Remaster in alta definizione
Analizziamo i pro e i contro della moda del momento.
Nonostante il lavoro svolto sul fronte grafico, non ci sono dubbi sul fatto che per quanto concerne il gameplay si tratti di un port diretto della versione originale per Xbox di Stranger's Wrath: una volta inserito il DVD nel lettore della vostra console, il gioco che girerà sarà esattamente lo stesso di qualche anno fa a prescindere dalle ottimizzazioni e dalla riscrittura completa di molti elementi tridimensionali, come potete vedere nel filmato comparativo che segue.
Proprio le differenze qualitative che si notano tra i port di Splinter Cell e quello, ancora provvisorio, di Stranger's Wrath, mettono in chiaro le differenze nell'approccio lavorativo tra Ubisoft e JAW.
In primis, per dare al gioco un look completamente nuovo, bisogna mettere mano ai tool 3D e ricreare nuove versioni dei modelli usando come basi quelli vecchi. È l'unico modo per dare alla versione remasterizzata del quella coerenza qualitativa sotto il profilo estetico che la rende degna di essere acquistata da chi se lo era perso in prima battuta.
In secondo luogo è essenziale avere una solida base di lavoro "intermedia" su cui apportare tutti i miglioramenti possibili; come fatto da 343 Industries per Halo Anniversary, anche per Stranger's Wrath è stata realizzata una conversione Open GL su PC tenendo come riferimento le DirectX 8 originali, per poi per portarla su PlayStation 3.
"Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è stato difficile far girare questa versione "wrappata" ma fare in modo che la console di Sony leggesse nel modo corretto i dati relativi al flusso del gameplay come gli script di movimento, le collisioni, e tutta una serie di scambi di dati a livello di processore centrale e hard disk che esulano dalla normale gestione della parte grafica".
"Una volta affinata questa tecnica, è stata solo questione di formare correttamente il team di sviluppo delle operazioni di conversione del flusso dei dati e ripetere quanto appreso nella fase iniziale fino al completamento dell'opera: difficilmente ci siamo trovati di fronte a problemi tecnici insormontabili che ci abbiano obbligato fermare il lavoro di conversione per cercare di correggere eventuali malfunzionamenti del codice della versione PC."
Se le premesse per un buon risultato della conversione di Stranger's Wrath ci sono tutte, ottime aspettative abbiamo anche nei confronti di Bluepoint Games attualmente al lavoro con le versioni HD di Ico e Shadow of the Colossus, che verranno seguite a breve distanza dal remake di Resident Evil 4 e Code Veronica per Dreamcast.
L'inverno dei ritorni in alta definizione pare quindi già lanciato verso una stagione di successi, anche se l'indiscusso protagonista sarà l'edizione decennale Halo: Combat Evolved. In ogni caso, è nell'approccio illustratoci dai ragazzi di Just Add Water che si annidano le premesse migliori per un futuro di qualità nel campo del remastering: partire da un gioco già solido tecnicamente e avere accesso ai contenuti originali (magari in stretto contatto con i membri del team di sviluppo originale), sono due aspetti fondamentali.
Se a questo aggiungiamo il buonsenso di lasciare inadulterato il gameplay che tanto successo ha avuto in passato resistendo alla tentazione di aggiungere nuovi ingredienti a una ricetta datata ma comunque vincente, allora questo mercato potrebbe avere un futuro molto più che promettente.