PUBG mobile al banco di prova: smartphone di fascia top a confronto con la versione PC - analisi comparativa
Questa conversione potrebbe dare lo spunto per un porting Switch?
Quando abbiamo analizzato per la prima volta Playerunknown's Battlegrounds su Xbox One, si può dire che non siamo rimasti molto impressionati, per via dei downgrade alla grafica e per i frame-rate davvero bassi. E considerando ciò, il concetto di base del gioco adattato per dispositivi iOS e Android sembra quasi stravagante. Ma c'è una cosa da dire: per quanto scenda a compromessi evidenti, il porting funziona e all'atto pratico i downgrade grafici e i tagli (a volte brutali), sono essenziali per rendere il gioco fruibile in forma portatile su uno schermo da smartphone relativamente piccolo. E in più, questo potrebbe offrire spunti per un possibile porting per Nintendo Switch di Playerunknown's Battlegrounds .
Abbiamo già analizzato la versione iOS - su un vecchio iPhone 6 del 2014, ma volevamo spingerci oltre; quindi abbiamo installato il gioco su due dispositivi Android di fascia alta: il Samsung Galaxy S8 (nello specifico, la versione che monta il SoC Samsung Exynos 8895) e il Razer Phone, che monta il processore Qualcomm Snapdragon 835. PUBG offre tre preset qualitativi pensati per venire incontro alle capacità dei diversi hardware, e curiosamente offre anche tre frame-rate target selezionabili. È difficile muoversi nelle opzioni poiché il gioco è disponibile solo in Cina e non ci sono sottotitoli in Inglese, ma abbiamo concluso le impostazioni utilizzate nel video allegato sotto.
La buona notizia è che ottenere e installare il gioco (liberamente e legalmente) è molto semplice, ed Eurogamer offre una guida completa all'installazione qui. State solo attenti al fatto che i server sono orientati verso un'utenza che sta dall'altra parte del globo, quindi il vostro ping sarà alto e i noti fenomeni di rubber-banding e micro-teleporting potrebbero essere più pronunciati di quanto immaginiate.
Ma siamo più preoccupati del lavoro di conversione e di come il gigante Tencent sia riuscito a snellire PUBG per farlo girare su smartphone. Un logo Unreal Engine 4 si mostra all'inizio del gioco e conferma che lo stesso engine su cui sono basate le versioni Xbox e Windows è utilizzato per la versione mobile, così come lo stesso mondo aperto è presente, nello specifico la mappa Erange, che include il luogo dello schianto all'apertura della lobby. Il gameplay di base è pure fondamentalmente uguale: si tratta di un free-for-all a 100 uomini, che comincia con una discesa in paracadute e prosegue con una pazza corsa agli armamenti e alla cattura di veicoli; dopodiché, un'intensa 'battle royale' prende la scena che lascerà un solo uomo in piedi alla sua conclusione.
Il gameplay originale è di gran lunga rimasto inalterato, e come sottolineato da Ian nel suo eccellente video, è snellito e migliorato in diversi modi. I grossi cambiamenti riguardano la grafica: i dettagli sono notevolmente ridotti nel numero dei poligoni e nella qualità delle texture, mentre il modello d'illuminazione è ridotto in maniera sostanziale; l'orario del giorno è rimosso e l'invidiabile pipeline di effetti dell'Unreal Engine 4 è ridotta all'osso. Quello che è rimasto è adatto a girare su un vasto numero di dispositivi con grandi differenze di capacità di CPU e GPU.
Per aiutare a raggiungere un'esperienza giocabile, la versione mobile ha impostazioni low, balanced ed high, e al primo avvio il gioco suggerisce il preset più adatto al vostro dispositivo. Il profilo balanced non sembra modificare molto, ma quello low uccide il filtraggio texture, disattiva le ombre, rimuove le fonti di luce e riduce i dettagli. Curiosamente, c'è anche un preset ultra nelle impostazioni grafiche, ma questo non si è dimostrato accessibile ad alcuno dei nostri device Android. A prescindere da questo, in un serrato testa a testa tra il Samsung Galaxy S8 e il Razer Phone, quest'ultimo ha fornito un gameplay migliore, anche se il suo distintivo display dotato di sync adattivo verosimilmente non sarà sfruttato con i mediocri frame-rate del gioco.
Ma la presenza dei preset qualitativi non è tutto. Ciò che abbiamo trovato molto interessante è che la qualità di ciascun preset varia a seconda del telefono testato. Per esempio, sul Razer Phone abbiamo migliori texture e filtri in confronto allo stesso preset attivo su S8. Forse questa versione dell'S8 non è totalmente supportata (anche se l'aspect-ratio ultrawide lo è) e in futuro i due dispositivi magari andranno in pari. Ma questo sembra un po' improbabile, visto che modificare il file .ini non pare portare molte differenze: forse gli sviluppatori hanno bloccato i preset sui dispositivi più popolari.
Anche se abbiamo testato il gioco su terminali di fascia alta, ci sono opzioni pensate per stabilizzare le performance anche su smartphone di fascia inferiore, che vanno oltre la qualità dell'immagine. Tre preset di frame-rate tentano di bloccare il gioco a 20, 25 o 30 fps. Non siamo molto convinti della loro utilità: Android sembra non avere favoritismi per il frame-pacing, e tutte le opzioni disponibili restituiscono una lag orribile, e la meno peggiore ha un valore massimo di 30fps. In realtà, ci sembra meglio non toccare queste impostazioni e lasciare il gioco sbloccato, che sembra essere la situazione standard se non toccate i preset di performance. Abbiamo utilizzato il contatore di frame-rate interno del Razer Phone e abbiamo misurato un frame-rate che oscilla tra i 33-38fps con il gioco a preset high default.
