Donkey Kong Country Returns
Bentornato gorillone!
Bizzarro e per certi versi crudele il destino di Donkey Kong. Ha iniziato la sua carriera come nemesi di Super Mario e per anni ha tentato di fermare il noto idraulico a colpi di barili rotolanti e amenità del genere. In alcuni casi ne è anche stato vittima, come testimoniano alcuni capitoli della serie usciti sui leggendari Game & Watch.
Improvvisamente il suo posto a fianco di Mario è stato preso da una tartaruga prepotente che risponde al nome di Bowser e il gorillone è riuscito a incontrare nuovamente il suo vecchio amico/nemico solo in spin-off della serie principale come i vari Super Smash Bros., Mario Party, Mario Strikers, Mario Kart e la serie "Minis" per DS.
La sua carriera da "solista" però non si è mai fermata. Donkey è apparso su Super Nintendo con la serie Country, di cui questo Returns è un sequel diretto, ma anche su Game Boy con l'eccellente trilogia Donkey Kong Land, su Nintendo 64 con il relativo capitolo numerico
Nintendo e Rare sono stati i maggiori artefici delle fortune di questo personaggio, ma in passato anche altre compagnie hanno sviluppato giochi degni di nota, tra i quali spicca il musicale Donkey Konga di Namco.
E veniamo ai tempi più recenti, anzi recentissimi, con questo ritorno di Donkey Kong Country, affidato al team Retro Studios, che dopo aver lasciato l'ottimo Metroid: Other M nelle mani del Team Ninja, si è inoltrato nella giungla in compagnia del primate "nintendiano".
Devo ammettere che inizialmente questa "moda" di scambiare progetti tra vari di team di sviluppo o di affidarli in esterna a gruppi totalmente diversi mi aveva lasciato un po' perplesso e i primi risultati (soprattutto in casa Capcom) non sono stati quelli sperati. In casa Nintendo invece la tecnica che io ho chiamato "del miscuglio", ha avuto esiti decisamente più incoraggianti.
Per quanto molto simile ai vecchi episodi, questo è un sequel di tutto rispetto, che a tratti raggiunge picchi di giocabilità e classe inarrivabili per gran parte dei titoli usciti negli ultimi tempi. Resistendo alla tentazione di entrare nuovamente nella terza dimensione, gli sviluppatori hanno realizzato un classico platform 2D, aggiungendovi elementi tridimensionali più che altro estetici ma assolutamente irresistibili.
Il processo di evoluzione che questa serie ha subìto in quest'ultima uscita assomiglia molto a quello dello stesso Super Mario Bros. che nelle sue due uscite "New" ha mantenuto inalterato il 90% degli elementi originali aggiornando tutto il resto, grafica in primis, agli standard odierni, spesso e volentieri superandoli in scioltezza.