Sackboy: A Big Adventure: ecco come Sony affronta il gap generazionale - articolo
Vediamo come un gioco di lancio PS5 si adatta anche a PS4 e Pro.
Per certi versi, e in molti la pensano così (compreso il sottoscritto), il lancio di una console non è completo senza un eccellente platform game e fortunatamente Sony, insieme con lo sviluppatore Sumo Digital, ha soddisfatto questo 'requisito' con Sackboy: A Big Adventure. È un gioco bellissimo e un brillante esempio di come uno sviluppatore riesca a stare a cavallo del gap generazionale: anche se Sackboy sfrutta la potenza della PlayStation 5, offre anche il supporto a PS4 e PS4 Pro. La domanda è quindi la seguente: Sumo Digital ha donato al titolo quel tipo di magia che ci si aspetta da un prodotto esclusivo di lancio per la next-gen e allo stesso tempo offrendo anche una buona esperienza per chi rimarrà ancora sulla famiglia di console PlayStation 4?
Prima di tutto vale la pena ricordare che Sackboy: A Big Adventure potrà fare leva su personaggi e stile artistico dei giochi di Little Big Planet, ma il concept è decisamente differente. Pensatelo come un'esperienza platform 3D in stile Super Mario 3D World: divertente, frenetico ed appassionante. La principale differenza con la serie di LBP è che è assente la modalità creazione. Questo è invece un platform semplice e lineare con una grafica splendida che sfrutta appieno le potenzialità dell'Unreal Engine 4.
E questo si evince già dalle cut-scene generate in tempo reale a 60fps, che appaiono spettacolari. Quando la camera zooma nel mondo di Sack, ci si accorge dell'incredibile livello di dettaglio messo su schermo ma sono illuminazione e qualità dei materiali a rubare il palcoscenico. Il mix di luci volumetriche, dinamiche e shading ambientale restituisce un aspetto realistico alle scene. Si rimane a bocca aperta. Questo è doppiamente vero per i materiali del gioco. I materiali basati sulla fisica dello stesso Sack si combinano con piccole trasparenze alpha disegnate per le fibre superficiali.
Little Big Planet è sempre stato incentrato su materiali del mondo reale ma l'Unreal Engine e il brillante nuovo art design permettono a questo aspetto di spiccare. Un ottimo depth of field lavora in tandem con la camera dinamica per creare qualcosa di splendido. In sostanza, il team utilizza molte feature dell'Unreal Engine 4 e le abbina a una direzione artistica di livello per realizzare un qualcosa che a tratti sembra davvero un film pre-renderizzato.
Ma il gioco com'è? Beh, come sempre nella serie, Sackboy combina oggetti reali e materiali per i suoi mondi. Correrete su delle piastre di legno che hanno una grana realistica, vi lancerete tra i rami di alberi fatti di materiali spugnosi, o correrete attraverso campi di lana, arrampicandovi qua e là. Tutto è mischiato sapientemente per creare un mondo incredibilmente dettagliato. Come in Super Mario 3D World, la camera è fissa e segue fino a quattro giocatori, ed è un'esperienza fantastica.
Il gioco implementa anche in modo eccellente tecniche come le screen-space reflection. Non è una tecnica nuova e certamente non fa notizia, ma poiché è applicata solo a piccoli oggetti piuttosto che grandi superfici, risulta più efficace del solito e non si evincono i limiti insiti nella tecnica stessa.
Quindi, a questo punto, abbiamo un titolo di lancio PlayStation 5 validissimo, ma non dimentichiamoci che questo gioco gira anche su PlayStation 4 base e Pro, quindi sarà interessante vedere come Sumo Digital abbia affrontato la sfida dello scaling. Iniziamo con la metrica tradizionale, ovvero la risoluzione. Dai test è emerso che la risoluzione media su PS5 sta attorno al 75% di 4K, ovver 1620p, con in più il potenziale dello scaling dinamico della risoluzione.
Temporal AA dell'Unreal Engine e super sampling si combinano per creare un gioco sempre sempre fluido. Passando alle console current-gen, la risoluzione si abbassa come previsto: PS4 Pro sembra impostarsi a 1080p mentre PS4 standard sta più vicina ai 720p. Una risoluzione che sembra davvero bassa, ma non dobbiamo dimenticare che questo è un gioco pensato per PS5 e con tutte le feature attive nell'Unreal Engine è lecito aspettarsi pesanti compromessi, come abbiamo visto su molti altri titoli basati current-gen su UE4.
