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Super Mario Odyssey: ecco come scala tra modalità portatile e docked - articolo

Su HDTV si spinge a 900p, mentre in mobilità gira a 720p60.

Super Mario Odyssey è il gioco per Switch che stavamo aspettando, una vetrina tecnica da parte di uno dei team di sviluppo più talentuosi di Nintendo. Il modello di esplorazione tridimensionale che abbiamo visto in Mario Galaxy è stato adottato in questo titolo, che quindi per certi versi ne sembra infatti un diretto successore, ma Odyssey si spinge un passo avanti: espande le meccaniche chiave di Galaxy con livelli più esotici che potevano essere realizzati solamente con un hardware di maggior potenza. Abbiamo già visto una riproduzione più realistica di New York nel reveal dell'E3 2017. Ma l'ultima demo a cui abbiamo avuto accesso ci offre la possibilità di analizzare tre nuovi livelli: Regno Cappy, Regno Luncheon e Regno Seaside, e abbiamo scoperto alcune cose interessanti.

Da un punto di vista puramente tecnico, il punto cruciale è il seguente: la risoluzione di Super Mario Odyssey in modalità docked è aumentata dall'ultima volta che l'abbiamo vista. Collegato a un televisore, il gioco viene renderizzato ora a 1600x900, un bel passo avanti dal deludente 1280x720 che abbiamo riscontrato nella build mostrata all'E3. In fin dei conti sono passati solo un paio di mesi ma questo è un incremento pari al 56% nel numero di pixel da parte dell'hardware di Switch. Come dimostrano le immagini, il risultato è più convincente con la console connessa a uno schermo HDTV ed anche senza alcun anti-aliasing attivo l'esperienza visiva appare superba. Questo passo avanti segna inoltre una pietra miliare: a 900p, Mario Odyssey è il gioco di Mario renderizzato alla risoluzione più alta di sempre e, cosa degna di nota, questa scelta tecnica non ha impatto negativo sulle performance.

Da questo punto di vista, il titolo segue un trend già visto su alcuni giochi first party per Switch nel rispettivo periodo antecedente alla release. Le prime build di Splatoon 2 giravano pure a 720p in modalità docked, ma poi hanno ricevuto un boost nella forma dello scaling dinamico della risoluzione alla fine dello sviluppo. E ciò ha parecchio senso: 720p è la risoluzione che si utilizza in modalità portatile, modalità che necessitava la maggior quantità di ottimizzazione. Chiaramente ciò è parte del processo di sviluppo da parte di Nintendo; utilizzando i 720p della modalità portatile come base di partenza e lavorando poi successivamente sull'esperienza docked, la strada è certamente in discesa. Nel caso di Mario Odysssey, i 900p sarebbero un gran bel risultato se si rivelerà l'impostazione del gioco finale.

Una nuova build demo di Mario Odyssey messa sotto alla lente del microscopio mostra un boost a 900p quando la console è collegata alla dock, mentre la modalità portatile riduce la risoluzione e le impostazioni grafiche per mantenere un confortevole profilo a 60fps.Guarda su YouTube

E così avrete tutti gli abbellimenti quando la console è in modalità docked, ed è difficile criticare il rendimento dell'engine. I parallelismi con Mario Galaxy sono pure impossibili da ignorare. Nel bellissimo livello Regno Seaside, il design aperto rimanda a quello di Mario Galaxy in cui c'era parecchia ariosità e libertà; un pavimento bagnato che offre tanta profondità nell'esplorazione, che vanta bellissimi shader per l'acqua e per la lava. È vero, il pop-in di nemici e oggetti è molto vistoso su Switch, anche in configurazione docked, ma è ben lontano dal risultare una distrazione. Anche con la meccanica Cappy, che vi permette di prendere il controllo dei nemici, il senso di libertà e gli obiettivi multipli fanno percepire questo gioco come una sorta di Mario Galaxy 3.

Mentre la risoluzione a 900p è fissa in modalità docked, la presentazione in modalità mobile è interessante. Durante il gameplay la risoluzione offre un rapporto di 1:1 con quella nativa dello schermo 1280x720. Ma nelle cut-scene viene ridotta della metà fino a 640x720, permettendo così alla GPU di Switch di renderizzare solamente il 50 percento dei pixel, un'ingegnosa soluzione per assicurare il mantenimento dei 60fps in ogni area.

Nella build che abbiamo provato per quest'anteprima, Nintendo ha anche operato dei tweak alle impostazioni grafiche per la modalità portatile per assicurare la consistenza delle performance. La grafica è modificata in tre modi diversi ma in fin dei conti le differenze sono difficili da scorgere sullo schermo più piccolo della console. Prima di tutto c'è un calo di risoluzione a 720p durante il gameplay, e un buffer d'illuminazione a risoluzione minore che causa un maggior numero di artefatti che abbiamo riscontrato nel livello Regno Cappy. Prendete per esempio l'aiutante Cappy: l'effetto di bloom che ha attorno presenta bande verticali che scompaiono giocando in modalità docked. In modo simile, il bloom è ridimensionato da un'impostazione più aggressiva nel livello di dettaglio rispetto alla modalità docked, e ciò implica che l'effetto è applicato sulle luce delle lampade più a distanza.

