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Dragon Age: Origins

Un capolavoro annunciato prende forma.

Per spiegare meglio quanto appena detto possiamo fare un esempio delle dinamiche di Dragon Age. Gli abitanti di un villaggio chiedono il vostro aiuto nei confronti di un branco di Licantropi che infestano la zona. Le oscure creature minacciano la sopravvivenza della comunità predando e divorando senza pietà. A questo punto, coloro che volessero seguire "la retta via" sarebbero subito portati a combattere ed eliminare il nemico, ma è solo giunti in prossimità delle belve che potremo avere una visione più chiara e completa degli eventi. I Licantropi ci informeranno infatti che il loro branco popolava da tempo quei territori, e che sono gli umani a rivestire in realtà il ruolo di invasori.

A questo punto non si tratta più di scegliere tra ciò che e giusto che ciò che non lo è, ma di decidere in base alle proprie convinzioni, alle istintive pulsioni del momento o magari in vista di eventuali ripercussioni specifiche. Cosa succederà assecondando i Licantropi? Li ritroveremo quali preziosi alleati in futuro o rimpiengeremo di non averli eliminati prima? Non abbiamo ancora elementi validi che confermino un così sottile strato di sfumature lungo tutta l'avventura, ma possiamo ben dire che le premesse siano quanto meno incoraggianti.

Ai microfoni di Eurogamer TV Muzyka sottolinea tale aspetto dichiarando: "Ogni scelta ha una conseguenza, e per questo è necessario far perceripe al giocatore l'assenza di sicurezza e perfezione. Nessuna scelta potrà essere indubbiamente buona: dovrete riflettere su ciò che volete realmente e su come le vostre scelte potrebbero consentirvi di ottenerlo. Avrete così un'esperienza di gioco differente a seconda delle vostre decisioni." Inutile ribadire che, in base alle origini del vostro personaggio, il "viaggio" cambierà radicalmente. Ciò segnerebbe chiaramente parecchi punti in termini di rigiocabilità, qualora si possa davvero esplorare e vivere situazioni ed eventi inediti ad ogni caricamento.

L'Eclipse Engine è stato sviluppato internamente da BioWare. Appare già molto solido, ma non possiamo ancora dire se sarà in grado di reggere il confronto con quelli sviluppati da terze parti.

Proprio come in Mass Effect, anche Dragon Age: Origins presenterà un sistema di combattimento che alterna sessioni in tempo reale ad altre in cui sarà possibile mettere in pausa l'azione per assegnare a ciascun membro del party determinati ordini e obiettivi. Ciò vi consentirà di adottare un approccio maggiormente strategico, dettato anche dall'implacabilità di alcune tipologie di nemici. Sovente vi ritroverete quindi a stoppare l'azione per riordinare le idee e riflettere sulla tattica migliore. Interessante anche la possibilità di concatenare le abilità e le magie a vostra disposizione: potrete così esibirvi in attacchi sempre più complessi e devastanti, a patto di aver acquisito una buona dimestichezza con le risorse disponibili.

Dal modo in cui vi comporterete sul campo di battaglia dipenderà il grado di considerazione e di stima dei vostri alleati, i quali non esiteranno a rinfacciarvi scarso coraggio e spirito di sacrificio qualora abbiate dimostrato eccessiva cautela o tattiche troppo prudenti ed egoistiche. In caso contrario, vi offriranno supporto e item vari instaurando rapporti personali sempre più profondi. L'interfaccia di gioco appare ottima, nata per mouse e tastiera: tutte le azioni sono infatti facilmente raggiungibili in pochissimi istanti, ma non possiamo fare a meno di chiederci come potrà funzionare il tutto sui joypad nelle versioni destinate a Xbox 360 e PlayStation 3 (ancora top secret). Da parte nostra, rimaniamo comunque fiduciosi, soprattutto vista la qualità dei precedenti adattamenti.

La classica visuale a volo d'uccello ci consentirà di avere sempre sotto controllo l'intera area di gioco.

Il comparto tecnico appare già abbastanza solido, nonostante sia evidente la necessità di alcune limature in previsione del codice completo. BioWare stavolta ha deciso di affidarsi all'Eclipse Engine, un motore proprietario, dichiarando di averlo concepito in base a specifiche esigenze del gioco. Il Regno di Ferelden, dichiara Muzyka, sarà esattamente come BioWare lo ha immaginato proprio grazie all'implementazione di tale tecnologia. Un mondo vasto, oscuro e costantemente impegnato a sopprimere coloro che non hanno l'audacia e la forza di affrontarlo.

Prima di concludere spendiamo due parole sulla direzione artistica: i ragazzi di BioWare sono tutti grandi appassionati di fantasy e ciò si rivela nella qualità e nella maestria con cui sono riusciti ad amalgamare canonici elementi del genere ad intuizioni discretamente originali. Creare un universo nuovo e proporsi di consolidarlo nel tempo non è certo impresa facile, ma le potenzialità di questo inedito brand sono pressocché infinite. Non mancheranno contenuti scaricabili, gratuiti o a pagamento, e anche gli utenti saranno in grado di sbizzarrirsi e contribuire con la propria creatività grazie ai sofisticati tool messi a disposizione dallo sviluppatore. L'uscita di Dragon Age: Origins è stata purtroppo posticipata alla fine dell'anno, la versione PC dovrebbe quindi raggiungere gli scaffali contemporaneamente alle edizioni destinate al mercato console.