Qui abbiamo un esempio di un gioco che scala attraverso sette anni di versioni di hardware PlayStation, ma è importante sottolineare che la risoluzione non è l'unico elemento differenziante tra le due generazioni di console, anzi tutt'altro: Sumo Digital ha eseguito delle modifiche strategiche all'aspetto tecnico-estetico. Il gioco appare comunque buono su PS4 e gira a 60fps, ma le comparazioni fianco a fianco svelano una serie di modifiche. La qualità dello shading è ridotta notevolmente, e ci sono meno screen-space reflection; i raggi di sole sono rimossi modificando radicalmente l'illuminazione di certi posti, e anche il lavoro dei materiali è diverso.
Nelle cut-scene si notano le differenze più grandi, mentre durante il gameplay i tagli sono più sul dettaglio generale, sugli effetti e sui materiali. Quindi, per esempio, interi campi di filato sono rimossi su PS4. Se non li aveste visti su PS5 probabilmente non ne avreste nemmeno notato l'assenza, quindi si prestano ottimamente come elemento per un upgrade grafico. Su PS5 l'impatto grafico è migliore: ci sono un sacco di aggiunte che una volta rimosse su PS4 non compromettono la qualità visiva. Nel complesso la versione PS5 appare molto più dettagliata ma la versione PS4 con tutti i tagli e downgrade del caso non sfigura granché.
Ma la fedeltà grafica non è l'unica differenza. Sackboy si avvantaggia dell'SSD della PS5 per muoversi tra le aree così velocemente da ricordare i passaggi di stanze in Super Mario 64. Quando entrate in un nuovo livello, compare una breve schermata di transizione e poi siete quasi istantaneamente catapultati nella nuova zona. È un processo super veloce, tuttavia su PS4 i caricamenti sono abbastanza buoni e in generale in linea con i giochi UE4 che girano su questa classe di hardware.
Quindi riteniamo che Sackboy tragga vantaggio da PS5 in modo intelligente: la nuova console non è un game changer ma offre una serie di tocchi di classe che migliorano enormemente la presentazione del gioco. In più, l'avvio è molto più veloce. Ma come gira il gioco? Possiamo suddividere in due categorie: le cut-scene il gameplay. Su tutte e tre le piattaforme vengono mantenuti generalmente i 60fps stabili, ma su PS5 le prestazioni sono senza alcuna imperfezione. Sulla nuova console, nei primi livelli le prestazioni tengono abbastanza bene. La stabilità del frame-rate è un'area cruciale per questo gioco e Sumo Digital ha fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista. Ma quando si tratta delle cut-scene, la GPU va sotto stress e non riesce a mantenere i 60fps. Su PS4 questa situazione è migliorata, ma non eccellente come su PS5.
Riteniamo lecito affermare che Sackboy sia un gioco perfetto per un lancio di una console, con una presentazione stupenda e un gameplay avvincente, ma c'è un altro punto su cui vorremmo soffermarci brevemente: la musica, un aspetto da sempre cruciale nei titoli di Little Big Planet. I giochi della serie facevano grande affidamento sul lavoro del The Go Team, che ritroverete anche in Sackboy, ma c'è molto di più stavolta. La soundtrack originale è fantastica, ma ci sono anche delle tracce sotto licenza che si abbinano perfettamente ad alcuni livelli specifici incentrati sul timing. Se ricordate i livelli ritmici acustici di Rayman Legends, allora potete capire di cosa parliamo, è un'esperienza simile ma in 3D. L'idea funziona bene e la scelta della musica su licenza è azzeccata.
Nel complesso, Sackboy: A Big Adventure è un successo e offre una grandiosa esperienza per PlayStation 5 riuscendo a essere contemporaneamente una release cross-gen. Inizialmente eravamo preoccupati dalla natura cross-gen di questo titolo, turbati dal fatto che il dover fare girare il gioco sulle vecchie console riducesse le ambizioni della versione next-gen. Ma Sackboy adotta certi concept che possono perfettamente gestire il gap generazionale senza impattare negativamente sull'esperienza, offrendo comunque un notevole boost grafico sull'hardware di nuova generazione. Questo gioco è un grandioso esempio di come fare bene un titolo cross-gen, e non possiamo che consigliarne l'acquisto.