DF Retro - La serie Sports di Nintendo con controlli di movimento, dal 2006 a oggi
La magia di Wii Sports resiste ancora in Nintendo Switch Sports?
Nel 2006 Nintendo ha sconvolto l'industria dei videogiochi con l'uscita di Wii, una console che non ha nemmeno cercato di competere con la potenza di Xbox 360 e PlayStation 3, concentrandosi invece su un concetto immediatamente convincente: i controlli di movimento.
A suggellare il successo è stata l'inclusione di un gioco irresistibile direttamente nella confezione, Wii Sports, che ha reso Wii un fenomeno globale. Riuscirà Nintendo a catturare di nuovo quella magia? Forse no, ma il recente arrivo di Nintendo Switch Sports è un'uscita affascinante: una chiara evoluzione sotto molti aspetti ma non proprio il ritorno che avremmo sperato.
Quando Nintendo ha lanciato Switch nel 2017, era chiaro che rappresentava una direzione diversa rispetto all'era Wii, prettamente incentrata sulla famiglia. Forse in parte a causa dell'aumento dei giochi per dispositivi mobili, Nintendo ha chiaramente sentito il bisogno di tornare a competere nello spazio dei giochi più tradizionali con Switch e, negli ultimi cinque anni, ha svolto un lavoro di tutto rispetto. Tuttavia, se si guarda bene, si notano ancora gli echi dell'era Wi, e questo diventa ancora più evidente con l'uscita di Nintendo Switch Sports. Per capire di cosa si tratti, però, dobbiamo tornare indietro al 2006, ai giorni del lancio di Nintendo Wii.
L'originale Wii Sports era interamente basato sulle capacità del Wiimote, il controller incluso nella console Wii. Si trattava di un design fresco e innovativo, in grado di supportare le esperienze di gioco tradizionali e allo stesso tempo di offrire qualcosa di nuovo con il controllo del movimento. Utilizzava una combinazione di un accelerometro tridimensionale, in grado di rilevare il movimento su tre assi, e di un sensore ottico che operava in accoppiata con la sensor bar. Per Wii Sports, il software dispone di informazioni limitate sulla posizione della mano all'interno di uno spazio 3D e si affida principalmente all'accelerometro per determinare la direzione e la velocità di un movimento.
Tuttavia, la sensazione era davvero ottima all’atto pratico, grazie alla combinazione di una messa a punto intelligente del software, di un design equilibrato e pesante del controller e del mix di vibrazioni e suoni provenienti dall'altoparlante interno. Ognuno di questi elementi è stato perfezionato per massimizzare la soddisfazione derivante dallo scuotere i controller in maniera forsennata, ed è per questo che colpire la palla a tennis virtuale era così appagante. Questa è l'esperienza di base di Wii Sports, un gioco che per il resto è piuttosto limitato in termini di grafica, affidandosi a un design stilizzato facile da renderizzare e che consente di ottenere 60 fps completamente bloccati in ogni momento dell’esperienza.
Il lancio di Wii Sports Resort, successivamente, è avvenuto in concomitanza con il potenziamento delle funzionalità di Wii sotto forma di Wii Motion Plus, un piccolo dongle da collegare al Wiimote o, qualche mese più tardi, integrato in un Wiimote aggiornato. Questo dispositivo è stato creato per risolvere il problema che molti avevano riscontrato fino a quel momento con il controllo del movimento: il corretto tracciamento della mano. Il Wiimote era in grado di rilevare il movimento ma non di tracciare la posizione.
Per risolvere questo problema, Nintendo ha collaborato con InvenSense, che ha fornito un giroscopio multiasse consentendo al Wiimote di essere completamente tracciato nello spazio 3D, aprendo le porte a concetti come l'oscillazione di una spada/spada laser. Wii Sports Resort includeva nella confezione il componente aggiuntivo Motion Plus.
Questo sequel offriva 12 sport diversi, ciascuno con variazioni uniche al suo interno: è un pacchetto impressionante con una grande atmosfera ma, allo stesso tempo, non è mai sembrato immediato o attraente come l'originale Wii Sports, anche se eventi come il tennis da tavolo hanno dimostrato la maggiore precisione del Motion Plus. Nel frattempo, giochi come il tiro con l'arco hanno mostrato come il Wiimote e il nunchuk possano simulare efficacemente l'impugnatura di un arco, la trazione della corda e il lancio di una freccia: una meccanica molto soddisfacente.
In definitiva, nonostante il ritorno del golf e del bowling dall'originale Wii Sports, Resort non era focalizzato come l'originale e mancava del brivido della caccia al punteggio più alto: è un sequel riuscito ma una semplice nota a piè di pagina nella storia di Nintendo rispetto al suo illustre predecessore.