Il secondo compromesso per la modalità portatile è anche molto ponderato. Nel luminoso livello Regno Seaside, le ombre subiscono una riduzione alla risoluzione giocando in mobilità. Essenzialmente, ciò causa delle ombre più impastate e più dense di aliasing, ma ripetiamo che si tratta di un compromesso accettabile visto come si comporta il gioco quando si visualizza su uno schermo TV. Giocando in modalità docked, infatti, l'ombra di Mario solitamente viene renderizzata in modo nitido e ad alta risoluzione, mentre nemici e oggetti utilizzano un'impostazione leggermente inferiore. In modalità portatile tutte le ombre subiscono un impatto nella qualità, da Mario alle creature che popolano la spiaggia. Nonostante alcuni livelli mostrino compromessi in casi isolati, sospettiamo che questi siano i tagli operati a livello globale in tutto il gioco.

Docked
Portable
Un confronto tra le modalità portatile e docked di Mario Odyssey. Switch riduce la risoluzione a 720p in modalità portatile ed il cambiamento è facile da apprezzare grazie anche all'assenza di anti-aliasing, ma il gioco appare fantastico in entrambe le configurazioni.
Docked
Portable
Un paio di impostazioni grafiche sono pure abbassate nella modalità portatile. Notate la qualità delle ombre nei personaggi in basso a sinistra, è inferiore rispetto al risultato ottenuto in modalità docked. La distanza di rendering è anche leggermente coinvolta nella riproduzione degli oggetti a distanza.
Docked
Portable
Un artefatto davvero inusuale, le bande verticali si scorgono attorno all'illuminazione bloom giocando in modalità portatile. Ciò suggerisce un livello inferiore di profondità di colore nell'illuminazione, mentre lo Switch renderizza il tutto in maniera impeccabile e ad alta qualità quando è collegato alla dock.
Gameplay
Snapshot Mode
Un confronto tra il gameplay docked e la modalità snapshot. Notate che la formazione montuosa è più piena, grazie alle impostazioni del LOD tirate al massimo, anche se al costo del playback a 30fps.
Gameplay
Snapshot Mode
Shader, texture, numero di poligoni ed altri aspetti sono identici tra il gameplay e la modalità snapshot.

La terza e ultima impostazione grafica a subire una impatto è la distanza di rendering. Additarlo come un impatto è forse un po' ingiusto: si tratta di una modifica leggera e largamente mascherata dalla ridotta risoluzione 720p dello schermo di Switch, ma gli oggetti utilizzano un numero minore di poligoni in misura proporzionale alla distanza a cui guardate. Tuttavia, ridurre il dettaglio dei poligoni, la risoluzione delle ombre e la qualità dell'illuminazione fornisce a Switch le risorse necessarie per mantenere i 60fps in mobilità. E la buona notizia è che nei livelli demo che abbiamo giocato le performance appaiono solide, anche con il boost di risoluzione della modalità docked. Tutto, dagli effetti di fumo volumetrico nel Regno Cappy, agli shader d'inchiostro di Splatoon utilizzati nel Regno Luncheon, gira senza la minima incertezza. Mario vive e muore a 60fps, e Switch fornisce un'esperienza quasi senza macchia. Ovviamente, ci sono delle piccole sbavature; potete aspettarvi una piccola situazione di stuttering nei livelli aperti appena compare il tutorial. Ci farete caso? Probabilmente no, ed è grazie alla forte ottimizzazione operata da Nintendo a 900p e 60fps.

C'è ancora da analizzare qualcosa nella modalità portatile di Mario Odyssey ma l'esperienza docked è esattamente quella che ci si aspetterebbe. I controlli appaiono veloci grazie all'alta reattività e qualsiasi cosa al di sotto dei 60fps in un gioco 3D di Mario sarebbe sembrato fuori luogo. E quando succede, c'è una spiegazione. Mario Odyssey include una nuova modalità snapshot, che vi permette di congelare l'azione tramite il pulsante del d-pad e muovere liberamente la telecamera attorno a Mario. La situazione unica qui consiste nel fatto che lo schermo si aggiorna a 30fps, creando un effetto judder che normalmente non ci si aspetta di trovare in un gioco di Mario.

È un segnale di quanto netta sia la differenza, e di quanto vi possano mancare i 60fps una volta che vi siete abituati ad essi. Per il puro scopo della cattura degli snapshot il fatto non rappresenta un problema ma questi rallentamenti muovendo la telecamera infastidiscono una volta che ci si è abituati al fluidissimo gameplay del gioco. Il beneficio consiste nel livello di dettaglio che può essere innalzato, e vengono inoltre aggiunti anti-aliasing e un miglior filtraggio texture per assicurare la realizzazione di ottimi screenshot.

Concludendo, siamo molto entusiasti per questo gioco e per il modo in cui Nintendo è riuscita a far scalare così bene un titolo di questo calibro tra le modalità portatile e HDTV. Ogni console Nintendo è definita da un titolo principale della serie di Mario e su Switch Mario Odyssey si addentra nell'universo 3D come mai nessun altro capitolo della serie aveva fatto prima, espandendo l'aspetto grafico in molti modi interessanti. La grandezza del mondo, l'illuminazione su Cappy, e l'utilizzo delle luci volumetriche certamente spiccano. È un gioco che sembra realizzato proprio per l'hardware di Switch (piuttosto che essere un porting o una conversione di un progetto già esistente per Wii U), e questa sembra quasi una novità. Mario Odyssey sta fornendo a Nintendo una possibilità di mostrare al pubblico cosa sia in grado di fare la sua nuova console, ed i progressi a cui stiamo assistendo a ogni build ci danno motivi di essere eccitati per la release finale.