Digital Foundry vs. E3: Sony
Un'analisi approfondita sulle novità di casa Sony.
Per quanto si sia trattato di un E3 piacevole, non possiamo dire sia stata un'edizione che ha riservato molte sorprese dal punto di vista dell’hardware. Per quanto riguardava Sony, Buona parte di quello che si doveva sapere sulle caratteristiche di Playstation Vita era già stato reso pubblico da una pletora di rumour che avevano fatto intravedere un quadro abbastanza preciso di quelle che sarebbero state le caratteristiche principali della nuova piattaforma mobile di Sony.
Nonostante questo, la casa giapponese è riuscita a mettere in piedi uno show piacevole che ha dato ampio risalto alla sua arma migliore, ovvero tutta la serie di studi di sviluppo indipendenti che, avendo avuto la possibilità di lavorare in anteprima sui prototipi della console, ci hanno dato un assaggio molto consistente su quelle che saranno le capacità di Playstation Vita in termini di pura potenza hardware.
In questo senso, l’intenzione di Sony era quella di andare nella direzione di riaffermare il suo dominio sulle applicazioni 3D portabili mettendo in mostra sia la nuova piattaforma sia il software che ci girerà sopra nella prima fase di lancio.
La prima parte della conferenza, tuttavia, è stata dedicata al core business della casa giapponese che a tutt’oggi è ovviamente rappresentato dagli oltre quaranta milioni di PS3 vendute nel mondo. Dopo le necessarie scuse per gli inconvenienti legati alle falle di sicurezza del Playstation Network, la volontà di lasciarsi alle spalle un paio di mesi d’inferno è stato evidente fin dalla presentazione di Naughty Dog's Uncharted 3 che a una prima occhiata, è sembrato semplicemente sensazionale.
Anche se il salto qualitativo non è delle stesse proporzioni che ci sono state tra il primo e il secondo capitolo (Drake's Fortune e Among Thieves) i dettagli che ci hanno colpito sono stati troppi per non generare infiniti spunti di discussione.
Il viaggio di Drake sballottato su un guscio di noce in tempesta è solo il primo di una lunga linea di esempi su come la serie stia continuando a proporre una serie di effetti grafici innovativi e di qualità in concomitanza di nuove idee di gameplay. In questo caso, il contatto dell’acqua con il terreno è qualcosa di assolutamente stupefacente per una console di questo genere e fa il pari con le animazioni di Drake mentre cerca di restare in equilibrio. Anche in questo caso un netto miglioramento rispetto a Uncharted 2.
Il sistema d’illuminazione sembra ottimamente rifinito, con una serie di punti di luce supplementari che aggiuntivi che hanno permesso di migliorare nettamente il sistema di screen-space ambient occlusion of Uncharted 2 – in quel caso l’occlusione era renderizzata solo sull’asse delle x e delle y – che ora restituisce un effetto qualitativo del sistema di illuminazione decisamente più realistico.
Il multisampling anti-alias 2X di Uncharted 2 è stato mandato in soffitta, anche a causa del suo consumo di risorse di elaborazione RSX. Inizialmente si pensava all’utilizzo di un sistema ma un’occhiata alla demo multiplayer qualche ora dopo ha suggerito che, nonostante la presenza di artefatti tipici del Morphological antialiasing – i sub-pixel in particolare – Uncharted 3 metta in mostra un sistema di definizione dei contorni e del blur innovativo per questo tipo di motore grafico e adattato specificatamente per questo gioco.
Andando ad osservare il trailer 3D anche la qualità dell’antialias era sicuramente molto elevata, segno che Naughty Dog sta impiegando un sistema di scaling dell’immagine simile a quello visto in Killzone 3, ovvero puntando a una risoluzione dimezzata dell’immagine per conservare risorse di elaborazione da dedicare a shader e fill rate.
L’effetto 3D della telecamera stereoscopica era assolutamente perfetto anche se buona parte del trailer si basava su filmati prerenderizzati presi direttamente dall’azione di gioco, mettendo in mostra splendidi effetti di luce e skin shading.
In seguito, la presentazione si è spostata su un altro franchise esclusivo di Sony ovvero Resistance: il nuovo capitolo di Insomniac nel campo degli sparatutto è stato realizzato con un occhio di riguardo alla concezione di armi innovative e ci ha colpito per un notevole aumento degli effetti di dettaglio della città e gli shader di molte superfici.
Tuttavia, è stato sul fronte della definizione che abbiamo avuto qualche brutta sorpresa visto che i bordi di alcuni oggetti delimitavano un pessimo uso dell’antialias cui si aggiungevano effetti poco convincenti per quanto riguardava le superfici riflettenti e un frame rate complessivamente poco elevato. In generale, l’intera presentazione del gioco non ci ha particolarmente entusiasmati, sopratutto un livello in cui la pioggia sulla telecamera, l’arma e il resto dell’ambientazione restituivano un’immagine apparentemente separata su tre differenti piani visivi.
Durante l’hands-on al termine della conferenza, abbiamo giocato a Resistance in 2D e i nostri dubbi sono aumentati visto che nella maggior parte delle ambientazioni all’aperto il frame rate era oscillante mentre quando ci si spostava al chiuso arrivava (e rimaneva) solidamente a 60 frame al secondo.
A un’occhiata più attenta, è sembrato evidente anche l’utilizzo del multisampling 2X ma senza raggiungere gli effetti di titoli tecnicamente simili. Infine, confermiamo l’uso della sincronia verticale, un aspetto in comune con altri titoli della serie.
Per quanto riguarda l’hardware 3D, un discorso a parte va fatto per il supporto alla visione stereoscopica: pensando al fatto che i titoli PS3 che nel 2010 hanno ufficialmente supportato il 3D sono stati trenta titoli PS3 e molti altri ne arriveranno.
Siamo infatti rimasti piacevolmente colpiti dalla decisione di puntare su un nuovo monitor da 24” a 120MHz pensato apposta per essere collegato a una PS3. Una scelta assolutamente positiva che punta a portare fuori dalle camere da letto televisori 3D troppo ingombranti e costosi.
Il bundle che offre Resistance 3 assieme al monitor e un paio di occhiali 3D attivi sembra piuttosto interessante per il prezzo proposto. Per 499 dollari sarà possibile portarsi a casa hardware dedicato che permetterà di giocare in 3D anche in split screen con punti di visuale a tutto schermo per entrambi i giocatori.
L’offerta è sicuramente di buona qualità ma non bisogna dimenticarsi della concorrenza: Acer propone un display molto più largo al prezzo di 485 sterline con supporto HDMI 1.4 e NVIDIA 3D Vision, un prodotto cui dedicheremo un’approfondita analisi nelle prossime settimane.