risolve essenzialmente il problema.
Quindi come dovrebbe essere impiegato il DLSS? Questo discorso vale per tutti i titoli che utilizzano questa tecnologia, non solo per Nioh 2: maggiore è la risoluzione di output, minore è il miglioramento che si ottiene dalle modalità di qualità superiore del DLSS, almeno a nostro avviso. Se si gioca in 4K, il DLSS performance mode che esegue il rendering nativo a 1080p ha decisamente molto più senso. Dall'altro lato della medaglia, il DLSS con output in 1080p offre comunque un'esperienza alquanto godibile in performance mode ma vi raccomandiamo di optare per la quality mode per ottenere un effetto 'migliore rispetto alla risoluzione nativa'. Se avete la sensazione che l'immagine sia sfocata a 1080p o a qualsiasi altra risoluzione, vi raccomandiamo di regolare le mip-map tramite Nvidia Profile Inspector.
Tirando le somme, l'esperienza su Nioh 2 dimostra che il DLSS può offrire una qualità analoga al rendering nativo ma con una soluzione di anti-aliasing decisamente superiore. È bene tenere in mente questo concetto: l'IA sta iniziando a ricoprire un ruolo sempre più importante nella tecnologia di consumo ed il DLSS è solo la punta dell'iceberg di ciò che potrà fare nel campo del gaming. Potete stare certi che Nvidia non si fermerà qui.