DJ Hero 2
Prossima tappa: il crossover con Dance Hero!
Accumulando stelle e proseguendo con la costruzione del proprio impero virtuale ci si imbatte nei vari DJ illustri che hanno firmato l'accordo con Activision. Il livello di difficoltà, durante le sfide con questi mostri sacri, è sempre piuttosto elevato, tanto che anche gli esperti del primo capitolo faranno fatica a spingersi oltre il livello "difficile" (complici le numerose novità che necessitano di un po' di tempo per essere metabolizzate).
Il vero gioiello di DJ Hero 2, comunque, è la modalità multiplayer, che espande al punto giusto quella fin troppo basilare del primo capitolo. Nel primo DJ Hero, infatti, due DJ potevano sfidarsi unicamente suonando per intero lo stesso brano e confrontando i punteggi finali.
In DJ Hero 2 il multiplayer propone diverse possibilità, compresa quella (divertentissima) che vede i due sfidanti darsi battaglia alternandosi su frammenti diversi del medesimo pezzo. A questo si aggiunge lo scontro tradizionale (dove con una performance particolarmente brillante si può anche bloccare il piatto dell'avversario per qualche secondo), che si affianca alla struttura social network messa in piedi dai programmatori.
Allineandosi con le mode della società attuale, infatti, DJ Hero permette di essere costantemente in contatto con la community, così da ricevere sfide in tempo reale a cui rispondere con tutto il proprio impegno.
Lo stesso accade con i membri della propria lista amici, che possono essere contattati al termine di una canzone per lanciargli il guanto di sfida, dando vita a intense rivalità musicali.
Il multiplayer di DJ Hero 2, inoltre, non si limita a due giocatori, visto che permette anche a un terzo elemento di unirsi al party per fare faville. La formazione completa, infatti, conta due DJ e un cantante, che può fare affidamento sul classico karaoke già visto negli altri giochi musicali in circolazione.
Rispetto a quanto accade nei vari Lips, Sing Star, Guitar Hero e Rock Band, però, in questo gioco il cantante deve confrontarsi con versioni rimaneggiate delle varie canzoni, che per essere affrontate in modo adeguato richiedono un minimo di studio. Scordatevi, quindi, di passare il microfono a un amico unitosi al party sperando che attacchi a cantare con naturalezza da dove voi avete interrotto.
Il mix di canzoni differenti connesse da elementi rap inseriti chirurgicamente all'interno della struttura melodica dei mash-up, rende ogni brano ben diverso dai singoli pezzi che lo compongono.
A volte capita anche di conoscere bene solo una delle tracce del mix, trovandosi in difficoltà quando ci si imbatte nelle inevitabili modifiche al testo.
Tutto questo non è un male, ma potrebbe rappresentare un limite quando si gioca con amici messi per la prima volta di fronte ai remix di DJ Hero 2.
A proposito di feste con gli amici, Activision ha avuto la brillante idea di inserire la modalità party degli ultimi Guitar Hero anche in questo nuovo prodotto, operazione che non poteva rivelarsi più azzeccata.
Sebbene questa modalità non permetta di creare le scalette personalizzate come accade in tutte le altre opzioni di gioco, si rivela uno strumento perfetto per movimentare le serate in casa.
In sostanza non si fa altro che suonare ininterrottamente una scaletta casuale dei brani presenti nel gioco, impostando il livello di difficoltà (più per fare scena che altro, visto che non si può fallire la canzone) e lasciando spazio a tutti coloro che decidessero di improvvisarsi DJ per qualche minuto.
Durante il party un secondo piatto può unirsi al concerto in qualsiasi momento o abbandonare l'azione in modo altrettanto semplice e naturale.
Nel bel mezzo della canzone si può aggiustare dinamicamente il livello di difficoltà per venire incontro ai nuovi entrati e, in generale, l'esperienza è in grado di adattarsi a qualsiasi giocatore senza alcun problema.
DJ Hero 2, quindi, non solo si rivela ancora una volta piacevole variante ai soliti giochi musicali da anni sul mercato, ma sotto il punto di vista del gameplay e della qualità del multiplayer, rappresenta anche un notevole passo avanti rispetto al capitolo precedente. Peccato solo per la massificazione della track list che, in ogni caso, resta sempre soggetta ai gusti personali di ogni singolo giocatore