Wii U: quanto è retrocompatibile?
Il Digital Foundry indaga su come girano i vecchi giochi Wii sulla nuova console di Nintendo.
Come si sapeva da qualche tempo, la nuova console di Nintendo è un hardware disegnato specificatamente per supportare la piena retrocompatibilità con il catalogo di Wii che, a detta della casa giapponese, dovrebbe girare senza problemi sul nuovo hardware. Le prime impressioni sono positive e suggeriscono una piena retrocompatibilità hardware, con il non indifferente bonus di poter finalmente apprezzare molti giochi in pieno formato HDMI. In realtà il condizionale dovrebbe essere d'obbligo visto che, dopo un'intensa sessione di test, ci siamo accorti di una serie di problemi nella visualizzazione dei giochi che potrebbero spingere gli aficionado delle vecchie console a tenersi in casa la prima Wii.
Il formato in alta definizione è un termine tutto sommato ingannevole: è corretto affermare che probabilmente si tratta dell'unico nuovo vantaggio offerto dal nuovo hardware, ma anche in questo caso l'esperienza di gioco può essere non ideale per molti a causa della limitata gamma di colori RGB visualizzabili a schermo. L'effetto collaterale è la proposizione di colori spenti e poco brillanti.
Questo è stato confermato da dei test eseguiti. Prima abbiamo provato Resident Evil 4 Wii Edition, scegliendolo per il suo formato 480p/PAL60. A questo abbiamo affiancato MadWorld, scelto perché non supporta la scansione progressiva ed è visualizzabile solo a una risoluzione interlacciata di 576p. Eravamo molto curiosi di vedere come se la sarebbe cavata l'HDMI del Wii U con questo particolare genere di giochi.
I risultati sono interessanti, visto che sul Wii U PAL, dove i 480p erano supportati nel gioco originale, il formato video viene automaticamente scalato ad HDMI senza dare la possibilità all'utente di scegliere se farlo o meno. Anche se si potrebbe pensare che questo sia il modo più corretto di procedere, il fatto è che alcuni giocatori Wii preferiscono utilizzare il formato a 576i. I titoli ottimizzati per il formato PAL ne possono risentire sul fronte del frame-rate ma compensano questa perdita con un guadagno del 17% in termini di risoluzione. Questa scelta non è più possibile su Wii U ed è un peccato, visto che non c'era alcun motivo per non fare in modo che tutti potessero trovare il giusto compromesso a seconda di gusti o necessità.
"I titoli ottimizzati per il formato PAL ne possono risentire sul fronte del frame-rate ma compensano questa perdita con un guadagno del 17% in termini di risoluzione"
Merita anche un'analisi la situazione dei titoli privi di scan progressivo: nonostante il sistema sia bloccato a una risoluzione di 480p, il Wii U effettua il deinterlacciamento al volo a 576p e 50Hz. La qualità complessiva dell'upscale non è così male ma, similmente a quanto accadeva sulla PS3 prima maniera, si notano alcuni bagliori non particolarmente ben gestiti sulle texture più complicate dove l'interpolazione non produce il risultato sperato. Giochi come MadWorld, che non possono essere migliorati sotto il profilo della risoluzione, mantengono un formato letterboxed piuttosto schiacciato, per quanto sarebbe stato piuttosto facile introdurre un codice che controllassei bordi PAL e riscalasse l'immagine di conseguenza.
Complessivamente, nonostante la problematica del range RGB limitato e l'impossibilità di scegliere tra le ottimizzazioni 60Hz o PAL, la compatibilità all'indietro del Wii U tramite HDMI funziona piuttosto bene. Abbiamo anche provato ad effettuare gli stessi test con cavo component e siamo riusciti ad aggirare le limitazioni di colore. Tuttavia ci siamo accorti che le opzioni display delWii U PAL non sembrano avere assolutamente effetto sulla gamma colore della console quando si giocano i vecchi titoli Wii. La nostra unità targata UK era limitata ad una risoluzione di 576p interlacciata; niente PAL60 o 480p, due formati entrambi supportati dall'originale hardware Wii.
Altri problemi si sono verificati con lo store virtuale durante la procedura di trasferimento dei titoli acquistati online per Wii su Wii U, decisamente complicata e poco user friendly. Occorre infatti scaricare un tool di trasferimento su entrambe le console. Una volta fatto, bisogna liberare 512 MB di spazio su una SD dalla console nuova e inserirla all'interno della vecchia. Il tool di trasferimento effettua una copia dei dati (salvataggi, acquisti, download) che dovrà essere poi ripristinata all'interno della Wii U. Il tutto con il supporto di una connessione ad Internet per completare un processo piuttosto complicato che su una delle console redazionali non è stato correttamente completato a causa di problemi legati alla connessione di rete.
"Nonostante la gamma RGB limitata e l'impossibilità di scegliere tra le ottimizzazioni 60Hz o PAL, la retro- compatibilità del Wii U tramite HDMI funziona piuttosto bene."
Per quanto i caveat relativi alla pura compatibilità grafica siano finiti, ci sono un paio di considerazioni da fare prima del commiato. Purtroppo la retrocompatibilità fino al GameCube non è garantita: questo significa che se prima usavate il pad originale del GC su Wii, ora siete obbligati a comprare un Classic Controller o ancora meglio un Classic Controller Pro per giocare sul Wii U. Alcuni hacker sono infatti riusciti a caricare il sistema operativo del GameCube su Wii U, a conferma di come la retro compatibilità sia tecnicamente possibile, ma è impossibile caricare qualsiasi cosa a causa dell'assenza di supporto dell'interfaccia al vecchio controller. Sorprendentemente non è presente alcun supporto per il negozio virtuale per il GamePad o il Pro Controller, quindi la vecchia collezione di giochi GameCube non funzionerà sul tablet display. Un vero peccato!
Tenendo conto dell'importanza della retrocompatibilità in relazione alla progettazione architetturale della nuova nata di casa Nintendo, non possiamo dire di essere rimasti pienamente soddisfatti dall'esito dei test. Gli utenti vengono messi in condizione di giocare ma al minimo sindacale; in particolare l'utenza PAL è costretta a sottostare a numerosi problemi. Troppi per essere passati inosservati durante le prime fasi di sviluppo del sistema operativo. Possiamo quindi solo sperare che Nintendo risolva il problema con una robusta patch il più rapidamente possibile e, già che c'è, proponga un'opzione in grado di supportare una palette di colori decente in RGB e la capacità di gestire il video via HDMI e l'audio via AV.
A parte questo, molti tra i titoli più validi dell'intero catalogo Wii sono adesso a disposizione dei nuovi acquirenti a prezzi stracciatissimi. Se non avete problemi a guardare oltre il muro dei grossi pixel che nemmeno il nuovo hardware riesce a scalfire e non avete mai posseduto un Wii, perdere qualche ora a spulciare il catalogo della console precedente per spuntare le gemme migliori è un investimento in termini di tempo e denaro che vi consigliamo caldamente di effettuare.
Traduzione a cura di Matteo “Elvin” Lorenzetti.