Disgaea 3: Absence of Justice
Infernale ritorno...finalmente in HD!
E la sensazione che Nippon Ichi si sia davvero attenuta al template del fortunato originale rimane ben presente anche a proposito delle meccaniche di gioco. Esse riprendono infatti le migliorie del secondo capitolo assestandole sulla più solida struttura del primo. Il che non significa che manchino completamente le novità. Le innovazioni di Disgaea 3 sono infatti, sulla carta, davvero significative e capaci di sistemare alcune delle imperfezioni tipiche della serie,anche se i risultati risultano in definitiva altalenanti.
Il cambiamento più sostanziale è l'introduzione delle Evilties, particolari abilità che migliorano le performance di un personaggio nei combattimenti, acquistabili tramite punti Mana. Ogni personaggio sarà dotato di due Evilties: una assegnata sulla base della classe e l'altra customizzabile. Ora potrete anche servirvi dei Mana point per comprare e migliorare nuove abilità da battaglia, senza aspettare così che il personaggio le sviluppi naturalmente con l'aumentare dei livelli.
Questo nuovo grado di possibilità indubbiamente accresce la pignoleria della già lievemente puntigliosa gestione del party, ma al tempo stesso garantisce una piacevole libertà consentendovi di plasmare sin da subito i personaggi a vostro piacimento (spendendo ad esempio tutto il Mana di un Mago Bianco nella sua abilità curativa...).
Anche le relazioni tra i membri del vostro team ora sono assai più evolute e complesse di prima. La probabilità che due personaggi si uniscano per un attacco combinato non è più legata al caso, bensì assegnata manualmente direttamente dalla classe presente nell'hub. Senza inoltre trascurare l'importanza dei Club del dopo scuola, che consentiranno di ottenere bonus vari ai rispettivi partecipanti (ad esempio i membri del Club di cucina vedranno raddoppiare l'efficacia dei loro oggetti...).
I mostri, in precedenza mere riserve per il vostro team, si riveleranno adesso decisamente più efficaci in virtù del comando "Magi Change". Grazie a questa mossa potrete infatti trasformarli in speciali armi utilizzabili da qualsiasi personaggio umanoide faccia parte del medesimo Club della creatura. Così facendo perderete tecnicamente un personaggio (trasformando appunto il mostro in un oggetto inanimato), ma la perdita sarà ampiamente compensata dalla potenza degli attacchi del nuovo artefatto.
Infine, il Geo Block System è stato pesantemente rivisto in un'ottica finalmente tridimensionale, aggiungendo così notevole complessità ad una struttura già gustosamente elaborata. E vi avvisiamo subito: aspettatevi in questo senso qualche emicrania durante i primi momenti, anche se siete tra quelli cresciuti a Geo Panels e latte.
Tutte queste aggiunte e questi perfezionamenti manderanno in visibilio i veterani della saga, ma al tempo stesso si riveleranno ostacoli pressoché insormontabili per i nuovi arrivati. La curva di apprendimento di Disgaea 3 risulterà infatti ripida come non mai, e la strutturazione particolare del tutto non invoglierà certo i più incerti ed i meno tenaci a continuare. Certo, per i (pochi) fortunati capaci di destreggiarsi nella ribollente orgia di statistiche creata da Nippon Ichi il divertimento è ancora una volta più che assicurato.
Alcuni giocatori vorranno semplicemente seguire la storia ed arrivare ad uno degli otto finali disponibili, senza perdersi troppo nelle diramazioni secondarie. Per loro il gioco varrà indubbiamente la candela.
Per i malati della serie, i maniaci del grinding estremo capaci di investire centinaia e centinaia di ore nel tentativo di arrivare a costituire il team perfetto, risulta però onestamente più difficile una raccomandazione "a prescindere". Per quel tipo di giocatori Disgaea 3 sarà infatti sotto molti aspetti un more of the same, certo, con alcuni interessanti miglioramenti che cambieranno la loro esperienza di viaggio, senza però variare di troppo la meta finale.