Dragon Age: Origins - Il Canto di Leliana
Da Orlais con furore.
Sin dalla sua release, Dragon Age: Origins è stato arricchito da un costante afflusso di DLC che ne hanno esteso notevolmente la longevità complessiva, permettendo a qualsiasi appassionato di scoprire sempre qualcosa di nuovo sul fantastico mondo creato da BioWare.
Non tutte le espansioni si sono però rivelate all’altezza delle aspettative, poiché escludendo lo straordinario Awakening e i buoni Warden’s Keep e The Stone Prisoner, il livello medio dei contenuti proposti è stato alquanto deludente.
Dopo il mezzo passo falso rappresentato da Le Cronache della Prole Oscura, un’avventura fatta quasi solo di combattimenti in cui la componente ruolistica era ridotta praticamente a zero, in molti si sono dunque augurati che il prossimo DLC fosse più fedele alla natura della serie… e quel DLC è arrivato!
Il Canto di Leliana, incentrato per l’appunto sulla figura Leliana, può essere definito come un vero e proprio prologo di Origins, poiché racconta alcune delle vicende che hanno caratterizzato la vita della bella guerriera di Orlais prima che incontrasse il vostro eroe (o eroina) principale.
Come molti di voi avranno già capito, questo vuol dire che potrete approfondire il rapporto tra Leliana e Marjolaine, e scoprire, una volta per tutte, parte dei motivi che hanno spinto la protagonista di questo DLC a cambiare vita, dedicandola alla religione. E sottolineo “in parte” perché purtroppo, a causa di un finale aperto a più interpretazioni e di qualche buco nella struttura narrativa, portare a termine l’avventura proposta non vi chiarirà del tutto le idee, lasciandovi con ancora qualche interrogativo da risolvere.
Al di là di questa doverosa premessa, è comunque importante sottolineare il buon lavoro svolto dagli sviluppatori per rendere questa mini-espansione appetibile a chiunque abbia concluso la campagna principale di Origins. Non vi svelerò nulla di particolare riguardo alla trama, ma vi basti sapere che comprende intrighi di potere, misteri da risolvere, tradimenti e qualche piccola sorpresa che i fan più accaniti potranno tuttavia prevedere con discreta facilità.
Il tutto è ovviamente raccontato attraverso brevi ma intense missioni (la cui durata complessiva si aggira intorno alle due ore) in cui Leliana, accompagnata da due personaggi inediti, ovvero il mago elfico Sketch e il nano guerriero Tug, dovrà farsi attraverso costanti ondate di nemici. I due personaggi appena citati non brillano purtroppo per carisma e, anche a fronte delle poche occasioni per interagire con loro, risultano sostanzialmente anonimi ed impalpabili. Insomma, che si fosse trattato di altri due guerrieri presi a caso, nessuno avrebbe notato grandi differenze.
L’avventura si svolge quasi interamente a Denerim, una zona di Ferelden ormai ben nota a tutti gli appassionati della serie, ma non mancano anche alcuni scenari inediti, che pur non brillando per atmosfera, sapranno comunque affascinarvi e favorire la vostra immersione nella realtà proposta.
Trattandosi di un add-on incentrato su un personaggio proveniente da Orlais, sarebbe stato bello se gli sviluppatori avessero permesso proprio l’esplorazione di questo territorio ma, almeno per ora, sembra che dovremo metterci l’anima in pace.
Nonostante il buon ritmo dell’azione e la discreta struttura narrativa Il Canto di Leliana si dimostra quindi un DLC alquanto deludente. La possibilità di scoprire qualcosa in più sulle origini della bella guerriera farà senz’altro la felicità di qualsiasi appassionato della serie, ma è tuttavia necessario evidenziare che, a fronte di ottime premesse (specie da un punto di vista narrativo), BioWare avrebbe senz’altro potuto fare qualcosa in più per approfondire l’avventura e rendere questa espansione davvero imperdibile.
La speranza è dunque che eventuali, nuovi DLC dedicati ad altri personaggi, possano essere sviscerati in maniera più estesa e significativa, al fine di arricchire, nel vero senso della parola, l’esperienza della campagna principale di Origins.