DiRT 5: Playgrounds - prova
Abbiamo testato un'inedita modalità dell'imminente racing di Codemasters.
DiRT 5 è il prossimo racing game rallistico arcade di Codemasters, in arrivo a ottobre su PC e console current e next-gen. Il nuovo capitolo della serie numerata, votata all'accessibilità e al divertimento, è denso di novità e sarà anche il primo a sfoggiare le novità tecniche permesse dal salto di generazione.
Nell'anteprima che abbiamo pubblicato recentemente, vi abbiamo parlato di cosa ci sarà di nuovo sul piatto ma oggi vi parleremo in maniera più specifica di una modalità inedita che finora non è stata annunciata, e che abbiamo provato in anteprima per voi. Parliamo di Playgrounds.
Playgrounds si aggiunge alle varie modalità di gioco note e annunciate, offrendo la massima libertà di azione e creatività tramite un potente editor di tracciati, e la possibilità di condividere le proprie creazioni con gli utenti, nonché di testare quelle della community per dare il via a sfide pazze con il solo limite che sta nella fantasia e nell'area utilizzabile.
In Playgrounds potremo creare dei circuiti in base a tre tipi di sfide: Gymkhana, Smash Attack e Gate Crasher. Partendo dal tipo di gara che abbiamo in mente, la scelta dell'arena e dei vari oggetti da piazzare tramite l'editor sarà determinante per la buona riuscita della nostra creazione. In questa build abbiamo potuto testare tutte e tre le modalità di gara in due differenti location, ovvero il deserto dell'Arizona e Cape Town.
Nella gara di tipo Gymkhana l'obiettivo è totalizzare il maggior numero di punti prima dello scadere del tempo eseguendo drift, salti ed evoluzioni varie con l'auto. Ovviamente troveremo i classici moltiplicatori per durata e per esecuzioni di combo come da prassi in queste situazioni.
Nella modalità di gara Gate Crasher, invece, si dovranno piazzare una serie di cancelli che fungono da check-point realizzando all'atto pratico un tracciato che viene completato all'arrivo al traguardo. Di tutte e tre, questa è indubbiamente la più classica. Infine, in Smash Attack l'obiettivo sarà di colpire dei blocchi piazzati dall'utente che una volta rotti daranno dei punti. Ci sono blocchi di varie dimensioni che ovviamente daranno punteggi diversi.
Qui può emergere facilmente tutta la fantasia (ma anche il sadismo) dell'utente, in quanto starà a esso piazzare i blocchi nei punti più nascosti o più difficili da raggiungere nel tracciato, e la sfida al conseguimento del punteggio maggiore può diventare facilmente avvincente e adrenalinica a seconda della bontà del percorso.
Per quanto riguarda la creazione del tracciato, il processo è piuttosto intuitivo e semplice. I vari blocchi e gli strumenti sono posizionati per categoria e possono essere usati con diverse angolazioni, in modo tale da creare percorsi abbastanza intricati. Le arene non sono proprio enormi ma possono essere sfruttate in altezza per creare numerosi "piani" e aumentare virtualmente di più volte la lunghezza disponibile; c'è comunque un limite di memoria utilizzabile che si va riempiendo man mano che piazziamo blocco dopo blocco.
Creare il proprio tracciato è certamente impegnativo, e può essere soddisfacente a seconda delle capacità. Come sempre, però, ciò dipende dalla creatività di ognuno. Così come abbiamo visto in Super Mario Maker e simili, quando si pensa di aver creato qualcosa di decente, poi s'impallidisce facilmente andando a sfogliare tra le creazioni più votate dalla community. Quindi creare è sicuramente appagante ma qualora ciò non faccia per voi, la possibilità di giocare le creazioni dei più abili resta pur sempre una possibilità per aumentare la longevità virtualmente all'infinito.
La nostra prova della modalità Playgrounds ci ha soddisfatto. L'editor, che ricordiamo essere ancora in beta, sembra abbastanza sfaccettato e intuitivo, e la possibilità di sfruttare le nostre creazioni con tre differenti modalità di gare apre la strada a una ramificazione a tre dell'esperienza di gioco, e soprattutto al tipo di percorso che si intende creare.
Considerando che questa sarà solo una delle tante modalità di gioco presenti in DiRT 5, non possiamo che attendere il titolo con più entusiasmo, e siamo ansiosi di mettere le mani sul gioco completo per testare tutto il resto.
Per la nostra prova abbiamo utilizzato un PC composto da Ryzen 7 1700x, 16GB DDR4 3000MHz e AMD RX 5700x, e il gioco ha girato alla grande offrendoci un assaggio di grafica next-gen. Per discutere però l'aspetto tecnico con perizia, vogliamo aspettare di provare la versione finale del gioco.