A prescindere da quanto sia potente l'hardware del vostro smartphone e quanto sia veloce nel far girare PUBG mobile, i downgrade rispetto alle altre versioni del gioco sono notevoli, come mostrano gli scatti comparativi qui sotto, ma questa paradossalmente sembra una buona cosa. Semplificare un gioco molto complesso è essenziale per rendere giocabile PUBG su device portatili dotati di schermi piccoli. Alcuni tagli potranno essere netti, come ad esempio tutti i dettagli degli ambienti interni. Ma semplificare tutti gli ambienti esterni, riducendo l'illuminazione e snellendo il motore grafico, rende l'azione più facile da seguire sul telefono. Detto ciò, i nemici sono comunque difficili da scorgere su uno schermo da 5 o 6 pollici (sono veramente piccoli) e ciò implica che chi gioca su tablet sarà avvantaggiato. I controlli touch sono ovviamente non ideali, ma l'aggiunta di un'opzione di mira automatica aiuta a livellare e rende il gioco molto più semplice rispetto alla versione console e PC.
Ed è proprio quello che PUBG mobile mantiene, piuttosto che ciò che perde, a decretare il suo successo. Basandoci sui nostri punti di confronto, la grandezza della mappa e i dettagli dell'architettura (relativi a paesaggi ed edifici) sono gli stessi tra le versioni mobile e desktop. Nonostante la grandezza dell'open world, non ci sono caricamenti durante il gameplay. Ed è notevole il fatto che, se conoscete PUBG, il set di skill che avete maturato su versione fissa sarà applicabile nella versione mobile. Il gioco per smartphone risulta infatti parecchio familiare e accessibile, ed il concept di Battle Royale rimane allettante come sempre. Potrà sembrare un po' brutto e laggoso, ma i vetereani di PUBG si sentiranno a casa con questa versione.
E quindi, con i modelli abbandonati, cos'altro possiamo apprendere da questa versione mobile di PUBG? Prima di tutto, anche se è disponibile solamente in Cina, la qualità decente del porting suggerisce che un roll-out globale è scontato. Oltre a questo, ci sono stati alcuni vaghi rumors riguardo PUBG Corporation intenzionata a portare il gioco su altre piattaforme, tra le quali presumibilmente Nintendo Switch. Pensare a un porting di PUBG per Switch sembra altamente improbabile considerando i problemi che abbiamo notato con le versioni Xbox One e Xbox One X del gioco: entrambe le versioni soffrono di limiti imputabili alla CPU, un aspetto che sarebbe solo amplificato sul modesto processore ARM di Switch.
Quello che abbiamo visto con PUBG su mobile è un piccolo X-factor e presenta una possibile strada verso una potenziale conversione per Nintendo Switch. Almeno dimostra che nel gioco portatile i downgrade grafici possono avere un impatto positivo per rendere possibile il gameplay su uno schermo più piccolo, un'eventualità che sarebbe cruciale per l'hardware di Nintendo. In secondo luogo, anche se le CPU del Galaxy S8 e dello Razer Phone sono una o due generazioni avanti rispetto all'ARM Cortex A57 dello Switch (con in più clock notevolmente maggiori), l'approccio di Tencent nello scalare PUBG verso il basso riesce a garantire un'esperienza Battle Royale a 100 uomini su hardware meno potente, con prestazioni notevolmente superiori rispetto alla versione Xbox One nei suoi punti più complessi. È difficile non credere che questo approccio possa portare benefici anche a Switch.
Dal punto di vista delle impostazioni grafiche che una potenziale versione Switch potrebbe reggere, questo porting probabilmente non ci fornisce la migliore prova. Anche se la console Nintendo è basata su un chipset mobile che gira sul core dello stesso OS, la conversione testata in questa sede deve girare su un numero spropositato di hardware differenti anche di capacità inferiori, ed utilizza un OS e un core grafico che non sono certamente noti per sfruttare al massimo il potenziale dell'hardware stesso. Anche se alcuni aspetti di questo lavoro di conversione possono risultare utili per sistemare alcuni frangenti problematici come la questione della CPU, gli sviluppatori Switch avrebbero dei vantaggi nello sviluppo su una piattaforma fissa con un ambiente di sviluppo che si è già dimostrato a prova di bomba in diverse occasioni. Per farla breve, se PUBG dovesse arrivare sull'hardware di Nintendo, ci dovremmo aspettare più di un semplice port diretto della versione Android, ma dal nostro punto di vista bisognerebbe valutare con attenzione un approccio differente, piuttosto che un semplice porting.
Ma il potenziale suggerito dalla conversione mobile di PUBG è allettante da diversi punti di vista. I tagli potranno sembrare impietosi, ma nel complesso funzionano senza imporre compromessi al gameplay. E considerato ciò, sicuramente quelli di Epic Games, i creatori dell'engine Unreal 4, dovranno guardare questi risultati e considerare un porting mobile o per Switch di Fornite. Magari le ottimizzazioni alla CPU fatte per abilitare la nuova modalità a 60fps per console potrebbero includere le fondamenta pe una conversione Switch a 30fps? Ci piacerebbe molto scoprirlo...