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Digital Foundry vs. E3: Sony

Un'analisi approfondita sulle novità di casa Sony.

Al momento la velocità media si attesta sul rispettabile valore di 35 frame al secondo cui si aggiungono una buona definizione di navette, piste ed elementi di contorno se pensiamo che il gioco impiega il multisample antialias a 4X e, al pari della versione PS3, sarà caratterizzato da un uso dinamico della risoluzione. I salvataggi della versione Vita e PS3 dovrebbero essere pienamente compatibili tra una piattaforma e l'altra ma Sony non ha ancora bene in mente come proporre commercialmente questa feature visto che è altamente improbabile l'acquisto di entrambe le versioni stante la similitudine apparente delle due versioni, almeno dal punto di vista strutturale.

Un altro gioco che dovrebbe offrire opportunità cross platform dovrebbe essere Ruin, un hack n' slash in stile Diablo dall'aspetto molto piacevole. Anche se il look appare un po' datato sul Vita il frame rate è fisso a 60 Hz, le ombre dei personaggi e gli effetti sono nettamente migliorati per restituire una scena tridimensionale molto convincente anche grazie all'uso (apparente) di tecniche di Screen Space Ambient Occlusion. L'opportunità di salvare su una piattaforma o l'altra la vostra posizione di gioco e continuare a casa (o in viaggio) è sicuramente molto gradita e suggerisce di tenere d'occhio molto da vicino questo titolo.

Le potenzialità di un pieno crossplatform tra piattaforma fissa e mobile hanno ancora più senso se pensiamo alla versione Vita di Little Big Planet, un gioco che fa dell'accessibilità allo user generated content uno dei suoi maggiori punti di forza e che i ragazzi di Media Molecule stanno cercando di implementare anche sul Vita con il massimo livello di compatibilità possibile nei confronti della versione PS3.

L'obbiettivo è chiaro: permettere a tutti gli acquirenti del gioco di accedere fin dal Day One allo sterminato database di livelli ufficiali e artigianali che rendono questo titolo praticamente infinito. A tutt'oggi le differenze tecniche si notano ma l'impressione e che, tolta qualche feature di minore importanza, gioco ed editor verranno portati anche su Vita garantendo ottime compatibilità cross platform tra le due versioni.

Esteticamente l'impressione è stata buona con V-Sync attivo e frame rate fisso a 30 frame al secondo, tranne qualche calo di performance nelle scene a schermo più congestionate. Come per Wipeout 2048, vi consigliamo di scaricare dal PSN il trailer per farvi un idea più precisa di cosa vi ritroverete per le mani, visto che la qualità dell'immagine è comunque ottima e ha perso pochissimo nella transizione dal grande al piccolo schermo. In questo caso il sistema d'illuminazione era qualitativamente inferiore alle versioni PS3 a causa della bassa risoluzione impiegata per renderizzare le ombre.

LittleBigPlanet su Vita sembra davvero splendido e sembra che sarà compatibile con tutti i contenuti creati dagli utenti fino ad oggi.

Una versione quasi completamente riprogrammata di Mod Nation Racers ha fatto capolino alla conferenza, ma si trattava piuttosto chiaramente di una build ancora acerba del gioco con notevoli problemi di performance e variazioni del frame rate nonostante l'uso del V-Sync.

Nonostante si trattasse del gioco tecnicamente meno riuscito della presentazione, gli astanti sono stati colpiti dall'ottimo uso che è possibile fare dei touchscreen anteriori e posteriori per editare gli scenari, una feature notevole che sicuramente verrà utilizzata in altre occasioni da Sony.

L'ultimo titolo che abbiamo potuto vedere in azione sul Vita è stato Virtua Tennis 4 e l'impressione complessiva è stata quella di trovarsi di fronte a un porting quasi perfetto della versione Xbox 360. Il gioco era riprodotto a una risoluzione inferiore ma pur sempre renderizzato in MSAA 4X.

Oltre al classico sistema di controllo, è stata aggiunta anche la possibilità di pilotare il movimento del giocatore e dei colpi tramite touchscreen: come per Uncharted l'impressione è che si tratti di un sistema troppo guidato di giocare ma sicuramente può essere apprezzato dai casual gamer che lasceranno ai puristi l'uso del controller tradizionale.

WipEout per Vita si prospetta impressionante anche se tecnicamente il titolo evidenzia ancora qualche problema. La possibilità di condividere i salvataggio con un'apposita versione per PS3 è comunque una pregevole aggiunta.

In definitiva, le impressioni sulle potenzialità tecniche di Playstation Vita sono molto, molto buone. Una console con un processore quad core ARM 11 accoppiato a un processore grafico (anch'esso da quattro core) PowerVR SGX543 MP4: un'architettura di system on chip molto simile a quella di due processori Apple A5 messi a lavorare in parallelo. Se a questo aggiungiamo tutti i vantaggi di un sistema operativo pensato esclusivamente per il gioco, è chiaro come Sony sia riuscita a mettere in campo un concentrato di tecnologia che al momento non ha concorrenti sotto il profilo della potenza hardware.

Alla luce di queste specifiche è confortante pensare al fatto che il prezzo iniziale della console si dovrebbe aggirare attorno ai 250 dollari/euro per il modello WiFi: una collocazione tutto sommato meno impegnativa di quello che si pensava inizialmente e che pone Playstation Vita in rotta di collisione diretta con il 3DS. Anche se manca il 3D autostereoscopico del suo concorrente, il livello qualitativo dell'immagine e le possibilità nella creazione di ambientazioni tridimensionali complesse sono semplicemente su un livello irraggiungibile dalla console Nintendo.

I punti di domanda si concentrano quindi sull'aspetto prettamente commerciale: Sony sembra stia per riuscire a portare la tecnologia che prima era ad appannaggio esclusivo di console e PC fuori da salotti e camere da letto. Se una scelta di fondo del genere si possa applicare al mercato mobile è tutto da dimostrare a testimonianza di come, finora, un certo modo di intendere l'entertainment portatile sia stato dettato dale scelte di Nintendo.

A parte questo, non ci sono dubbi sulla qualità costruttiva di una console che per design complessivo, qualità dello schermo, potenza di calcolo e supporto delle migliori terze parti dell'industria del videogioco, si propone come un'offerta che molti faranno parecchia fatica a rifiutare.

La rivelazione di una versione per il Vita di Call of Duty sarebbe stata la ciliegina sulla torta dello showcase di Sony, ma quello che abbiamo visto fino a questo momento è stato sicuramente più che sufficiente a calamitare la nostra attenzione e quella del pubblico più hardcore della fiera: un ottimo antipasto quindi, in attesa dell'arrivo della console sugli scaffali dei negozi previsto per la l'autunno del 2011.