Dragon Ball FighterZ - prova
L'attesa è quasi finita.
Ci siamo quasi. La strada che ci porta al day one di Dragon Ball FighterZ è quasi finita e per l'occasione Bandai Namco apre le porte del nuovo promettente picchiaduro ispirato al manga di Akira Toriyama a tutti, grazie alla open beta disponibile in questi giorni su Playstation 4 e Xbox One.
Dragon Ball FighterZ sembra proprio mettere in gioco tutto quello che ogni appassionato di Dragon Ball ha sempre sognato. Di primo acchito il design grafico, completamente attinente per stile all'anime e ai lungometraggi, è l'elemento che cattura lo sguardo e stampa un sorriso ebete e appagato sul viso di ogni cultore delle peripezie di Goku e compagni.
Ma è entrando nelle meccaniche di gioco che si rimane letteralmente estasiati dal profondo lavoro compiuto dai ragazzi di Arc System Works. L'open beta ci ha fornito la possibilità di approfondire il sostrato che permea il gameplay e ha iniziato a far affiorare nelle nostre menti l'idea che Dragon Ball FighterZ possa entrare nel cuore non solo degli amanti della saga dei Saiyan, ma anche in quello di chi vive di pane e picchiaduro in due dimensioni, diventando un vero e proprio caposaldo del genere.
Joypad alla mano, i primi minuti in compagnia del multiplayer di Dragon Ball FighterZ scorrono via serenamente. Ci vuole poco per prendere confidenza con gli elementi base, dai semplici colpi fisici all'utilizzo dell'aura e delle sfere di energia, sino ad arrivare alla possibilità di teletrasportarsi alle spalle del nemico e addirittura raccogliere e utilizzare le sette sfere del drago, per far esaudire un desiderio a Shenron. Sì, avete letto bene. Durante il combattimento si può evocare il Grande Drago Shenron. Non che questo compito sia facile nel delirio del combattimento, anzi. Ma può succedere, forse dopo decine e decine di ore di pratica e per ora tanto ci basta.
Il punto forte del gameplay però non risiede nella quantità delle modalità di attacco e difesa, ma nella qualità con cui esse vengono miscelate. Negli incontri che abbiamo collezionato in queste ore sono stati i riflessi e la velocità di esecuzione a prevalere sulla combinazione chirurgica dei tasti. Questo fornisce a Dragon Ball FighterZ una struttura tattica di grande spessore.
Durante il combattimento in multiplayer si schierano tre combattenti da scegliere tra quelli a disposizione, con la possibilità di incrociare gli attacchi del lottatore in campo con qualche piccolo aiuto dei due panchinari e, ovviamente, con la possibilità di switcharli durante il match. Anche in questo caso le tempistiche di rotazione dei tre combattenti sono decisive e possono diventare la chiave di volta per portare a casa l'incontro.
I modi d'inanellare combo micidiali sembrano in un primo momento abbastanza intuitivi e immediati, ma è col tempo e con l'esperienza accumulata che lo spessore di gioco inizia a farsi vivo sino ad arrivare a esaltarci. La struttura tattica che gli Arc System Works (i quali si confermano ancora una volta dei grandi maestri di questo genere) ha messo in piedi si mostra gradualmente e siamo certi che man mano che continueremo a giocarci, aprirà la strada a nuovi modi di combattere e di approcciare la battaglia.
Una volta acquisite tutte le tecniche, sono le tempistiche e le scelte che compiamo a dettare il destino del combattimento. Se si procede all'attacco sfrenato, aiutandosi con l'impeto dell'aura, si può incappare in un feroce contrattacco, così come rimanendo troppo sulla difensiva c'è il rischio di essere sorpresi dalle combo spezzadifesa. Non c'è un modo corretto di approcciare il gioco, ma le singole scelte durante il combattimento ne influenzano l'andamento e garantiscono lo scorrere di massicce dosi di adrenalina. Non ci si annoia mai, nulla è mai ripetitivo, tutto è in divenire.
In questa versione di prova abbiamo la possibilità di partecipare ad un incontro classificato o ad uno amichevole, entrambi basati sul concetto di tre contro tre. Prima di gettarsi negli incontri con altri umani è caldamente consigliato approcciare la modalità allenamento, che introduce velocemente alle varie tecniche presenti nel gioco.
Una piccola chicca che anticipa le modalità di contorno che saranno presenti nel titolo definitivo è la modalità replay, con la quale è possibile visionare i combattimenti registrati dai giocatori più forti o quelli consigliati dagli stessi sviluppatori. Anche qui la minuzia del dettaglio è sbalorditiva, in quanto si è pensato di simulare una sorta di youtube, in cui ogni giocatore gestisce un canale di trasmissione con cui può farsi conoscere, attraverso il caricamento dei video delle proprie performance migliori. Meraviglioso.
Per dovere di cronaca bisogna menzionare qualche problemino con il matchmaking (ogni tanto si incappa in un caricamento di attese bibliche) e con l'applicazione in generale, che durante la prova ha presentato un paio di crash improvvisi. Ovviamente niente di grave, trattandosi di una versione beta. In ogni caso la connessione durante le partite è risultata essere per la maggior parte delle volte estremamente fluida, sino a sembrare un semplice multiplayer in locale.
Dragon Ball FighterZ continua ad impressionare. Individuare il pelo nell'uovo è un compito che diventa sempre più arduo, arrivati a questo punto. Così come è difficile determinare quale sia il suo più grande punto di forza. La grafica mozzafiato che replica minuziosamente le atmosfere dell'anime e dei film, il doppiaggio giapponese dei doppiatori originari, il gameplay sempre più profondo, un multiplayer online avvincente. Tutto si incastra perfettamente.
Se volete provare con mano anche voi vi ricordiamo che la possibilità di accedere alla open beta su Playstation 4 e Xbox One è disponibile fino alle ore 09:00 del 16 gennaio. Per tutto il resto non ci resta che attendere la versione definitiva del titolo, la cui pubblicazione è prevista per il 26 gennaio, per toglierci ogni dubbio e per testare finalmente tutto quello che non ci è stato ancora mostrato. L'appuntamento è ovviamente sulle pagine di eurogamer.it con la nostra recensione. Non mancate!