Lo stesso si può dire di Wii Sports Club sulla sfortunata Wii U, di fatto un remake in HD dell'originale lanciato nel 2014 con supporto per i controller Wii Motion Plus e alcune interessanti funzioni del gamepad. Purtroppo, non ha avuto un grande impatto: Wii U non era riuscita ad attirare l'attenzione del grande pubblico e questi remake dei giochi Wii Sports originali risultavano scialbi con schemi di colori piuttosto sbiaditi.
Tuttavia è interessante perché dimostra che l'aggiunta di un giroscopio è forse meno importante di quanto si possa pensare. La precisione aggiuntiva aggiunge qualche sfumatura ai giochi ma gli originali per Wii erano comunque migliori, nel complesso. Inoltre, nel 2014, l'intero concetto di controllo "a scatti" stava diventando un po' obsoleto.
Tutto questo ci porta ai giorni nostri, al successo planetario di Nintendo Switch e all'ultimo tentativo dell'azienda di riportare in auge la magia di Wii Sports. È interessante notare che i Joy-Con di Switch hanno mantenuto la maggior parte delle funzionalità introdotte da Nintendo su Wii, solo che non erano più al centro dell'attenzione. Come per il D-pad e lo stick analogico, Nintendo ha standardizzato il controllo del movimento ma è stato 1-2 Switch a metterne in mostra le caratteristiche, non un titolo sportivo (almeno fino ad ora).
Il concept regge ancora? Diremmo di sì, forse anche meglio di quanto ci si aspettasse, e la selezione di giochi è affascinante, con tre giochi incentrati sul rimbalzo di una palla, il ritorno del combattimento con la spada da Resort, il classico bowling e la nuova aggiunta del calcio.
La selezione in sé è buona ma sembra un po' più scarna di quanto ci saremmo aspettati e manca ancora una volta del divertimento derivante dalla caccia ai punteggi elevati dell'originale Wii Sports. Le opzioni disponibili per ogni gioco sono estremamente limitate e i dettagli non sono ben comunicati.
Anche l'integrazione dell'esperienza di Sports in una console molto diversa presenta sfide interessanti. Il gioco è stato progettato per funzionare in modalità TV, ma è possibile giocare in modalità portatile, almeno in parte. E questo è fondamentale se si utilizza Switch Lite: non è possibile utilizzare i controlli integrati. Questo ha senso perché non si vuole far dondolare il proprio Lite e per giocare è necessario accoppiare i Joy-Con con la console e, se si utilizza il Lite, bisogna tenere presente che non ha la funzione di kickstand, il che significa che è necessario giocarlo in posizione orizzontale sul tavolo. Quindi, anche se tecnicamente è giocabile in questo modo, non è molto consigliabile.
Inoltre, in modalità portatile su tutte le console Switch, è possibile solo giocare solo in singolo o in modalità online: sullo stesso sistema, il multiplayer in split-screen non è disponibile. I Joy-Con hanno pressoché lo stesso equipaggiamento tecnico di Wiimote con Motion Plus. Mancano la telecamera IR e l'altoparlante interno, ma per il resto sono identici.
Tuttavia, nonostante il gioco sia complessivamente molto buono, c’è un aspetto da considerare: le dimensioni ridotte dei Joy-Con fanno sì che giochi come Tennis non siano altrettanto soddisfacenti. La forma e il peso di un Wiimote lo rendono un ottimo analogo di una racchetta da tennis mentre i Joy-Con non offrono la stessa soddisfazione, anche se sono comunque adeguati. Al netto di ciò, l'esperienza complessiva è positiva e riesce a catturare l'esperienza di Wii Sports, il che è fondamentale.
Ci sono anche alcune novità interessanti: il nuovo gioco del calcio, per esempio, ha diverse modalità di gioco. La modalità principale si basa sull'input dello stick analogico e sul controllo della telecamera tramite lo stick destro, come in un gioco tradizionale, mentre per calciare la palla si utilizza il motion control. Per certi versi sembra una sorta di Rocket League dal ritmo più lento ma è sorprendentemente divertente e soddisfacente. C'è però un'altra modalità che prevede il tiro in porta e che richiede l'uso della fascia per le gambe, inclusa nella versione retail o in Ring Fit Adventure. Inserendo il Joy-Con sinistro nella cintura, il gioco risponde ai vostri calci: è abbastanza divertente e ci piacerebbe vederla ampliata, in futuro.
In altre modalità, invece, abbiamo avuto la sensazione che il gioco fosse stato regolato in modo tale da risultare meno soddisfacente. Il bowling nell'originale Wii Sports richiede molte sfumature nel modo in cui si lancia il controller ma su Switch abbiamo trovato fin troppo facile fare strike o spare: non ci è sembrato che fosse necessario lo stesso livello di precisione, nonostante il controller sia più preciso.
Inoltre, in passato era possibile lasciare andare il pulsante B sul lato inferiore del Wiimote quando si faceva rotolare la palla da bowling lungo la pista. Su Switch questa opzione è stata eliminata e si lascia semplicemente il dito sul grilletto per tutto il tempo. Sembra una cosa di poco conto, ma contribuisce alla sensazione che il bowling non sia così divertente come nell'originale.
