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Disney Epic Mickey

Mickey Mouse e altre storie.

Bisogna accennare almeno al classico Fantasia e all'episodio dell'Apprendista Stregone. Ci sono musiche di altissimo livello, ci sono filmati di intermezzo disegnati con lo stile di Mary Blair (leggendaria illustratrice del mondo Disney) e sezioni di piattaforme in 2D realizzate con una classe che è impossibile non apprezzare.

Tutto questo senza parlare della vera particolarità del gioco, e cioè l'armamentario di Topolino. Al posto di armi da fuoco, a raggi o di qualunque altro genere, il nostro eroe può contare soltanto su un pennello dal duplice scopo: dipingi o sbiadisci. In sostanza i due spruzzi di colore, blu e verde, servono rispettivamente a colorare e cancellare.

Quando usati sui nemici l'effetto è quello di rallentarne i movimenti oppure privarli delle difese per poi colpirli. Viceversa sugli ambienti si ottiene, per esempio, di fare scomparire una porta, un albero, una zona di terreno e così via, oppure di crearli per aprire un passaggio là dove prima non c'era. Attenzione però, questo non significa che è possibile creare un percorso dal nulla, ma solo che alcuni oggetti vengono mostrati in sottile trasparenza e diventano utilizzabili macchiandoli di colore.

Certo sarebbe stato molto più intrigante potere usare l'inchiostro per disegnare ponti e piattaforme a piacere, ma è chiaro che questo avrebbe sbilanciato il gioco eliminando completamente l'elemento di sfida tipico di un platform. Dove starebbe, infatti, la difficoltà di raggiungere un punto elevato se posso disegnare senza sforzo una strada che mi ci porta?

Occorre anche considerare che, sebbene dotato di molti elementi originali, l'intento è quello di far giocare più o meno tutti, bambini compresi. Prova ne sia che non si muore in Epic Mickey: c'è un sistema di checkpoint che permette di ripartire più o meno dove ci si era fermati nel momento in cui si perdono tutti i punti vita. Troppo facile? Forse sì, ma del resto il trapasso definitivo è stato ufficialmente abolito nella maggioranza dei videogiochi moderni.

In compenso si fa molto apprezzare l'idea delle scelte multiple. Il gioco può cambiare molto nel suo svolgimento in base alle scelte che si compiono: aiutare un personaggio oppure no può infatti portare a differenti diramazioni della trama e quindi condurre a finali potenzialmente diversi.

Secondo Paul questo renderà la vita difficile a chi di solito si diletta a pubblicare le soluzioni o i walkthrough. Durante la presentazione abbiamo avuto modo di vedere e di giocare il livello ispirato in parte ai Pirati dei Caraibi e in parte a Peter Pan. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla grafica, che di solito non è il punto di forza delle produzioni per la console Wii. Il gioco, infatti, sfrutta molto bene le risorse della piattaforma Nintendo e fa un uso naturale del Wiimote.

Questa considerazione porta direttamente al fatto che i possessori di una diversa console non potranno giocare a Disney Epic Mickey. È ancora Paul che ci spiega perché: "Volevamo che il movimento tipico del pennellare fosse reso in modo naturale. La console Wii era l'unica a permetterci questo genere di approccio perché quando abbiamo cominciato a sviluppare il gioco non era ancora disponibile la tecnologia che poi avrebbe portato a Kinect e a Playstation Move. È anche il motivo per cui non c'è il supporto per il 3D, che a quel tempo era ancora in fase embrionale".

Non sembra che ci siano intenzioni di sviluppare versioni anche per le altre piattaforme e questo, a nostro avviso, limita fortemente il potenziale di un titolo che, lo ribadiamo, può piacere oppure no, ma è certo in grado di offrire molto a chiunque in quanto a idee, stile e piacere di giocare.

Avatar di Mike Ortolani
Mike Ortolani: Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.
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Disney Epic Mickey

Nintendo Wii

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