Dragon Age: Origins
Baldur's Gate ha finalmente trovato il suo erede.
Dopo aver creato il vostro alter ego infatti, vi sarà chiesto di scegliere uno dei sei pattern disponibili, che daranno il via ad un’avventura che si delineerà in modo unico proprio durante le prime ore di gioco, determinanti per arrivare a un finale diverso in base proprio al percorso selezionato e alle decisioni prese in principio.
Rispetto allo spaziale "parente", l’effettiva capacità di influenzare l’andamento degli eventi emerge prepotente sin dalle prime battute, interagendo con i componenti del party o con i PNG disseminati in ogni angolo delle sempre vaste mappe di gioco, tutte da scoprire: da Denerim ad Orzammar, passando per Redcliff ed Ostagar.
Tre le razze protagoniste: umani, elfi e nani, ben distanti dai classici stereotipi fantasy, che imparerete ad apprezzare proprio giocando “le origini” dell’avventura. Lunghi prologhi che BioWare ha realizzato solo per far sì che l’utente potesse realmente scegliere il proprio destino, come spiegavamo poco sopra, all’indomani del palesarsi di una minaccia demoniaca che solo i Custodi Grigi, un’elite di combattenti creata per proteggere il mondo dal male, potranno scongiurare sotto la guida del giocatore.
Tre anche le classi disponibili: guerriero, mago, ladro, customizzabili a tal punto da identificare tranquillamente tutti quei “mestieri” noti al ruolista classico.
Il mago sarà infatti un guaritore all’occorrenza, se specializzato in determinate arti, piuttosto che uno stregone power pronto a radere al suolo tutto a suon di palle di fuoco.
Il guerriero potrà di fatto tankare munito di scudo o diventare qualcosa di molto più pericoloso portando due armi o lo spadone.
Il ladro potrà borseggiare per incarnare il classico stereotipo che conosciamo, piuttosto che trasformarsi in un letale rogue in stile WoW.
Il party perfetto (che sarà composto da 4 unità), sarà esattamente quello che deciderete di creare. In quest’ottica, sarà fondamentale comunque coltivare un rapporto positivo con i compagni (tramite il dialogo naturalmente), che potranno tirarvi fuori dai guai nelle situazioni più complesse. Certo è che tutti si faranno sentire, manifestando nel caso anche il proprio disappunto in determinati frangenti e allontanandosi tranquillamente dal gruppo se in disaccordo con voi.
Il combattimento e in generale il gameplay nelle fasi d’azione, è il cuore di Origins e il punto fondamentale su cui impostare molti ragionamenti rispetto ai dubbi emersi nel corso dei mesi, vista la natura del progetto. Baldur’s Gate era un RPG duro e puro e l’annuncio per 360 e PS3 da parte di Electronic Arts, aveva gettato nello sconforto gli estremisti già convinti di avere per le mani un deludente ibrido “per tutti”.
In realtà anche in questo caso il lavoro di conversione è stato pressoché perfetto, nonostante di fatto non si sia scesi a compromessi, se non per un paio di modifiche importanti relative alla telecamera. Nella versione per le macchine Microsoft e Sony, infatti, sarà assente la visuale a volo d’uccello che costituisce la migliore scelta per pianificare la propria strategia nella versione PC.