Skip to main content

PS Vita violata: un hack permette di far girare software homebrew - articolo

L'exploit basato su browser gira sul più recente firmware 3.60.

Il sistema di sicurezza di PlayStation Vita è rimasto intatto fin dal lancio della console, avvenuto nel 2011. C'è stata una serie di exploit per PSP, e circa un anno fa anche uno per Vita basato su un vecchio firmware che richiedeva il collegamento dell'unità a un PC. Ora, il gruppo di hacker Team Molecule ha diffuso un nuovo exploit che sblocca completamente l'hardware Vita e rende possibile farvi girare software homebrew.

L'exploit, chiamato HENkaku, è semplicissimo da installare: basta avere il firmware 3.60 e visitare un sito web allestito appositamente. Il codice rimuove i file di sistema di Vita e permette agli utenti di accedervi tramite FTP. A questo punto, i pacchetti homebrew possono essere trasferiti e fatti girare sull'unità.

L'exploit funziona anche su PlayStation TV/Vita TV. L'accesso al file system permette di mettere in whitelist tutti i titoli come in precedenza, e sbloccare quindi quelli bizzarramente inaccessibili. Altre applicazioni permettono di creare app homebrew che overclockano degli elementi di Vita a un livello inaccessibile agli sviluppatori.

Al momento sono disponibili vari emulatori, insieme a una conversione di Doom (la versione classsica). L'emulatore SNES sembra far girare tutti i titoli, con l'eccezione di quelli SuperFX, a piena velocità.

Al momentonon c'è molto software homebrew in circolazione, se non una versione Vita di Doom e una serie di emulatori, ma è prevedibile che dopo l'arrivo di HENKaku la situazione cambierà rapidamente. Qualsiasi exploit di questo tipo apre le porte alla pirateria, e anche se non vi sono misure anti-DRM nel pacchetto, Team Molecule ritiene che i videogiochi piratati potrebbero materializzarsi.

"L'exploit non permette di installare né far girare "backup", warez o qualsiasi contenuto piratato", ha dichiarato lo sviluppatore, Yifan Lu. "Non disabilita le funzioni di DRM né permette di decrittare i giochi. A me non interessa la pirateria. Non giudico chi utilizza prodotti piratati. Non sarò io a combattere i pirati, ma non programmerò nessuno strumento che li aiuti. È una mia scelta, proprio come quella dei pirati di rubare dei contenuti".