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Disciples III: Renaissance

Una vera rinascita.

Le novità più significative riguardano tuttavia il sistema di combattimento, ora molto più articolato e libero rispetto al passato. Una volta che darete inizio a uno scontro, verrete proiettati sul campo di battaglia non più statico, dove potrete muovere tutte le vostre unità nella maniera che riterrete più opportuna: avvicinandole o allontanandole verso o da un determinato nemico, attaccando corpo a corpo (sempre che il bersaglio sia nel raggio d’azione dell’unità controllata), o sfruttando abilità speciali e magie da grandi distanze.

Il posizionamento delle unità ha inoltre una duplice importanza. Ipotizzando, ad esempio, che possiate contare su un mago, determinati incantesimi potrebbero avere effetto su più nemici nel caso in cui questi si trovino molto vicini l’uno all’altro.

Inoltre, sfruttando particolari elementi di contorno all’interno dello scenario, potrete posizionare le vostre unità in modo che eventuali attacchi a lungo raggio non possano raggiungerli direttamente, costringendo i vostri avversari a muoversi (e dunque a esporsi) per ottenere una “linea di tiro” libera.

Accedendo all’inventario potrete personalizzare l’equipaggiamento e la crescita del vostro eroe.

Grandi novità riguardano anche il comparto tecnico, ora finalmente in 3D. L’impatto visivo con la realtà di gioco è infatti più che soddisfacente e questo non solo a fronte della buona realizzazione degli scenari, molti dei quali davvero suggestivi, ma soprattutto per la grande cura dei dettagli. I modelli poligonali dei personaggi non brillano tuttavia per qualità delle texture, ciononostante, anche a fronte di ottime animazioni, si tratta di un grande passo avanti rispetto ai precedenti capitoli della serie.

Ottimo anche il comparto audio. Le musiche di sottofondo che compongono la colonna sonora del gioco sono davvero splendide e del tutto adeguate al contesto fantasy proposto, e lo stesso dicesi per gli effetti sonori ed il doppiaggio, sufficientemente valido per incrementare l’immersione nella realtà di gioco.

Disciples III si dimostra dunque un buon prodotto che però, pur evidenziando diversi passi avanti rispetto ai suoi predecessori, fallisce nel tentativo di imporsi come massimo esponente della categoria a causa di una profondità che a tratti sfocia in una complessità quasi eccessiva. Questo non vuol dire che si tratti di un titolo da evitare, tutt’altro, ma solo che eventuali appassionati del genere potrebbero trovarsi di fronte a un’esperienza complessivamente inferiore a quella proposta da altri titoli disponibili sul mercato.

Al di là di tutto è comunque importante sottolineare che il lavoro svolto dai ragazzi di .dat, complice anche l’ottima longevità delle tre campagne proposte, saprà senz’altro stimolarvi e divertirvi per molto tempo, assicurandovi un’esperienza divertente da cui potreste avere difficoltà a staccarvi.

7 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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