Il punto in cui Nintendo Switch Sports rimane fedele alle sue radici è la presentazione. Questo titolo non è stato concepito come un concentrato di potenza tecnica ma offre un design visivo elegante e pulito e prestazioni fluide. Nonostante le dimensioni ridotte del gioco, tuttavia, siamo rimasti sorpresi nel constatare che gli obiettivi di risoluzione sono leggermente conservativi. In modalità docked, il gioco sembra funzionare con una risoluzione di 1600x900 per la maggior parte del tempo, con un leggero scaling dinamico della risoluzione. In modalità portatile, invece, la risoluzione è molto più variabile e va da un punto massimo di 720p nativi a 576p o giù di lì. Sembra che la risoluzione sia migliore durante il gioco vero e proprio, mentre la risoluzione più bassa compare durante i replay o i flyover pre-partita.
Per fortuna c'è poco da dire sulle prestazioni: durante il gioco e i replay, la risoluzione è di 60 fotogrammi al secondo ed è estremamente stabile anche in modalità split-screen per due giocatori. Lo stesso vale per la modalità portatile, anche se quest'ultima non consente lo split-screen.
L'evoluzione dello stile visivo è interessante e rappresenta il primo cambiamento nella serie Sports. Fino a questo punto, Nintendo ha puntato molto sul sistema Mii e su sfondi semplici. Nintendo Switch Sports offre qualcosa che sembra un incrocio tra Splatoon e gli avatar di Xbox dell'era Kinect.
Il nuovo sistema di avatar, tuttavia, è un po' una delusione. I Mii consentivano una personalizzazione infinita, ma il sistema di avatar qui è estremamente limitato, con solo una manciata di tipi di volto tra cui scegliere e accessori sbloccabili per migliorare il personaggio. Stranamente, è possibile creare un Mii su Switch e utilizzare la testa del Mii in Switch Sports. Si tratta di uno scontro di stili che lascia un po’ interdetti, ma almeno è un'opzione.
In realtà, questo è lo stato attuale di Switch Sports: dopo averci passato più tempo, i nostri pensieri sono contrastanti. Da un lato, il concetto di base rimane coinvolgente come sempre: c'è ancora qualcosa di molto soddisfacente nel colpire una palla avanti e indietro tramite il controllo del movimento. È così semplice sulla carta, ma l'attenta messa a punto di Nintendo contribuisce a creare qualcosa di estremamente divertente.
Allo stesso tempo, riteniamo che l'aspetto del giocatore singolo avrebbe potuto essere ulteriormente sviluppato: rispetto a Wii Sports Resort, non c'è molto da fare qui, a meno che non si abbiano amici a casa. Il multiplayer online è disponibile, ma a causa del modo in cui è stato progettato il sistema, non è sempre facile distinguere una persona reale da un avversario IA. Di conseguenza, non si ha mai la sensazione che sia diverso se si gioca contro avversari reali o contro l'IA.
In definitiva, Switch Sports è una buona ma non essenziale continuazione dell'eredità di Nintendo Sports: un netto miglioramento rispetto al gioco per Wii U, ma una mancanza di funzionalità. Tuttavia, questa eredità non può essere negata: l'uscita di Wii Sports ha rappresentato un momento importante per l'industria dei videogiochi, indipendentemente dal fatto che l'idea vi piacesse o meno. Ha creato un nuovo pubblico e ha contribuito a plasmare le tecnologie future.
Il successo di Wii ha influenzato la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di tracciamento del movimento da utilizzare con i videogiochi, fino a portare a cose come il tracciamento dell'intera mano per la VR. In questo senso, riteniamo che il controllo del movimento sia in una fase positiva: non è più inserito nei giochi come espediente, ma viene utilizzato per esperienze specifiche di gioco in modi che hanno senso. Come per molte altre idee precedenti, Nintendo ha letteralmente anticipato i tempi.
Rivedendo l'originale Wii Sports, è ancora un gioco magico che evoca sensazioni che i suoi sequel non sono riusciti a eguagliare. E questo vale anche per Nintendo Switch Sports. Forse è il design del gioco originale che non è stato superato, forse è il controllo del movimento e la forma stessa del Wiimote a fare la differenza. Tuttavia, è chiaro che i tempi sono cambiati e che forse un'unica attenzione per le esperienze di controllo del movimento non è sufficiente nell'era moderna.
Ironia della sorte, sembra che la stessa Nintendo lo abbia capito: Ring Fit Adventure ha una mappa del mondo completa con diverse fasi e persino una narrazione, mentre persino Wii Sports Resort ha cercato di fare qualcosa di nuovo. Nintendo Switch Sports è un ritorno alle glorie del passato ma, per quanto sia divertente, la magia originale per Wii non è del tutto presente.