Disgaea 1 Complete - recensione
Dopo il quinto capitolo, si torna dove tutto ha avuto inizio con un remake in piena regola.
Disgaea è una serie di jRPG strategici che ormai è in giro da un bel po'. Dopo aver navigato per più di un decennio nelle sicure acque delle console Sony (PS2, PSP, PS3 e PS4), arrivando fino al quinto capitolo della serie principale, recentemente NIS America ha deciso di portare gli episodi più recenti e non su piattaforme che non avevano mai ospitato la serie, cercando di allargare il più possibile il bacino d'utenza e di far conoscere al grande pubblico questa serie di giochi di ruolo che è sempre stata un po' di nicchia.
E così ci ritroviamo a recensire la versione Switch di Disgaea 1 Complete, edizione definitiva del primissimo capitolo che non è un semplice remaster, ma un pacchetto inclusivo di tutti i contenuti, che sbarca sulla console Nintendo e anche su PS4. A onor di cronaca bisogna dire che il primo Disgaea aveva ricevuto un porting per Steam nel 2016, ma era una release abbastanza pigra e piena di bug. In questa occasione il publisher ha invece fatto le cose un po' più per bene.
Innanzitutto, partiamo con lo specificare che il suffisso "complete" non deve ingannare. Non ci sono DLC o contenuti aggiuntivi (all'epoca della PS2 nemmeno esistevano d'altronde), ma si tratta di una versione che contiene tutte le aggiunte fatte alle versioni per PSP e Nintendo DS, realizzate dopo la primissima per PS2, in pratica una sorta di 'Final Mix' alla Final Fantasy.
Quindi parliamo del primissimo capitolo della serie, denominato originariamente Disgaea: Hour of Darkness, uscito nel 2003 su PlayStation 2 e riproposto in una versione rimodernata per celebrarne il 15° anniversario con tutte le revisioni fatte per il porting DS Afternoon of Darkness, come il voice-acting, la modalità Etna e il dual audio inglese-giapponese.
Il lavoro svolto è encomiabile. L'originale girava a risoluzione PAL e se il porting per Steam aveva deluso per essere nudo e crudo con tutti i bug ed i problemi che derivano da un lavoro poco curato, la versione Complete per console ha invece ricevuto tanto amore: non c'è solo l'alta risoluzione in gioco ma gli asset sono stati rifatti tutti da zero per adattarsi agli standard moderni.
Ma che tipo di gioco è Disgaea? Per chi non avesse proprio idea, avete mai sentito parlare di Final Fantasy Tactics, ovvero uno dei jRPG strategici più belli della storia? Due eserciti si affrontano in un campo e combattono a turni su una scacchiera isometrica, e quando non combattono fanno tante cose, come andare in giro, raccontare aneddoti, ecc.
Bene, prendete quel format e aggiungeteci tante animazioni colorate, l'umorismo tipico giapponese e dialoghi, tanti dialoghi, eserciti da allestire, personaggi da livellare e tantissimo grinding. Si tratta di un gioco che se riesce a prendervi, può tenervi incollati allo schermo per più di 200 ore, tempo adeguato per portare tutti i personaggi a livello 9999 e recuperare armi ed equipaggiamenti più potenti.
Nei panni di Laharl, principe di Netherworld, ci risveglieremo dopo due anni di sonno apprendendo che il mondo intero è in tumulto. Dovremo così lottare per riprendere possesso del nostro, una volta che il re è scomparso durante la bella dormita. La simpatica Etna ci darà subito una mano unendosi dall'inizio alla nostra avventura e diventando di fatto il nostro primo compagno del party, che si arricchirà presto di alleati più o meno improbabili e scanzonati.
Dal punto di vista artistico, il lavoro svolto sul piano della grafica è davvero eccellente. I colorati personaggi sono più vivi che mai sullo schermo del Nintendo Switch, e scalano perfettamente in full HD su un grande schermo TV. Il primo capitolo della serie Disgaea non è mai stato così bello, e rappresenta un'imperdibile occasione di giocarlo per chi non l'avesse mai provato a quei tempi, o magari perché non era ancora nato.
Da questo punto di vista, la release di Disgaea 1 Complete arriva come un perfetto anello di congiunzione con il quinto capitolo, che aveva pure ricevuto recentemente un porting per Switch. Ma vista l'aggiunta della modalità Etna, con il suo filo narrativo alternativo, questa nuova release trova potenziale pubblico anche in chi avesse giocato la versione originale PS2 ma non la release per DS.
Insomma, giocatelo, non ve ne pentirete! Vi perderete per ore e ore tra le mirabolanti vicende di Netherworld, alla ricerca di tante armi, oggetti, equipaggiamenti e dialoghi più o meno sensati con personaggi stravaganti.
La vera chicca è che il gioco arriva anche in una bella edizione fisica, una cosa non sempre scontata per questo tipo di produzioni. Ma c'è di più: se non foste soddisfatti della vostra cover, potrete scaricarne un paio alternative dal sito di NIS America, da stampare per il vostro box Switch o PS4, e questo è il genere di cose che spinge i fan al ri-acquisto.
Non c'è nulla di negativo da segnalare per questa release, tutto gira a meraviglia ed i problemi di performance della versione PC sono solo un brutto ricordo. L'unico neo? Manca l'Italiano anche nei testi. Ma prendetela come una buona occasione per migliorare il vostro Inglese.
Il prezzo di 50 euro a cui viene proposta la versione retail può forse sembrare un po' troppo alto, ma è bene ricordare che si tratta di un vero remake e non di un semplice e pigro remaster, e parliamo del capostipite di una delle serie di jRPG strategici più belli e divertenti di sempre. Certo, non è un gioco per tutti ma se siete stati combattuti nel dargli una chance, questa è sicuramente l'ultima chiamata per farlo. Non ve ne pentirete.